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La storia di Oleg Gross, l’uomo fondamentale nella carriera di Tanak

Ecco chi è colui che ha creduto sin da subito, nonostante tutto, nel neo campione del mondo

In ogni storia di sport di successo ci sono uomini determinanti, spesso operativi nell’ombra nelle complicate fasi di lancio nel mondo professionistico. Lo è ancora di più in una disciplina motoristica, in cui il supporto economico è imprescindibile, e nella quale ricade anche e soprattutto il caso di Ott Tanak.

In un’ascesa all’olimpo dei rally ormai ripresa in modo assiduo dopo il successo in Spagna, la storia del neo campione del mondo non poteva essere più ricca di alti e bassi. E, proprio in virtù di ciò, ancor più bisognosa di uomini e circostanze favorevoli. Perché quel talento cristallino manifestato nel corso di tutti questi anni sarebbe potuto svanire nel dimenticatoio, come purtroppo accaduto a molti colleghi.

Il solo fatto di provenire dall’Estonia, un paese non tradizionalista nel mondo dei rally, è stata si una sorta di sfortuna ma anche determinante per il futuro. In quella stessa terra è cresciuto anche Markko Martin, che dopo il suo ritiro dalle competizioni fondò la MM Motorsport, tenendo d’occhio e supportando i promettenti talenti locali. Impossibile lasciarsi sfuggire uno come Ott per il suo occhio esperto al quale si è aggiunto, dopo il titolo nazionale vinto nel 2008, anche quello del droghiere Oleg Gross. Un nome che sarebbe diventato ben presto familiare per il giovane Ott.

Da sempre appassionato di rally, l’imprenditore estone ha costruito un impero con quasi 2000 dipendenti, gestendo 65 supermercati. Tutte condizioni per coltivare al meglio la propria passione, partendo da contratti di sponsorizzazione con organizzatori di rally locali e passando ben presto a supportare i piloti estoni. Primo fra essi proprio Tanak che, da campione nazionale in carica, ottenne finanziamenti sia per un programma nei rally locali ma anche e soprattutto il varco dai confini estoni. Portogallo e Finlandia furono le prime tappe, al volante di una Subaru Impreza gruppo N. Un programma ripetuto anche l’anno seguente, prima del passaggio stabile nel mondiale nell’SWRC prima ed alla corte di M-Sport nella classe regina poi. Era il 2012, ma dopo una sola stagione i risultati non all’altezza ed i troppi incidenti portarono al primo appiedamento.

Una situazione sportivamente drammatica, con una carriera sull’orlo del fallimento ancor prima di decollare. Non per Gross, che non volle smettere di credere nel suo pupillo finanziandogli il campione estone del 2013 con una Subaru gruppo N. Una linea scelta anche da Martin che, essendo a stretto contatto con Wilson, ha messo il suo zampino per la seconda possibilità di Tanak nel 2014. Il resto è storia, con una seconda “retrocessione” in D-Mack prima dell’esplosione definitiva nell’anno delle Plus, il successivo passaggio in Toyota ed il titolo conquistato domenica scorsa.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l'”uomo nell’ombra”, quel droghiere diventato imprenditore di dimensioni colossali con i rally sempre nel cuore. Il nome di Oleg Gross non comparirà mai nell’albo d’oro, ma in questo storico trionfo c’è anche il suo, fondamentale contributo.

Oggi Ott non ha più bisogno del nostro supporto, ha contratti stabili ed è un pilota ufficiale. Ho sempre creduto in lui sin da subito, anche quando gli altri lo ritenevano uno “sfascia macchine”. Lui non ci ha dimenticati per il nostro supporto, ed ancora oggi è spontaneamente ambasciatore della nostra azienda.

Un grande orgoglio per un titolo iridato altrimenti rimasto solo un sogno nel cassetto. Chapeau!

 

 

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