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CIR – A tu per tu con Sergio Raccuia “Che emozione il trionfo al Sosio!”

Esclusiva con il co-driver siciliano reduce dal CIR 2019 dettando le note ad Alessio Profeta

Dopo aver pubblicato e raggiunto Alessio Profeta, abbiamo intercettato anche il suo navigatore, Sergio Raccuia. Con lui abbiamo parlato della stagione appena conclusa e del primo successo in carriera, ottenuto sulle strade del Rally del Sosio.

Ciao Sergio, bentornato sui nostri canali. Il 2019 ti ha visto protagonista del CIR, dettando le note ad Alessio. Quanto è difficile e bello allo stesso tempo correre con un pilota giovane?

Correre con un giovane è sicuramente stimolante poiché spesso ti sorprende facendo qualcosa che non ti aspetti. Allo stesso tempo Alessio è un ragazzo abbastanza riservato, quindi non è semplice gestire molte situazioni, perché ne ti da a vedere quello che gli sta passando per la testa né tanto meno te lo confida. Ovviamente ormai dopo tante gare insieme riesco a cogliere un bel po di cose anche se non me le comunica ma spesso mi tocca scavare senza dover comunque urtare la sua sensibilità. Ecco perchè “fare equipaggio” per me è fondamentale nel nostro sport. E’ una convivenza di giorni spesso in un auto, prima quella delle ricognizioni e poi quella di gara. Bisogna che ci sia rispetto reciproco alla base.

Un CIR indubbiamente difficile per diversi motivi, ma comunque di grande crescita. Come valuti la tua stagione?

Sono, ma soprattutto siamo, un po’ delusi da questa prima stagione completa nel CIR. Siamo partiti con molta umiltà per fare esperienza su strade e fondi per noi nuovi, ma spesso abbiamo raccolto meno di quanto ci aspettavamo. Abbiamo pagato troppo spesso la nostra poca esperienza a caro prezzo e la sfortuna ci ha remato veramente contro. C’è stato un momento della stagione dove ci siamo soffermati a pensare, ma poi abbiamo rimesso il casco e ci siamo buttati a lavorare di nuovo per la buona riuscita del resto delle gare. Non siamo riusciti come volevamo, ma pazienza, il nostro sport ci sa dare tante gioie quante delusioni.

Oltre al CIR avete anche disputato alcune prove del Campionato siciliano con ottimi risultati e il successo al Sosio. Ci racconti l’emozione provata in quella gara?

Del Rally del Sosio ricordo ancora le emozioni. Prima dell’ultimo loop abbiamo realizzato che forse era la nostra giornata quindi innanzitutto abbiamo affrontato le ultime 3 prove con molta attenzione ma senza abbassare la guardia visto che comunque il distacco era minimo. Usciti poi dall’ultima prova ho guardato il cronometro ed ero consapevole che quel tempo ci sarebbe bastato per conservare il vantaggio, ma nel nostro sport nulla è impossibile, quindi è calato il silenzio, fino a quando il nostro avversario non è arrivato allo stop e noi che stavamo ad osservare tutto fuori dalla zona di controllo, appena ci hanno dato l’ok i nostri tifosi abbiano urlato come pazzi, un urlo liberatorio, poi l’arrampicata sul tetto, e dopo l’ultimo C.O. sono scoppiato in un pianto liberatorio. Era un sogno nel cassetto, emozioni ed attimi che mai avrei pensato di poter vivere in prima persona. Per questo ovviamente non posso che ringraziare Alessio e la sua famiglia, ma soprattutto mio fratello Daniele, non vi dico il perché, ma mi sento in dovere di ringraziarlo pubblicamente.

Vista dal lato navigatore quale è stata la gara più difficile da preparare e quali le prove più belle/difficili affrontate in questo 2019?

Certamente il RIS ha richiesto più preparazione delle altre, ma non è stato complesso, in quanto ormai utilizzo sempre lo stesso metodo di approccio alle gare. Poi paradossalmente, le gare del mondiale e dell’europeo sono più semplici delle minori perché tutto è come deve essere. Non ci sono “fuoriprogramma” e se ci sono sono comunque “dettagliati”. Quindi se prima della gara hai studiato, non ti troverai spiazzato. Di PS belle/complesse ce ne sono diverse, non saprei farti un elenco di priorità, ma di certo ad ogni gara almeno una mi è rimasta nel cuore per bellezza o tecnica necessaria per affrontarla, e durante le ricognizioni pensavo già a quanto sarebbe stato bello passarci poi con la nostra Skoda.

Il 2020 è ormai alle porte…progetti in vista?

Il 2020 sta arrivando, ma al momento preferisco pensare all’ultima nostra gara che sarà il Ronde di Sperlonga per poi dedicarmi durante le feste alla mia famiglia, nonché alla mia ragazza Elisa che sopporta e supporta la mia passione. Quest’anno è stato davvero impegnativo, quindi prima di ripartire è giusto staccare per un po’ la spina. Grazie per lo spazio ed il tempo che ci hai voluto dedicare. Ci vediamo presto con il casco. Ciao ragazzi e grazie di cuore per quello che fate per noi!

Grazie a te Sergio della disponibilità e alla prossima.

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