Campedelli: “Stavamo facendo la gara che andava fatta. È stato importante reagire.”
Straordinario lavoro del team Orange1 che ha permesso a Simone e Tania di non mollare e racimolare qualche punto per il CIR
Weekend complicato per Simone Campedelli che si presentava al Rally Italia Sardegna come leader della classifica generale del campionato italiano rally. Dopo un ottimo avvio di gara che lo vedeva in testa fino alla SS7 Castelsardo 2, il pilota romagnolo e la sua navigatrice Tania Canton sono finiti ruote al vento per colpa di un problema all’idroguida. Un imprevisto che ha compromesso la gara in modo irrecuperabile.
Ecco le sue dichiarazioni a mente fredda ad alcuni giorni dalla fine delle ostilità.
È stato importante reagire, dimostrando di esserci anche in una situazione difficile. Abbiamo continuato ad andare anche solo per racimolare un punto, mi sono improvvisato meccanico su una cosa che avevamo studiato in previsione di una gara dura come la Sardegna. È chiaro che abbiamo raccolto molto poco rispetto a quanto seminato ma la gara è stata compromessa dalla rottura dell’idroguida che ci ha fatto uscire a 30 km/h. Fino a quel momento lì avevamo fatto la gara che andava fatta: in attesa, senza guardare i tempi del WRC2 che comunque affrontano la gara “full attack” in altro modo. Noi stavamo conducendo la gara in modo intelligente, avevamo appena affrontato la Tula in maniera molto buona facendo il nostro. Non doveva succedere la rottura, “‘è un po’ scesa la catena” a tutti ma abbiamo tenuti i denti stretti per cercare di portare a casa quanto possibile.
In tarda serata la macchina rientrava al Service Park di Alghero in queste condizioni.
a questo punto andava in scena la spettacolare capacità dei ragazzi di Orange1 ed M-Sport che si mettevano immediatamente all’opera per riconsegnare la Ford Fiesta R5 nelle mani di Simone e Tania nei tempi previsti dal regolamento. Riuscendoci.
Purtroppo le sfortune non erano finite. Il giorno successivo altri problemi tecnici con Simone e Tania in veste di meccanici. Sistemata la macchina i due hanno proseguiti col coltello tra i denti con tutta l’intenzione di salire sulla pedana di arrivo ad Alghero.