Alla scoperta della Ford Fiesta MK8 R5: le differenze più significative con il precedente esemplare
Analisi dettagliata della nuova arma di casa M-Sport
Dopo aver debuttato in veste di apripista ad Ypres con Eric Camilli e in Estonia con Teemu Suninen, la tanto chiacchierata nuova Fiesta R5 sarà possibile vederla all’opera anche in Italia.
La MK8 infatti sbarcherà nel belpaese in occasione del Rally Roma Capitale, valido sia per L’ERC che per il CIR, e verrà affidata al piede destro di Simone Campedelli. Un’arma che potrebbe rivelarsi dannatamente vincente per il romagnolo e il team Orange1 Racing di Armando Donazzan, considerando che la vettura sarà seguita in campo gara direttamente dalla M-Sport.
Ma in che cosa si differenzia il nuovo modello dell’Ovale Blu da quello precedente? Andiamo a scoprirlo insieme.
Motore
La Factory britannica ha stravolto totalmente il progetto precedente, creandone uno nuovo sulle basi della WRC Plus.
Il motore della MK8 disporrà di ben 22 cavalli in più e una coppia maggiorata di 85 nm rispetto alla Evo2, tanto da guadagnare a quanto si dice circa 0,1 secondi al chilometro. Ai bassi la vettura risulta un “pelo mancante”, ma ai regimi alti e con il propulsore che spinge a dovere la vettura diventa letteralmente bestiale, tanto da sorprendere anche i piloti professionisti.
Baricentro
Se per la Evo2 la M-Sport aveva fatto un ottimo lavoro, per la MK8 si sono triplicati gli sforzi.
Il lavoro dei tecnici e degli ingegneri ha portato ad un baricentro più basso di circa tre centimetri, con un passo di quasi quattro centimetri in meno. Ecco dunque come la forza d’attrito è stata ridotta del 14%.
Le migliorie apportate sfociano infine in un’esemplare e perfetta distribuzione dei pesi, rendendo la macchina più maneggevole nello stretto e decisamente più salda al suolo nei tratti di prova speciale particolarmente veloci.
Aerodinamica
La nuova MK8, come già anticipato, è stata pensata e in seguito sviluppata sulla base e i dati acquisiti dalla Fiesta Wrc Plus, adattandola poi alle restrittive norme regolamentari delle R5.
La forma della carrozzeria ricorda molto quelle della sorella maggiore, ma con le appendici e le vetroresine laterali meno vistose per non rendere la macchina eccessivamente pesante.
Insomma una vettura complessa da portare al limite ma estremamente professionale e che, a detta di Malcolm Wilson, si rivelerà fin dalle prime uscite la R5 più competitiva e richiesta del ricco lotto.
E se lo dice lui converrebbe credergli…