Dakar 2020 - Peterhansel vince e dimezza lo svantaggio da Sainz

Si fa più avvincente questa Dakar 2020, che tappa dopo tappa è sempre più serrata e con i distacchi che, invece di aumentare, si assottigliano e ci fanno sognare un finale testa a testa.

Ma andiamo con ordine. Oggi è andata in scena la nona tappa da Wadi Al Dawasir ad Haradh, 476km di cui 410 km cronometrati, ultima tappa prima di entrare nell’’Empty Quarter. La tappa presentava i primi 100km ricchi di grandi pietre e un percorso molto tecnico, per poi aprirsi nella seconda metà con grandi rettilinei che hanno consentito ai più veloci di superare i 190km/h.

Quindi una prima parte ancora una volta dominata dai “denti di coccodrillo” (così alcuni piloti hanno soprannominato le pietre taglienti che escono dalla sabbia) e ancora una volta una giornata dominata da una Mini buggy, praticamente dall’inizio alla fine. Stavolta però si tratta della Mini di Stephane Peterhansel, che ha condotto una tappa tutta all’attacco e che, nonostante un piccolo errore di navigazione, ha concluso da vincitore. Vittoria molto importante quella del francese, che gli permette in un solo giorno di dimezzare lo svantaggio che aveva accumulato fino a ieri.

Secondo Nasser Al-Attiyah, che dimostra una costanza di rendimento veramente eccezionale. L’olimpionico del Qatar ha concluso al secondo posto con 15 secondi di ritardo da Peterhansel, portandosi, nella generale, a soli 24 secondi dal leader Sainz. Un’inezia con ancora 3 tappe da disputare. Al-Attiyah sta veramente dimostrando di poter bissare il successo dell’anno scorso pur non disponendo, evidentemente, del mezzo più veloce in assoluto. Mentre per Carlos Sainz si tratta del secondo scivolone di seguito sulle infide pietraie saudite.

Il campione spagnolo, dopo un avvio di giornata da protagonista, ha improvvisamente accusato un problema di delaminazione della gomma posteriore destra che gli è costato diversi minuti e lo ha convinto a non forzare oltre. Alla fine della tappa sarà quinto, ma, come detto, ancora primo nella generale. Da segnalare sicuramente le ottime prestazioni odierne di Yasir Seaidan e Kuba Przygoński, rispettivamente terzo e quarto di tappe ed entrambi alla guida della Mini All4 (anche oggi 4 Mini, nelle varie configurazioni, nei primi 5 posti).

Le voci dal bivacco di oggi ci parlano invece di episodi decisamente poco gradevoli. Il primo di questi è il lancio di pietre contro le auto in corsa da parte di alcuni sedicenti spettatori. Sono stati alcuni piloti ha dichiararlo e non se ne sa molto: le notizie sono ancora da confermare, per cui ve le riportiamo per quello che sono.

Il secondo episodio, questo confermato ufficialmente, riguarda l’equipaggio Vasilyev e Yevtyekhov, pizzicati dall’organizzazione, tramite le telecamere installate nelle auto, ad utilizzare dei quaderni con annotazioni illegali, salvo poi gettarli dal finestrino prima del fine tappa. L’equipaggio sarebbe stato squalificato se non si fossero già ritirati causa incendio dell’automobile, ma ciò non toglie che “barare” in una gara come la Dakar sia quanto di più contrario allo spirito stesso della gara possa esistere!

Concludiamo presentando la tappa di domani, la prima delle due nel famigerato Empty Quarter, la zona più disabitata della penisola araba e la più ricca di giacimenti petroliferi. Gli equipaggi dovranno affrontare 534km di prova cronometrata per lo più di sabbia e, soprattutto, dune. Sarà “game on” per i primi tre della generale che, per forza di cose, dovranno andare e prendere qualche rischio in più per provare a costruire un vantaggio che li porti alla vittoria. Chi vincerà la Dakar? Forse domani ne sapremo di più!