Intervista a Loretta Tedesco - Da maestra alle note

Appuntamento di #Rallynrosa sempre più vispo e pronto a volti nuovi. Questa volta è toccato alla biellese Loretta Tedesco freschissima di un Rally del Rubinetto alle note di Stefano Pelfini purtroppo non andato bene, l’abbiamo ascoltata in una piccola intervista nella quale ci ha raccontato tutta la sua storia legata al mondo del rally:

1- Chi è Loretta Tedesco, e come si è avvicinata la mondo dei rally?

Nella vita di tutti i giorni sono una maestra nella scuola dell’infanzia, negli ultimi anni mi occupo di bambini disabili e… adoro il mio lavoro!!!! La passione per i rally c’è sempre stata come spettatore, ma il vero avvicinamento c’è stato molto tardi nel 2011. Dopo tantissimi anni avevo dovuto rinunciare alla pratica del karate, e Marco, mio marito, vedendomi insofferente nel non avere una valvola di sfogo in cui indirizzare le energie e conoscendo molto bene le mie capacità, mi ha proposto di fare un corso naviga che si teneva in concomitanza di una manifestazione rallistica “Rally Event”. Al migliore navigatore del corso regalavano la partecipazione ad un rally e… da lì non sono più scesa dalla macchina da rally. Ho incontrato molte persone che hanno creduto in me, mio marito in primis. Istruttori, piloti, professionisti. Ognuno di loro mi ha dato insegnamenti e mi permesso di crescere e ad ognuno di loro devo qualcosa.

2- Il popolo femminile nei rally si sta ampliando sempre di più con nuove giovani promesse. Cosa ne pensi è consiglio vuoi dare alle nuove promesse?

La passione, l’impegno e soprattutto la determinazione fanno la differenza, non solo per le donne, ma quando una donna è determinata, ha sicuramente una marcia in più!

3- Rally preferito, e quale gara vorresti correre?

I rally nelle zone del Monferrato/ Canavese mi hanno sempre entusiasmata, ma ogni rally che ho fatto mi lasciato un ricordo per cui tornare. Mi piacerebbe correre in Toscana. Passo le serate a guardare cameracar e video e le prove in quelle zone mi attirano.

4- Prima gara su una quattro ruote motrici al Rally delle Valli Ossolane, con un ottavo posto. Quali sono state le sensazioni di salire su una vettura così performante?

Nel mio percorso rallistico ho sicuramente fatto la gavetta, e salire su una macchina così performante è stato un salto importante. E per me, che ho sempre fame di cose da imparare, è stata una grande motivazione per impegnarmi sempre di più. L’ho preso come un punto di partenza, non si finisce mai di imparare.

5- Oltre 50 rally alle spalle! Quali sono i progetti che hai per il futuro?

Più che di progetti parlerei di ambizioni… mi piacerebbe fare un campionato. Assaporare la competizione!!! L’adrenalina che ti lascia è una benzina che non è paragonabile neanche alla “Panta”

Loretta alle note: