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CIRT – Alessandro Tinaburri e i side by side
Cos'è, come funziona, quali mezzi vengono usati e molto altro su questa nuova formula
Una delle più belle novità di questo 2019 é stata l’ammissione delle vetture side by side in coda al Campionato Italiano Rally Terra.
Questa ammissione è avvenuta ad inizio primavera (più precisamente nella riunione tenutasi a Roma in data 8 maggio) e prevedeva la partecipazione a tre gare selezionate all’interno del Campionato Italiano Rally Terra (San Marino Rally, Nido dell’Aquila 2019 e Tuscan Rewind) anche ai conduttori over16 in possesso di patente B1 su vetture Side by Side.
Questo progetto, mi ha subito colpito ed in Toscana, grazie all’amico Nicolò Barla, ho avuto modo di incontrare ed intervistare Alessandro Tinaburri della LTS RACING TEAM. In questa piacevole chiacchierata Alessandro ci ha raccontato tutto, ma proprio tutto sui side by side..
Ciao Alessandro, grazie per la disponibilità. In molti non conoscono il side by side, ci racconti come funziona, che tipologia di mezzi vengono usati e il regolamento che viene utilizzato in queste competizioni?
Ciao Matteo, ciao lettori di Rallyssimo. I side by side sono fondamentalmente inquadrati nella normativa italiana come quadricicli a motore guidabili a 16 anni, sono direttamente venduti dai concessionari autorizzati dalle case produttrici e preparati in una seconda fase da team privati. Seguono sostanzialmente il regolamento in Italia del Cross Country Rally ed hanno regolare passaporto tecnico
Il 2019 ha visto la nascita di un Trofeo strutturato su tre gare con questa tipologia di mezzi, come è nata l’idea e quanto è stato difficile organizzare un campionato in così poco tempo?
Fortunatamente la casa costruttrice Yamaha ha organizzato direttamente anche in Italia un trofeo YXZ 1000R CUP che già era presente in Europa mettendo già dal primo anno un bellissimo montepremi per i trofeisti. La difficoltà è stata, secondo me, convincere il difficile mercato italiano a digerire questa tipologia di mezzi
Nel 2020 si lavora (correggimi) per creare un Campionato all’interno del tricolore terra. L’idea è quella di seguire il calendario oppure si ragiona su un calendario a se stante?
L’idea discussa anche personalmente con Yamaha è quella appunto di svolgere il trofeo YXZ100R CUP all’interno di alcune gare del CIRT, speriamo che la federazione ci inserisca ufficialmente nella lista di categorie che possono partecipare ai rally
Questi mezzi potrebbero essere un ottimo trampolino di crescita per i giovani equipaggi per prendere le misure con lo sterrato, con la stesura delle note e con tutte le caratteristiche della gara. Che riscontro avete avuto da parte dei giovani?
Sicuramente è il mezzo più economico per iniziare. I costi di gestione sono molto bassi come anche i ricambi e carrozzerie rispetto a una qualsiasi macchina da rally. Il riscontro dei giovani piloti è stato molto positivo ed abbiamo già effettuato test in prospettiva 2020. Il problema è che ad oggi non sappiamo se la federazione continui a credere a questo progetto e quindi tanti piloti sono in standby. Ci spiace solo che, in queste gare test che abbiamo effettuato quest’anno, parte fra addetti al lavoro e spettatori abbia criticato pesantemente i mezzi ed il numero dei suoi partecipanti. Abbiamo dimostrato di aver fatto partecipare tutti piloti seri e preparati ai regolamenti ed alle dinamiche di gara, non abbiamo mai avuto un problema legato alle verifiche soprattutto sull’aspetto della sicurezza e abbiamo dimostrato che i side by side sono sicuri e soprattutto non intralciano il normale svolgimento del rally. Noi abbiamo solo una gran voglia di correre in Italia e far divertire piloti e pubblico, ci serve solo che la federazione appoggi il progetto in forma definitiva.
Grazie mille Alessandro della bella chiacchierata e per averci chiarito un sacco di cose a riguardo. In bocca al lupo per la prossima stagione.
