Io con Guido ci discuto…
Un augurio speciale per un amico speciale di Rallyssimo
Ormai non è più un segreto il feeling che si è creato tra me e Guido Rancati. Eppure vi avevo raccontato, quando ho “recensito” il suo libro, di come a pelle non provassi tutta questa simpatia che vedevo diffusa tra gli appassionati.
Poi ho avuto modo di parlarci, di conoscerlo, riuscendo a tenermi lo spazio per lunghe telefonate dove parlare di rally, non per qualche progetto editoriale o per trasformarlo in qualche articolo. Con Guido ci sentiamo per parlare di rally perché è quello che ci piace fare. Semplicemente.
Ogni volta che ho l’occasione di potermi ritagliare questo tempo, mi piace immaginare che tutto succeda davanti ad un camino con in mano un bicchiere, come facevo con mio nonno prima che mi salutasse per sempre. Minuti lenti e densi di storie a cui ho il privilegio di accedere senza dover pagare alcun biglietto.
E più lo ascolto, più lo capisco e rispondo mentalmente a chiunque mi chieda: “Ma perché vuoi legare Rallyssimo a quel polemico di Rancati?”.
Ragionandoci ho capito che c’è un filo neanche troppo sottile tra polemica fine a se stessa e voglia di verità e, ogni volta, io sento la seconda. Qualcosa di estremamente vicino a quel concetto di libertà di espressione e di giudizio di cui tanti parlano, prima di essere schiacciati dalla logica del “mettere il pane sotto i denti”. Una sorta di necessità di raccontare sempre le cose come stanno, senza compromessi, a costo di inimicarsi qualcuno. Non è mai polemica per fare il bastian contrario o per attirare l’attenzione, magari per cercare di compensare scarse capacità nel raccontare con passione uno sport bello e difficile (ce ne sono di firme che lavorano così, più di quelle che si può pensare).
Qualcosa che io, che ho iniziato a provare a fare giornalismo da poco e quasi per gioco, non posso che stimare.
E allora non possono esistere più differenza generazionale, punti di vista diversi e distanza geografica. Si continua a parlare come sempre e si parte, ancora prima di capire dove si sta andando, insieme. Finendo in uno di quei viaggi che io sogno fin da bambino e che Guido ha già fatto e che, per voi, stiamo trasformando in Rallyssimo Pocket.
Un’avventura nuova che viviamo ognuno dalla propria prospettiva, partendo da quel: “certo che ti dico sì perché le tue idee vogliono bene ai rally e io sono una persona coerente”. Una frase che porto con me ogni volta che mi viene da chiedere perché lo sto facendo.
Siamo partiti e andiamo avanti. Sentendoci. Confrontandoci. Discutendo. Perché io con Guido ora collaboro ma, prima di tutto, ci discuto…perché Guido vuol bene ai rally e io voglio bene a Guido.
Buon Compleanno Amico Mio!