Wrc: tutti i numeri di Ott Tanak campione del mondo
Ecco tutto quello raccolto dal pilota estone nella sua carriera
I numeri sono freddi, ma spesso raccontano molto del contesto in cui sono inseriti. E’ anche questo il caso di Ott Tanak, fresco campione del mondo rally ed entrato definitivamente nell’olimpo della disciplina. Un successo impensabile per quei pochi presenti al Saarema Rallisprint del lontano 2001, con il debuttante estone al volante della Volkswagen Scirocco #77. E forse ancor di più dopo i due appiedamenti in M-Sport nel corso della sua lunga e travagliata cavalcata iridata.
Sono serviti 222 rally disputati prima di raggiungere l’obiettivo di qualsiasi interprete del traverso, che in confronto alle 103 di Sebastien Loeb ed alle 105 di Sebastien Ogier, lascia ben intendere la complessità del percorso di Tanak. 23 le vittorie totali, 12 nella massima serie per una striscia iniziata nel giugno del 2017 al Rally di Sardegna. Da lì un’ascesa costante, con il secondo successo colto in Germania con la Fiesta prima di cominciare la gloriosa avventura con Toyota. Dieci vittorie su 26 gare disputate sono una percentuale del 38% semplicemente ineguagliabile nell’ultimo biennio. E a ciò si aggiungono i 22 podi messi insieme dal 2017 ad oggi, che inseriti negli altri quattro conquistati dal debutto nel Rally del Portogallo 2009, danno un’idea della crescita esponenziale di valore assoluto del pilota estone.
Un cambiamento di “testa”, che lo hanno trasformato dal più classico degli “sfascia-macchine” ad un pilota che della concretezza e della sua gestione di gara ha fatto i suoi punti forti. Il tutto senza tralasciare l’aspetto prettamente prestazionale. A dimostrazione di ciò sono le 223 prove speciali vinte nel mondiale, di cui ben più della metà sono nell’esperienza in Toyota. 73, infatti, solo nel trionfale 2019 in cui ha incamerato anche una discreta dose di punti nelle power stage ma con ancora una gara da disputare, mentre nel 2018 chiuse con 70 vittorie di stage. Un risultato che lo pone al ventunesimo posto della classifica all time delle stage vinte (con il prossimo obiettivo a 257 di Timo Salonen) ed al diciassettesimo per quanto riguarda le vittorie nel mondiale (a pari merito con Neuville, ad una sola vittoria da Petter Solberg, due da Walter Rohrl e tre da Mikko Hirvonen). Oltre a ciò, è ben evidente come Tanak sia andato a punti in tutte le gare del 2019, eccezion fatta per la Turchia in cui è stato fermato da problemi tecnici sulla sua Yaris.
Discorso diverso per i punti, per via del metodo dei 25 punti per la vittoria assegnati dal 2010, ma con gli 870 conquistati in carriera con il primo arrivo in zona punti in Messico nel 2011. Ott ha comunque l’opportunità di battere il record di 290 lunghezze totalizzate da Ogier nel mondiale 2013, dovesse fare en plein nell’ultima gara in Australia.
Un lungo percorso dunque, dal quale però non possono essere trascurati gli inizi. Impossibile non partire dal campionato nazionale, nel quale esordì e rintanò anche dopo il primo appiedamento in M-Sport nel 2013, totalizzando 50 gare per 7 vittorie ed un titolo di campione estone nel 2008. Nel mezzo anche PWRC nel 2010 con quattro gare e due vittorie di classe con la Lancer Evo X ed SWRC nell’anno successivo, con sette rally e tre successi. Il 2014, anno prima della sua seconda chance in M-Sport, lo vide al via anche del WRC2 in cui gareggiò in sette corse vincendone una.