CIR – Rally del Friuli 2019: ecco le prove speciali
Percorso leggermente rivisto con ampio spazio alla tradizione
Ultimi giorni di iscrizioni aperte per il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia/24° Rally Alpi Orientali Historic, che la Scuderia Friuli ACU propone nella sua classica collocazione al termine delle ferie, quindi venerdì 30 e sabato 31 agosto.
La chiusura del periodo di accoglienza adesioni è fissata per le vetture “storiche” al 22 agosto, il giorno dopo per la gara “moderna”, per questa gara che come consuetudine avrà una messe di validità. Sarà infatti la settima prova del Campionato Europeo Rally Storici (FIA EHSRC), la sesta per il Campionato Italiano Rally (CIR) ed anche per il “tricolore” rally storici (CIRAS), oltre a far parte del Central European Zone (CEZ) e per la Coppa Rally di 4^ zona. Ci saranno poi i monomarca Peugeot, Renault e Suzuki, a completare un plateau di offerta agonistica decisamente di alto livello.
Una gara, due gare. Come tradizione vuole. Il rally del Friuli è uno degli esempi più solari di come le vetture “moderne” e le “storiche” possano convivere per due giorni in un percorso ampio ed articolato, l’una che non copre o disturba l’altra. Le vetture “moderne” avranno il loro cuore pulsante a Città Fiera,
Sarà invece la città di Gemona del Friuli, il fulcro vitale della gara “historic”, dopo le fortunate e convincenti annate passate trascorse insieme al rally anche “moderno”. Gemona è lo stimolo principale del progetto “Sportland”, che punta a valorizzare l’economia e il turismo dell’area Pedemontana e dell’Alto Friuli grazie alle molteplici discipline sportive che è possibile praticare nel territorio e che coinvolgono un numero sempre più crescente di appassionati. L’Amministrazione Comunale di Gemona del Friuli, in passato, si è fatta promotrice del progetto “Gemona città dello sport e del benstare” grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli, collinare e medio Friuli”, e ha visto l’adesione di 17 Comuni che vanno dalla pedemontana friulana a quelli della conca tolmezzina. Un’iniziativa su cui le Amministrazioni comunali lavorano già da tempo e su cui puntano per un rilancio economico e turistico dell’intero territorio.
Il quartier generale della gara sarà come nella passata edizione a Città Fiera di Torreano di Martignacco, divenuto de facto co-organizzazione dell’evento, dove saranno allestiti il parco assistenza, le varie fasi delle verifiche, la direzione gara, la segreteria, la sala stampa, i riordini e soprattutto la prova spettacolo, molto semplice ma sicuramente spettacolare. La gara “moderna” ruoterà intorno a questa vera e propria città nella città.
UN PERCORSO . . . “RINFRESCATO”
A fare da scenario alle sfide tricolori c’è la tradizione di un percorso di alto livello. Che quest’anno vede un notevole cambiamento solo nella prima giornata di gara, mentre la seconda ripropone la stessa gara dell’edizione del CIWRC dell’anno passato, molto difficile ed impegnativa.
Eccole, le “piesse” descritte nei loro caratteri più importanti:
PROVA SPECIALE N. 1 – 3 “VALLE DI SOFFUMBERGO” – Km. 10,890
La Prova Speciale ha inizio in località Colloredo, dalla quale parte una salita impegnativa fatta di curve e tornanti. A circa metà prova si raggiunge la frazione di Valle, il balcone del Friuli, poiché da questa posizione si può ammirare un bellissimo paesaggio, in pratica quasi tutta la pianura friulana fino al mare. Da qui inizia la discesa fatta di stretti tornanti percorsi tra fitti boschi di castagni per arrivare in località Canal di Grivò dove è posizionato l’arrivo.
PROVA SPECIALE N. 2 – 4 “MALGHE DI PORZUS” – Km. 14,320
Il comitato organizzatore del Rally, dopo molti anni ha deciso di rivisitare questa prova, uno dei grandi “classici” della gara, invertendone il senso di marcia.
L’inizio prova è fissato poco fuori la località di Gradischiutta da cui parte una ripida salita con curve e contro curve, tornanti e brevi allunghi. Si raggiunge l’abitato di Canebola, in Comune di Faedis, che si attraversa. Si arriva dunque alla celebre “Bocchetta Sant’Antonio”, teatro naturale per gli spettatori, per proseguire in leggera salita, alternata da curve dolci verso la strada panoramica delle Malghe di Porzûs, località tristemente nota per aver vissuto momenti tragici durante la lotta di liberazione dell’ultima guerra. Dopo una stretta inversione parte il tratto più tecnico ed impegnativo della prova, un susseguirsi di tornanti, curve e brevi allunghi per circa 6 chilometri di discesa che portano a raggiungere la periferia di Attimis dove è collocato il fine prova.
