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Dakar, seconda tappa: vince De Villiers, Alonso perde ore

Di sicuro non sono mancati i colpi di scena quest'oggi, con difficoltà di guida e di navigazione che hanno messo in difficoltà tutti...o quasi

Tutti pensavano che questa “nuova” Dakar nascondesse tante difficoltà, ma che alla seconda tappa si perdessero già quasi tutti beh…è certamente una sorpresa.

Nei 367km che hanno separato Al Wajh da Neom a prendersi la tappa é infatti stato il sudafricano Giniel De Villiers a bordo del suo Toyota Hilux curato dal Toyota Gazoo Racing South Africa, unico a non cadere in certi trabocchetti di navigazione.

Al secondo posto il sempreverde argentino Orlando Terranova, staccato con la sua Mini JCW Rally di soli 3’57, con la Peugeot 3008 DKR dello sceicco Al-Quassimi a 5’42, proprio con l’arabo che ha perso la tappa di ieri quando era leader a causa di un cappottamento.

Quarto l’outsider francese Mathieu Serradori (vincitore dell’Africa Eco Race 2018), su Buggy Century (+9’42), il quale ha preceduto le due star Nasser Al-Attiyah (Toyota Hilux, +11’46) e Carlos Sainz (Mini JCW Buggy, +13’05), entrambi incappati in vari errori di navigazione.

In testa per tutta la mattinata, Yazeed Al-Rajhi, ha perso con la sua Hilux ben 13’31 nell’ultimo waypoint, chiudendo settimo, mentre l’ex leader Vaidotas Zala è stato protagonista di un‘uscita di strada con la sua Mini smarrendo nel totale 19’23, rimanendo comunque in gioco per la classifica assoluta.

Non è iniziata col piede giusto la Dakar di Stephane Peterhansel, 13 volte vincitore della corsa, con dei problemi di comunicazione col coequipier Paolo Fiuza e una navigazione non perfetta, la quale ha fatto perdere 22’15 all’equipaggio della Mini JCW Buggy by X-Raid.

Disavventura per Fernando Alonso, il quale ha strappato la ruota anteriore sinistra prima del quarto Waypoint, perdendo ben 2h30 dovendo richiedere l’aiuto dell’assistenza veloce, nonostante l’inizio tappa fosse davvero ottimo con intermedi tra la terza e la sesta piazza.

Nella classifica generale l’esperto Orlando Terranova passa in testa sulla sua Mini 4X4, con soli 4’43 sul compagno di squadra Carlos Sainz (ma a bordo di una Mini JCW Buggy) e 6’07 sul favorito della vigilia Nasser Al-Attiyah, driver ufficiale del Toyota Gazoo Racing a bordo di una Hilux V8.

Anche Mathieu Serradori è ancora in gioco, a soli 7’22 col suo Century, mentre Zala è quinto a 8’11 con la sua Mini privata.

La lotta per la vittoria è comunque apertissima, con De Villiers a 12’04, Peterhansel a 13’17 e Al-Rajhi (si è dimostrato velocissimo ma sfortunato) a 16’05, senza dimenticare l’olandese Ten Brinke, in sordina per adesso, a 21’23.

Ancora in gara i nostri Andrea Schiumarini (Mitsubishi Pajero WRC Plus) tra le auto, Liparoti, Cinotto, Borsoi e Marrini tra i Side by Side.

La Dakar in Arabia Saudita torna domani, con la tappa ad anello tra Neom e Neom, lunga 404km, la quale nasconde mille altre insidie del deserto, che scopriremo tra poche ore…

 

 

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