Wrc: Ogier limita ancora una volta i danni, ma la C3 resta un tabù
Weekend complicato per il campione del mondo, che torna dalla Sardegna con diversi pensieri per la testa
150 punti Tanak, 146 Ogier e 143 Neuville. Avessimo pronosticato questa situazione di classifica dopo la quinta prova speciale del Rally Italia Sardegna, in pochi probabilmente ci avrebbero creduto.
Con Ogier out nelle prime fasi ed un Ott Tanak apparentemente lanciato verso la sua terza vittoria consecutiva sarebbe stato infatti poco credibile immaginare il campione del mondo a soli quattro punti dalla leadership. E invece il sei volte iridato è riuscito ancora, in qualche modo, a limitare i danni. Certo, il guaio occorso alla Toyota Yaris #8 nel corso della power stage gli ha dato una grossa mano, con la quindicina di punti lasciati per strada dall’estone. Ogier ci ha comunque messo del suo, andando a prendersi i quattro punti nella power stage grazie al secondo crono. Uno scopo per il quale il francese ha lavorato per tutta la restante parte del weekend, nella fattispecie domenica, quando ha salvaguardato le gomme per le prime tre speciali, accusando in certi casi la bellezza di sette secondi al chilometro.
Facile quindi comprendere come in casa Citroen abbiano trovato un consistente bicchiere mezzo pieno per quanto concerne i puri conti a livello di classifica, ma con ovvie preoccupazioni per ciò che riguarderà l’intensa lotta iridata da qui ai prossimi cinque mesi. La C3 Wrc si è infatti dimostrata ancora un oggetto misterioso, ed il lavoro da fare nella seconda metà di stagione per tenere il passo dei rivali sarà notevole. Si, perché sia Toyota che Hyundai stano viaggiando a ritmi importanti, e con due vetture parse un gradino sopra a quella transalpina. Non fosse stato per il guaio allo sterzo staremmo a parlare di tre vittorie consecutive targate Tanak, ed anche se con i se e con i ma non si va da nessuna parte, la prestazione pura dell’estone nella seconda tappa sarda è un inequivocabile segnale di cosa questo pacchetto sia in grado di fare. Dall’altra parte la i20 sta cominciando a cogliere risultati anche dagli altri equipaggi, come testimoniano la vittoria di Sordo ed i vari piazzamenti a podio di Mikkelsen e Loeb.
Insomma, pare proprio che colui che faccia la grossa differenza in casa Citroen sia proprio lui, l’uomo che è stato ingaggiato per riportare il titolo mondiale a Satory. Un obiettivo per cui, però, la compagine transalpina necessiterà di quello step atteso ormai da tempo. Vero è che il Portogallo e la Sardegna erano state pronosticate come due trasferte complicate da Citroen, ma questo mese e mezzo di pausa prima del Rally di Finlandia dovrà essere necessariamente un punto di svolta. Perché gli avversari appaiono più forti che mai, ed il solo Ogier questa volta potrebbe non bastare.