Le nostre Pagelle Rally di Portogallo 2019
Chiudiamo il discorso con le valutazioni dell'ultimo round del WRC. Poi testa alla Sardegna.
Anche per l’appuntamento lusitano arrivano le nostre pagelle, un modo semplice per rivivere i passaggi più importanti delle gare del WRC. È stata una gara veramente emozionante, con Tanak-Jarveoja davanti a tutti dopo 4 giorni ad altissima tensione. Non sono mancate poi le polemiche nel dopo gara ma nelle nostre valutazioni restiamo a parlare solo di quello che è successo al cospetto del cronometro.
Tanak – 9: gara magistrale la sua. Spinge il venerdì per riuscire quando l’ordine di partenza non lo favorisce poi tanto ed è lì che trova quella piccola differenza che gli permette di vivere un sabato “tranquillo” con le spalle coperte dai compagni di squadra. La domenica poi si rimette a fare quello che sa fare meglio e porta a casa il piatto grosso. Pizzisco di astuzia in Power Stage pensando alla Sardegna e al mondiale.
Neuville – 7,5: bravo a tornare subito sui suoi livelli dopo il botto in Cile e fortunato nel poter godere dell’appoggio dei suoi compagni essendo la sua i20 l’unica non “compromessa”. L’anno scorso di questi tempi dettava legge, ora studia i due rivali per il mondiale cercando di arrivare sempre a punti per puntare al piatto più grosso.
Ogier – 7: corre da solo e si inizia a notare la sua insofferenza, soprattutto quando davanti ha un microfono e non un volante. Però è sempre lì davanti a tutti, gara dopo gara e ordine di partenza dopo ordine di partenza. Talento indiscutibile usa le Power Stage per cercare di restare a galla in attesa di performance migliori della C3.
Meeke – 5: sempre lui, nel bene e nel male. Si comporta da scudiero perfetto per l’intero weekend e poi vanifica tutto in una Power Stage in cui è entrato col coltello tra i denti con l’idea di vincerla. Il punto è che continua a non finire la gare e invece di scrollarsi di dosso questa etichetta di “piega scocche” non fa altro che confermarla ad ogni occasione buona.
Lappi – 4: sembra un lontano parente del brillante giovane che Citroen aveva messo contratto poco meno di un anno fa. Sta facendo una fatica immane ad abituarsi alla C3, ci litiga vistosamente ed oltre al fatto che i tempi non escono, inizia ad essere altino il conto degli errori. Ogier inizia a soffrire gli avversari, urge darsi una svegliata prima che qualcuno pensi di correre ai ripari.
Piloti M-Sport 6,5: che bravi, tutti e tre. Wilson non gli chiede di vincere ma di crescere e stanno cercando di farlo tutti e tre, con intelligenza e sfruttando l’occasione di sedere su uno dei pochi sedili disponibili tra le Plus. Nota ulteriore di merito per Gus Greensmith che è ancora giovanissimo ma ha iniziato fin da subito a dare del tu alla Fiesta.
Latvala – 5: vale un po’ lo stesso principio del suo compagno Meeke. Quando la pressione sale sai che qualcosa a Jari può capitare. E anche in Portogallo non c’è stata eccezione. Bravo comunque a dare una grossa mano a Tanak quando c’era da tenere lontani gli avversari.
Sordo/Loeb – sv: gara difficile da giudicare. Prima la macchina subito ko e poi il resto della gara in veste di “paggetti” del rivale belga. Dani aveva dimostrato di poter andare veramente forte ed è stato un peccato non aver potuto sapere come sarebbe finita per lui.
Rovanpera: 7 – tutto procede come da programma di un predestinato. In questa gara la competizione era più alta del solito, con rivali come Ostberg e Kopecky da controllare. Nessun timore reverenziale e piede destro pesantissimo come sempre. Fortunato nel poter approfittare delle sfortune altrui ma quando tutto è andato bene per tutti il cronometro ha detto che era lui il più veloce.
Loubet: 7,5 – una bellissima e meritata soddisfazione per un pilota non troppo in mostra ma che sta mettendo in cascina tanti chilometri d’esperienza ed iniziando a far intravedere qualcosa di interessante.
Ora si va in Sardegna, gara altrettanto maschia e per uomini veri. Vedremo cosa ne uscirà dalla prossima settimana.
1 Commento
Fulgo
Io credo che per Meeke non sia un problema di pressione……anche quando sbaglia,non sembra turbato più di tanto come invece capita a Latvala,semplicemente è un pilota troppo istintivo,vecchia maniera,che sbaglia facilmente per la troppa foga e non per la pressione,altrimenti gare come il 1000 laghi di qualche anno fa quando vinse,non le riuscirebbe a vincere mai……..oppure sbagli come in un paio di shake down,ma in quei momenti che pressione aveva? Era solo foga……..quindi basta dire di tanto in tanto che sotto pressione sbaglia,Kris sbaglia perché e’ un attaccante di razza portato all estremo dalla sua velocità…….