Ciesla “Volevamo globalizzare il WRC. La TV ancora un canale forte per il campionato”
Parla il promoter del WRC. Numeri positivi sia dal sito web (rinnovato per l'inizio di stagione), sia dalla copertura mediatica del Mondiale
Il managing director dell’organizzatore del campionato è molto fiducioso su come si svilupperà il nuovo campionato alle porte; il tedesco Oliver Ciesla presenta i ‘numeri’ che interessano al business attorno alla competizione vera e propria.
Il ritorno dei classici rally in Kenya e in Nuova Zelanda, così come un evento inedito in Giappone, sono i punti salienti del calendario 2020. Perché scegliere tre ‘nuove’ gare da fuori Europa?
Volevamo globalizzare ulteriormente il WRC con più eventi al di fuori dell’Europa. È la prima volta che il WRC ha incluso sei continenti – Europa, Nord America, Sud America, Asia, Africa e Australia – nei suoi 48 anni di storia. Il ritorno del Giappone, la prima apparizione dell’Asia da 10 anni, e il ritorno del Safari Rally in Kenya, una delle leggendarie competizioni del motorsport, forniscono una presenza nei due continenti più grandi del mondo per dimensioni per la prima volta in oltre due decenni
Ci sono stati molti piloti che hanno cambiato squadra per il 2020. Cosa significa questo per il campionato?
È stato uno dei tempi di trasferimento più impegnativi degli ultimi anni. Le grandi sorprese, naturalmente, sono state il trasferimento di Ott Tänak alla Hyundai e Sébastien Ogier che lo ha sostituito alla Toyota. Insieme ad altre mosse, questi trasferimenti portano imprevedibilità ed entusiasmo per la nuova stagione, mentre i piloti si insediano nelle loro nuove squadre e auto
In un periodo di grandi cambiamenti nel panorama dei media, c’è ancora un forte interesse per il WRC da parte delle emittenti televisive?
Sì. Il pubblico televisivo globale del WRC rimane forte e nel 2019 ha totalizzato ancora una volta più di 800 milioni di spettatori. Nel 2020 abbiamo interessanti partner per le trasmissioni in chiaro. In Gran Bretagna abbiamo completato un nuovo accordo pluriennale con ITV4, la rete finlandese YLE ha prolungato il suo contratto a medio termine fino al 2022 e abbiamo prolungato il contratto con TVE anche in Spagna. Continuiamo anche con le reti televisive a pagamento Canal+ in Francia e DAZN in Germania, Austria, Svizzera, Spagna e Italia
Ci sono grandi cambiamenti nella presenza digitale del WRC? Può dirci qualcosa di più?
Il WRC ha un nuovo sito web: questo fa parte di un importante rebranding del campionato che vede l’introduzione dell’arancione come nuovo schema di colori del WRC. Il sito web, che viene lanciato per il Monte-Carlo, ha migliorato le funzionalità per i tifosi e contiene tutti gli elementi essenziali come il cronometraggio in diretta, video, notizie, aggiornamenti di testo in diretta dai rally e lo shop ufficiale. L’anno scorso abbiamo registrato 2,3 miliardi di impressioni sui canali ufficiali dei social media del WRC, team e piloti, con più di 300 milioni di visualizzazioni video, e sono fiducioso che questa cifra continuerà a crescere. Nel 2019 i costruttori del WRC sono stati citati online il 40% in più rispetto all’anno precedente
Il WRC+ rimane una parte fondamentale dell’offerta digitale del WRC?
Sì, WRC+ All Live continua ad andare di bene in meglio. Anche la piattaforma All Live è stata rinnovata con un nuovo layout e un nuovo design per garantire che abbia lo stesso aspetto e la stessa identità del sito web. All Live continuerà a trasmettere ogni fase speciale di ogni round, così come le interviste chiave, le caratteristiche e le analisi degli esperti del parco assistenza. I fan possono ancora una volta godere di più di 25 ore di copertura in diretta da ogni round, o goderne in seguito su richiesta quando e dove vogliono
Guardando al futuro, quali cambiamenti sono previsti?
Pirelli tornerà in campionato come fornitore esclusivo di pneumatici per le squadre di fabbrica dal 2021 al 2024. Pirelli non fornisce pneumatici al massimo livello dal 2010, quindi questo è un grande stimolo per loro. Il lavoro continua con la FIA, i costruttori e noi stessi in vista dell’introduzione delle auto ibride nel 2022. Ci sarà molto altro da annunciare con l’avanzare della stagione
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