Più assistenze nei rally: ecco la ricetta di Adamo per portare il Wrc alla gente
Il team director Hyundai ha illustrato le sue idee riguardo ad un coinvolgimento maggiore del pubblico
E’ uno dei temi più discussi dell’ultimo periodo per quanto concerne l’immediato futuro del mondiale rally: riportare il Wrc più vicino alla gente ed al pubblico appassionato.
Sebbene si stia dimostrando una delle categoria più combattute nell’ultimo biennio, la massima serie rallystica continua infatti a convivere con questo “enigma” difficile da risolvere per lo spirito della disciplina. Ci aveva provato l’ex direttore della Fia per i rally, Jarmo Mahonen, lanciando un paio d’anni or sono le sue idee su un accorciamento delle prove e l’abolizione dei remote service nelle varie tappe iridate. Ora è uno dei personaggi principali di questa stagione a mettersi in prima linea su questo delicato argomento: stiamo parlando di Andrea Adamo.
Al manager piemontese, nella veste di team director di Hyundai, non è servito molto per ambientarsi in questo importante ruolo, e a capire subito i punti deboli della gestione di un weekend di gara nel mondiale. Niente, infatti, è perfetto e, nonostante ogni gara regali emozioni diverse nel corso dell’anno, la logistica nell’assistenza è ancora ben lontana dall’essere apprezzata da tutti. Con le vetture che escono alla mattina e rientrano il più delle volte alla sera, dopo una giornata intera di speciali, diventa sempre più difficile coinvolgere direttamente appassionati ed ospiti delle varie hospitality durante l’arco del weekend. E proprio su questo il team manager italiano ha espresso il suo punto di vista:
Dovremmo cercare di ravvivare il più possibile i parchi assistenza. In Portogallo abbiamo avuto le macchina che sono uscite alle 6 di mattina e sono arrivate alle 21 di sera. E’ facile capire come tutte le persone alla nostra hospitality non abbiano visto una vettura in tutto l’arco della giornata e pertanto bisognerebbe fare qualcosa per portare i rally alla gente. Secondo me sarebbe meglio portare le auto al parco assistenza ogni due prove, cosi’ che il pubblico possa essere più a contatto con tutto l’ambiente.
Un’uscita in prima persona quella di Adamo che, complici i regolamenti tecnici in vigore per il passaggio all’ibrido, chissà non potrebbe portare ad altri cambiamenti proprio in questa direzione.