Italia – A tu per tu con Lisa De Cecco:”Voglio trasformare questa passione in professione! 2020 da definire ma sicuramente dividerò l’abitacolo con Facchin!”
Esclusiva per la rubrica Rallyinrosa con la giovanissima navigatrice classe 2000
Anche nel 2020, la nostra rubrica Rallyinrosa, prosegue ed oggi lo fa, andando ad intervistare una giovanissima navigatrice friulana, classe 2000. Stiamo parlando di Lisa De Cecco, con lei abbiamo parlato del suo debutto da navigatrice, avvenuto al fianco del fratello Mattia al Rijeka e del Rally Porec corso con papà Claudio sulla Hyundai I20 R5….
Ciao Lisa, benvenuta sui nostri “canali”. Prima di iniziare la nostra chiacchierata ci racconti chi sei e come nasce la tua prevedibile passione per i rally?
Lisa, per gli amici Lisuz, è una semplice ragazza di 20 anni che si è appena diplomata e che, quando non lavora, si dedica alla sua passione, che stranamente non è né la danza nè la pallavolo! A parte gli scherzi, la mia passione nasce inevitabilmente grazie a mio papà che mi ha portato al mio primo rally quando avevo poco più di due mesi di vita. Da lì è continuato il mio approccio ai motori fino ad arrivare a oggi!
Come è nata la decisione di fare la navigatrice?
In realtà quando ero piccola volevo fare la pilota, poi con il tempo ho capito da sola che forse si addiceva di più a me il ruolo di navigatrice. Così mi sono attivata e ho preso parte a un corso navigatori. Il resto è venuto da sè!
Ti riporto al 2017…Rijeka…Clio S1600 con tuo fratello Mattia cosa mi rispondi?
Io e Mattia ci siamo divertiti molto… io avevo solo 17 anni ed era la prima volta che vedevo il mio nome su un elenco iscritti. Mio papà era più gasato di me e mi ha fatto 500 foto per mandarle a mia mamma! La Clio S1600 è fantastica e correre con mio fratello ha tutt’ora un suo perché… però correre in pista non fa per me… sbaglio sempre a contare i giri!
Rally Porec cosa ti riporta alla mente?
Di tutto e di più! Emozioni immense… mille ansie, paranoie, paure, dubbi… il tutto trasformato poi in felicità allo stato puro e grande soddisfazione personale! Senza dubbio una gara che porterò nel cuore per sempre per il grande significato che ha per me.
Quanto è stato emozionante dividere l’abitacolo con papà Claudio in una gara difficile e veloce come il Porec?
Papà mi aveva avvisato che sarebbe stata una gara “insidiosa” e quindi mi son da subito messa d’impegno per non sbagliare una virgola. Direi che durante tutta la gara siamo stati un semplice equipaggio, non papà e figlia… ma bensì lui il pilota e io il navigatore. Io ho semplicemente cercato di mettere in pratica tutto quello che mi ha sempre insegnato! Poi però quando siamo arrivati sul palco e ho realizzato il tutto, lì davvero è stato emozionante. Vedere poi i miei fratelli, i miei meccanici, i miei migliori amici lì sotto e mio padre affianco a me a condividere quel momento… non ha prezzo. Ammetto che sotto gli occhiali da sole mi stava scappando qualche lacrimuccia, ma mi sono trattenuta!
Siamo già nel 2020, dove ti rivedremo in azione?
Ancora non so a quali gare prenderò parte, mi piacerebbe molto partecipare a inizio stagione al Rally Bellunese o al Rally Vipavska Dolina assieme a mio papà, e infatti lo sto già un po’ stressando! Ad ogni modo, in questo 2020, sicuramente dividerò l’abitacolo con il mio amico Stefano Facchin, con il quale condivido il sogno di correre sin da quando avevamo 14 anni… è uno dei miei più cari amici e ha dimostrato di saperci fare pur essendo giovane… c’è solo da sperare ora in qualche aiuto economico in più!
Le quote rosa sono ormai in costante aumento, soprattutto nel ruolo di navigatore, come vedi questo incremento?
Mi fa molto piacere che anche le donne in questo sport al giorno d’oggi riescano a dire la loro! Come navigatrici noi donne siamo molto precise ed ordinate… io per esempio divento ordinata a livelli ultramaniacali (mio papà a Porec mi prendeva in giro perché avevo mille post-it di 60 colori..Mia mamma invece spera che diventi così anche a casa!) … Sta di fatto che i maschietti non si lamentano di noi e anzi, molti di loro ci vogliono sempre più spesso alla loro destra! In questo sport donne e motori vanno molto d’accordo.
Sogno nel cassetto?
Facendo la navigatrice ho già realizzato il mio sogno… ora, questo sogno, sarebbe bello trasformarlo in una professione da portare avanti tutta la vita… con pazienza, impegno e dedizione tutto è possibile!
Grazie mille della disponibilità e in bocca al lupo per la stagione a venire Lisa. Alla prossima…