Le frane mandano KO il Rally delle Merende. Noi avevamo intervistato gli organizzatori…

Il maltempo che ha colpito il Nord Italia ha mandato KO l’organizzazione del 1° Rally delle Merende, gara che si doveva disputare il 14 e 15 dicembre a Santo Stefano Belbo. Le frane e gli smottamenti hanno distrutto le strade della gara, costringendo i ragazzi della Cinzano Rally Team a rinviare la manifestazione al 2020.

Poche ore prima che arrivasse la notizia del rinvio, avevamo sentito in esclusiva uno degli organizzatori di questa gara e del Trofeo stesso, Mario Cerutti:

Ciao ragazzi, come è nato il Trofeo delle Merende che in questo 2019, festeggia i suoi primi dieci anni? Che iniziative sostenete e come è cresciuta la gara nel corso di questi dieci anni….

E’ nata dieci anni, eravamo un gruppo di amici che ci siamo ritrovati in un bar, praticamente già alcuni anni prima avevamo conosciuto Lino Sommavilla della Orange Car di Lugano e Ivan Cominelli. Già all’epoca stampavamo 100 adesivi con scritto “Io vinco nella ricerca” (pagando una cifra di 1oo euro a testa) che mettevamo nelle nostre macchine da gara e il ricavato andava per appunto alla ricerca contro la fibrosi cistica. Dopo ho conosciuto Lino Sommavilla e con lui ci diamo appuntamento a Monza, per il ritiro degli adesivi. Da quel momento nella mente mia e del resto del gruppo, scatta la famosa scintilla e assieme a Gianluca Papa, Silvio Pelgantini, Massimo e Fabrizio Margaroli, Matteo Lauretta e Daniele Ronchi decidiamo di creare un trofeo per raccogliere dei fondi per questa malattia, il nostro scopo era quello di far un weekend tutti assieme fuori dalla nostra “zona rallystica”.

Era la giusta scusa per stare tutti assieme, unire la parte agonistica al divertimento, ma soprattutto elemento fondamentale quello di ricordare allo stesso due cari amici come Omar Pedrazzoli e Francesco Pozzi con il sorriso tra le labbra., un pò come avrebbero voluto loro. I primi anni si è partito correndo solo con le N2, il messaggio era quello poter far confrontare chi corre con le piccoline con piloti “TOP” come Luca Cantamessa, Bocchio, Piero Longhi, i fratelli Margaroli e tanti altri…

Abbiamo iniziato ad Aosta e successivamente siamo andati a Parma, Torino, Biella e dopo dieci anni abbiamo deciso di organizzare una gara vera e propria. Quest’anno ci sarà anche il Trofeo delicato alla figura di Giovanni Malandra, che andrà al primo navigatore ossolano, Giovanni era uno di noi, collaborava con il nostro gruppo è purtroppo è venuto a mancare lo scorso anno. Allo stesso tempo ricorderemo anche un’altro caro amico che non è più con noi, Roberto Botta.

La gara si aprirà il venerdì con una cena di galà, la gara sarà aperta a tutte le tipologie di vetture ammesse dal regolamento nazionale Rally-Day ed alcune classi avranno riconoscimenti speciali per i vincitori, la R2 delicata alla figura di Francesco Pozzi, la classe N2 ad Omar Pedrazzoli e u riconoscimento avrà anche la classe N3.

Quest’anno oltre a dare una mano alla fibrosi cistica aiuteremmo anche ad un’associazione che si occupa della lotta contro i tumori, voglio ringraziare Patrizia Perosino che fa parte di questa importante associazione. Vorremmo aiutare anche una terza associazione, tramite un’equipaggio che dovrebbe essere al via della gara è in questo caso andremmo la lotta contro la Sclerosi Multipla (AISM).

In 10 anni, siamo riusciti a raccogliere 40,000 euro, soldi tutti arrivati regolarmente alle associazioni, inoltre abbiamo acquistato un defibrillatore per un comune montano, acquistato attrezzature per i Pompieri e supportato l’AVIS, assieme ad tante altre piccole e grandi iniziativa. Inoltre siamo felici di avere anche Rachele Somaschini che con #Correreperunrespiro è da sempre in prima linea.

Il nostro vero obbiettivo è quello di stare assieme come una famiglia e allo stesso tempo di ricordare col sorriso amici che purtroppo non sono più fisicamente con noi, ma sono sempre al nostro fianco e ci proteggono. L’idea di fare un rally è venuta a Lino, era un sogno e ci siamo riusciti (N.B Intervista fatta prima dell’annullamento gara), qui devo dire grazie alla Cinzano Team nelle persone di Gill Calleri, Augusto Franco e il mitico “Kapo”, loro sono amici. In questi anni abbiamo avuto al via Fabio Andolfi, Damiano De Tommaso, Bocchio, Piero Longhi, Luca Cantamessa, Mattia Pizio, Paolo Iraldi, Gianesini, Fiore, Rovatti e tanti altri, ma chiunque abbia corso è un BIG!! Voglio dire grazie a tutti gli organizzatori che ci hanno ospitato perchè è grazie a loro se siamo cresciuti.

La gara era disegnata sulla formula del rally-day con tre prova da ripetere due volte. Venerdi cena di gala, sabato shakedown, verifiche e cerimonia di partenza. In più ci potrebbero essere altre iniziative appoggiate, ma ci siamo lavorando, una sicuramente è l’acquisto di un defibrillatore, sicuramente aiuteremmo le fondazioni sostenute da Rachele e Patrizia, ma non solo visto che al via avremmo Clarissa Chiacchella e Massimiliano Bonafini, che sono un’equipaggio malato di sclerosi multipla, quindi non dimenticheremmo di sostenere anche gli amici dell’AISM.

Ultima cosa, ma non ultima per importanza, che il catering della gara sarà curato da Masina Palitta che delizierà equipaggi e non solo con le sue specialità culinarie…insomma un’altro modo per far gruppo.

Vorrei specificare che il Trofeo delle Merende, non sono solo io che ti ho rilasciato l’intervista, ma siamo un gruppo compatto e mi farebbe piacere ricordare i nomi di tutto il nostro team di lavoro, Gianluca Papa, Matteo Lauretta, Francesco Spazianelli, Andrea Margaroli, Fabrizio Margaroli, Massimo Margaroli, Debora e Daniele della Vipini Group, Annalisa, Daniele Sorrenti, Silvio Pelgantini, Riccardo Tondina e Simona Barbetta.

Insomma i rally non sono solo polemiche, chiodi e spiacevoli fatti accaduti nell’ultimo periodo del CIR, ma per noi sono soprattutto questo e il Trofeo delle Merende secondo chi vi scrive, vale piú di qualsiasi titolo…