PROVA SPECIALE N. 5 “CITTA’ FIERA” – Km. 2,050
La Prova Speciale è un vero omaggio al main sponsor della gara, ormai a tutti gli effetti co-organizzatore della manifestazione, che oltre ad offrire gli spazi per il centro logistico, da quest’anno offre anche uno dei suoi ampi piazzali per organizzare la prova spettacolo obbligatoria da format del Campionato Italiano Rally. La prova si svolge in uno dei parcheggi del centro commerciale ed è un susseguirsi di allunghi e tornanti che formano un circuito da ripetere tre volte.
PROVA SPECIALE N. 6 – 9 “TRIVIO-SAN LEONARDO” – Km. 14,150
Quest’anno la Prova del “Trivio” è proposta in una versione diversa, addolcita, che elimina la famosa discesa di Oborza, rimane comunque una delle prove più famose ed impegnative della gara. Partenza da S. Leonardo, tornante sinistro e poi su in salita, verso il Trivio: l’incrocio che dà il nome alla prova. Il percorso misto veloce in salita è interrotto dalle strettoie in corrispondenza degli abitati di Altana e Lainich dove, seppure a velocità ridotta, si devono sfiorare i muri delle abitazioni.
Preceduta da un tratto veloce, arriva la spettacolare inversione del “Trivio” quest’anno molto più stretta dovendo imboccare la seconda strada dalla quale, dopo un breve tratto ancora in salita, si scende in falsopiano sino all’abitato di Tribil Inferiore, che si attraversa; il tratto risulta essere veloce e molto guidato, con un ritmo costante ed incessante.
La strada continua in discesa fino a raggiungere l’inversione di Stregna, poi nell’abitato di Presserie si trova il fine prova.
PROVA SPECIALE N. 7 – 10 “DRENCHIA” – Km. 14,820
Dopo l’impegnativa prova del “Trivio”, “Drenchia” può sembrare una prova semplice: non è così, primo perché nessuna prova speciale dell’Alpi Orientali può definirsi più facile di un’altra, secondo perché molto spesso sono i tratti veloci a fare la differenza.
La partenza é situata subito dopo il confine tra il territorio del Comune di Stregna e quello di Grimacco. Il percorso, in falsopiano, è veloce, molto guidato e impegnativo su una sede stradale abbastanza larga con un fondo molto buono e aderente.
Si percorre la strada panoramica che si snoda per ampi tratti all’interno del bosco fino al Bivio Lombai, dove si prende a destra in leggera salita verso Drenchia.
Da Bivio Lombai la strada si fa più sinuosa, ma rimane sempre veloce fino all’abitato di Drenchia dopo l’attraversamento del quale la prova cambia, ma solo configurazione: da falsopiano a discesa. Una discesa, bella, veloce, a tratti stretta con curve secche con spettacolari passaggi in corrispondenza dei piccoli nuclei abitati.
Andando verso il termine, alcuni tornanti interrompono il ritmo di guida e la discesa vertiginosa verso Clodig dove, prima dell’abitato, è posto il fine prova.
PROVA SPECIALE N. 8 – 11 “MERSINO” – Km. 21,720
Questa Prova è stata fortemente voluta dai Comuni di Pulfero e Savogna. In pratica è la vecchia prova del Matajur con inizio variato e fine aggiunta. Si inizia fuori dell’abitato di Loch/Linder per inerpicarsi su di una ripida salita attraverso piccole frazioni la maggiore delle quali è appunto Mersino.
Si raggiunge una strada forestale alla fine della quale si giunge al paese di Montemaggiore riprendendo la vecchia prova del Matajur. Da questa località si inizia la discesa tortuosa e caratteristica con molti tornanti. Alla fine si trova l’abitato di Ieronizza, una volta fine prova dove ora, dopo uno spettacolare tornante, ci si inerpica verso gli abitati di Dus e di Masseriis dove è fissato il fine Prova. La lunghezza e le variazioni la rendono una prova altamente spettacolare e impegnativa, decisamente da classifica, considerando il fatto che è l’ultima della gara.
1 Commento
Renzo
Sentito commenti del pubblico negativi senza volantini senza niente organizzazione da bruciare incompetenti al 100%