Miki Biasion e il 100.000 Trabucchi: quel giovane talento veneto conosciuto sulle strade del Cuneese
Era il 1979 e sulle strade del basso Piemonte si scontravano i migliori interpreti della disciplina
100.000 Trabucchi. Tanti appassionati se lo ricorderanno bene. Si ricorderanno di quel Rally che tra gli anni ’70 e gli anni ’80, ha visto scontrarsi sulle strade cuneesi i migliori piloti del panorama nazionale di allora.
La prima edizione di questo Rally è datata 1971, per poi continuare con una decina di edizioni fino agli inizi degli anni ’80, dove venne interrotto per qualche anno. Ritornò con la dodicesima edizione, nel 1996, per poi proseguire fino all’ultima edizione datata 1998.
Molti i piloti titolati a livello nazionale e non, quelli che hanno partecipato nelle svariate edizioni della gare che ha sempre avuto come quartier generale la cittĂ di Saluzzo. Se ci si sofferma qualche secondo sull’albo d’oro si capisce subito l’importanza che ha avuto questa gara nel secolo scorso. Da Travaglia a Verini, da Pregliasco a P.G. Deila per arrivare a Cambiaghi e Biasion. Sì proprio lui, Miki Biasion, ha lasciato il segno nel 1982 alla guida di un Opel Ascona 400. Ma noi facciamo ancora un passo indietro, andando a ripercorrere l’edizione del 1979 dove il giovane talento bassanese era alla guida di un Opel Kadett appartenente al gruppo 1.
Quell’edizione, precisamente la nona della kermesse Piemontese, presentava alla vigilia una trentina di prove speciali da affrontare. Da Bibiana a Dogliani, passando per quelle di Cervere, Dronero, Cherasco, Brondello e molte altre ancora. Un elenco iscritti ricco di nomi importanti, essendo la gara piemontese, valida per il Campionato Italiano Rally. Tra i big al via “Tony” Fassina, Adartico Vudafieri, passando per Cerrato e Capone solo per citarne alcuni. E poi scorrendo l’elenco iscritti arriviamo al Gruppo 1. Tra i nomi piĂą importanti, il forte pilota locale “Pippo” De Stefano, Piero Beltrandi, Bruno Bentivogli fino ad arrivare ad un ragazzo molto giovane che per la prima volta affrontava la gara Piemontese; si trattava di Miki Biasion. Una delle prime apparizioni fuori dal Veneto per l’allora 21enne.
Il Rally prende il via, in quel fine settimana compreso tra il 20 ed il 21 Ottobre. La cronaca di quei anni racconta di un errore di Vudafieri che regala di fatto la vittoria a “Tony” sulla Lancia Stratos. Seguiva al secondo posto Dario Cerrato su Opel Kadett Gruppo 2 e Giorgio Sassone su Porsche Carrera. Ma se scorriamo la classifica, troviamo all’ottavo posto il cuneese “Pippo” De Stefano, primo di Gruppo 1 alla guida di un Kadett. De Stefano era “uno degli eroi locali” come amava definirlo Guido Rancati. Ma a ruota c’è Biasion, quel ragazzo Veneto che va forte. Secondo di Gruppo 1 e dodicesimo assoluto. Sì proprio loro, Biasion-Siviero, quella coppia che qualche anno piĂą tardi avete imparato a conoscere. Aveva impressionato tutti, anche Guido Rancati, che nel suo libro “Uomini e Rally” racconta come rimase stupito dalle prestazioni e dalle velocitĂ messa in campo alla prima in Piemonte.
Da quel momento per Massimo, “Miki” per tutti, inizierĂ una costante ascesa fino alle prime vittorie, arrivate nell’annata ’82 alla guida di un Opel Ascona 400. Sì quel 1982 dove vinse anche questa gara prima di involarsi nel mondo Lancia. Da quel momento tutti noi sappiamo quello che ha fatto e quello che ha vinto. Una nota di lustro anche per il Piemonte ed il Cuneese.
La redazione ringrazia per la collaborazione ed il materiale, Dario Roulph e la pagina Facebook “Rally 100.000 Trabucchi 1971-1982”.
Sotto il percorso di quella edizione datata 1979. Trasferimenti lunghi e speciali sparse in tutta la Provincia di Cuneo, condensavano la gara Saluzzese.
In copertina la foto di Miki Biasion impegnato a “domare” la sua Kadett.