Alberto Pirelli ci parla del Raceday 2019-2020: “Sarà pieno di novità! Incentiviamo la scaduta omologazione”
Il patron del campionato organizzato da Dosso 5 ci ha svelato novità e sorprese in vista della imminente stagione
Oramai da oltre dieci anni Raceday Rally Terra è diventato un punto fisso per quanto riguarda lo sterrato in Italia, risultando sempre il campionato più partecipato su tale superficie sia tra le “grandi” che tra le “piccoline”.
Dietro tutto ciò c’è la mente del vulcanico Alberto Pirelli, organizzatore e driver classe 1954 erede della famiglia dell’importante casa di pneumatici milanese, il quale ha risposto alle nostre domande fornendoci anche delle anticipazioni “calde” riguardanti le quattro gare che compongono il calendario 2019-2020 di una kermesse che si sposta tra Toscana, Marche e Veneto.
Rieccoci a fare quattro chiacchiere su Raceday 2019/2020, e la prima domanda è obbligatoria : cos’è successo con il Liburna che non fa parte di questa edizione?
Il Liburna è una delle gare fondatrici del campionato, le prime edizioni su Santa Luce, poi base a Volterra per Ulignano . Non avrei mai voluto non presentarla, ma per una serie di vincoli legati al calendario e ad eventi in loco non si è trovata la collocazione. Un vero peccato!
Significa che non farà più parte del campionato?
No , figurati! La riproporremo nell’edizione 20/21, ci mancherebbe! La faremo comunque nel 2020.
Come pensi la prenderanno i piloti?
Spiaciuti per una gara in meno, e che gara, ma sono certo capiranno che quattro gare come il Marche, il Prealpi Master Show, il Val d’Orcia e il Valtiberina sono un menù a cinque stelle! Poi considera che il montepremi da 100 mila euro viene diviso su quattro e non su cinque gare, quindi sarà più ricco ancora!
E con le iscrizioni come farete? Sono già molto contenute da 320 a 450 euro a seconda delle classi?
Sì sono basse e ferme da tre anni ma presentiamo una gara in meno quindi ci pare corretto ridurle di un quinto. Mi pare onesto.
Allargando un po’ il discorso, cosa ti aspetti in termini di presenze?
Giovani e ragazze pilota. Il primo target lo abbiamo preso con Tempestini, Dalmazzini, Marchioro, Ciuffi, Trevisani e altri ancora. Ragazze poche, è un buco che vorrei potessimo colmare.
Mi piacerebbe molto mantenere l’ ambiente di RACEDAY, un po’ familiare, dove c’ è rispetto e spesso amicizia tra tutti noi e vorrei infine avere un record di iscritti, perché tutti noi facciamo questo per passione e se troviamo una risposta positiva con tanti piloti, tocchiamo il cielo con un dito. Grande soddisfazione.
Power stage e Power Race?
Fatte per tenere vivo il campionato sino all’ ultimo secondo di gara, credo siano novità a livello italiano che verranno apprezzate!
E riguardo alla terra, quanto pensi sia ancora sottovalutata?
Sai sin dall’ inizio dicevo e dico: senza familiarità con la terra non vai in Europa e tanto meno nel mondiale.
In Italia si fatica a capirlo e non vengono offerte occasioni per crescere su questo fondo. Anche gli organizzatori di gare terra sono pochissimi, perché la terra costa , andrebbe creato un meccanismo di incentivazione a loro favore, ma anche nelle gare dei campionati maggiori andrebbero dati coefficienti maggiori sui punteggi dei piloti…si possono fare molte cose.
Ora sono scomparse le N4 e R4, ora per competere hai solo le R5 o le R2 mentre in altri ampionati corrono le proto R4 e le N5 che abbiamo proposto alla Federazione Dedo ed io. Le N5 sono economiche rispetto alle R5 hanno scocche da R5 e meccanica ed elettronica appositamente sviluppate essendo il naturale sostituto più moderno alle S2000 e R4 /N4. Attendiamo decisioni….
Hai un ultimo commento?
Certo, cresci in fretta, ne hai 17 e già corri… il prossimo anno spero di vederti tra i nostri giovani!
Ringraziamo tanto Alberto per il tempo che ci ha dedicato, alla prossima!