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WRC – Thierry Neuville: “L’elettrico nel WRC? Troppi rischi per piloti, pubblico e commissari”

Il belga non vede positivamente l'idea dell'elettrico per il WRC

Mentre sono in corso le ricognizioni ufficiali e autorizzate del Rallye Monte-Carlo 2020, tra addetti ai lavori e appassionati, tiene banco l’argomento sui possibili regolamenti WRC 2022. Mentre nei salotti della FIA, ancora si discute su che futuro dare alla massima serie rallystica mondiale, i piloti e gli altri protagonisti danno le opinioni e idee su come dovrebbe essere disegnato il futuro.

Detto e letto delle dichiarazioni di Malcolm Wilson, che ha lanciato l’allarme costi, arriva anche la voce di Thierry Neuville, che al salone dell’auto di Bruxelles è intervenuto sull’argomento elettrico nel WRC, intervistato dai colleghi belgi. Ecco le sue parole:

Inutile negare che l’avvento dell’elettrico aumenta i rischi per l’equipaggio. Ma non solo per noi, pensate un attimo agli spettatori che vengono ad aiutarci in caso di uscita di strada. Come possiamo spiegare a questa gente oppure ai tanti bambini che toccare le vetture potrebbe rappresentare un pericolo? E poi bisognerebbe addestrare in maniera sicura con dei corsi tutti i commissari impegnati nelle gare, i verificatori e chiunque ruoti attorno ad una vettura. In caso di incidente, magari un impatto contro un albero con tutti i pezzi sparsi e le batterie ancora collegate, mi spiegate con che tempistica e modalitĂ  si dovrebbe intervenire per fare il tutto in massima sicurezza? Ho notato che la Formula E tra gli appassionati non è così popolare, ma al contrario diverse grandi case investono budget faraonici per uno spettacolo con poco pubblico…

Dice la sua anche il compagno navigatore, Nicolas Gilsoul:

Spero di non arrivare mai a dar le note in un auto da rally completamente elettrica…non voglio minimamente pensarci..

Insomma il dibattito si fa caldo anche su questo argomento, con piloti e team manager contrari a queste nuove forme di energie e la FIA che invece spinge su questo, senza ascoltare i diretti interessati.

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