Intervista ad Andrea Crugnola: “Roma unico rammarico. Sono a disposizione per tutelare il nostro sport”

Pronto ad affrontare Monza, il driver varesino si è prestato a rispondere ad alcune domande sulla stagione appena finita e quella che verrà, senza tralasciare quanto accaduto nell’ultima gara.

Un 2019 chiuso con un secondo posto al Tuscan, che di fatto sancisce la medaglia d’argento nel CIR. Stagione perfetta o c’è qualche rammarico?

L’unico rammarico è la foratura al rally di Roma Capitale, pagata a caro prezzo. Mi piace però guardare il lato positivo: la rimonta portata a termine sull’ultima prova speciale di Ostia è stata emozionante.

Le tue prestazioni sono migliorate tanto sull’asfalto quanto sulla terra. Cosa ti ha insegnato maggiormente questa stagione?

La sfida con i migliori interpreti del rallismo italiano mi ha insegnato molto, portandomi a lavorare con ancora maggiore dedizione sui piccoli dettagli, che sono poi quelli che ti fanno fare il definitivo salto di qualità.

Un Andrea Crugnola che, da privato assoluto e con tanta umiltà, è diventato uno dei profili giovani più promettenti del panorama europeo. E Hyundai se n’è accorta…

Essere tenuto in considerazione dalle Case ufficiali per lo sviluppo delle loro vetture da competizione è un grande motivo di orgoglio, per me e per tutte le persone che mi hanno permesso di dimostrare il mio valore. Credo sia la cartina tornasole della bontà del nostro percorso.

Con l’Aci Team Italia avvolta da un silenzio preoccupante, potresti essere tu l’erede di Andolfi nel WRC2? Magari con una i20 ufficiale.

Non credo. Ad oggi non ho ricevuto alcun segnale in tal senso. Ovviamente, se dovesse esserci una chiamata mi farei trovare pronto.

Ritorniamo alla spiacevole vicenda chiodi al Tuscan. Quanto esce sconfitto il rallysmo italiano dopo questo sipario così buio e altisonante?

Come già risposto in altre interviste, è stata aperta un’inchiesta ed è dunque giusto aspettarne gli esisti.
Sono già in contatto con la Federazione per dare il mio contributo in questa spiacevole vicenda. Dobbiamo fare il possibile per tutelare il nostro bellissimo sport.

Quale regalo sportivo chiederai a Babbo Natale?

Mi sento già estremamente grato per quello che ricevo da tutte le persone che mi aiutano e mi seguono nei miei programmi sportivi. A Babbo Natale chiederei quel pizzico di fortuna in più che non guasta mai nell’arco di un campionato.