Wrc: Tanak vince in Cile e si rilancia in classifica. Ogier e Loeb a podio
Riscatto servito per l'estone, che sfrutta lo zero di Neuville e precede i due campioni del mondo
Riscatto era la parole d’ordine nel team Toyota dopo la delusione argentina per questo Rally del Cile, e riscatto è stato. Ott Tanak ha vinto perentoriamente la prima edizione della gara sudamericana in un weekend dominato dall’inizio dalla fine (compresa la power stage) e rientrando alla grande in piena lotta mondiale.
In testa sin dalle prime speciali, l’estone ha preso il largo nella seconda parte della prima tappa, fuggendo agli attacchi di Ogier e Neuville. Se il primo non è riuscito a replicare per tutto il resto del rally, complice una vettura ancora un gradino sotto rispetto a Hyundai e Toyota, il belga è stato protagonista del cappottamento che ormai ha fatto il giro del mondo. Fortunatamente l’equipaggio se l’è cavata senza un graffio, ma lo zero in classifica ha proporzioni importanti, considerando anche il primo scratch di seconda tappa che pareva potesse metterlo in lotta per la vittoria.
Così non è stato, ma la gara cilena ha comunque riservato spunti assai interessanti per la bagarre per il podio. Ebbene si, perché a giocarsi gli altri due gradini della top three sono stati nientemeno che Sebastien Ogier e Sebastien Loeb. Detto del feeling ottimale ancora da trovare per il primo, che ci ha messo come al solito del suo per portare la C3 in quella posizione, il nove volte iridato è stato protagonista di una gara tutta in crescendo. La partenza non era stata il massimo, ma chi si immaginava un altro weekend con l’alsaziano a navigare nelle retrovie, ha avuto pronta la smentita. Loeb ha infatti ingranato sul finire della prima frazione, risultando il più veloce nella giornata successiva. Un feeling finalmente instaurato con la i20 che gli ha permesso di rimontare fino al terzo posto, e di lottare per tutta l’ultima tappa con il suo connazionale per il secondo. Alla fine sono stati pochi secondi a separarli, ma il Cannibale ha fatto alla perfezione quello per cui è stato ingaggiato in Hyundai: raccogliere punti per il costruttori.
In questo bel duello avrebbe potuto esserci anche Jari-Matti Latvala. Partito bene, il finlandese ha accusato alcuni problemi di set-up nella seconda tappa, che comunque non gli hanno impedito di restare lì a giocarsi le sue carte con i due campioni del mondo. Fino all’ultima speciale del day2, nella quale ha accusato un altro problema tecnico sulla sua Yaris che lo ha estromesso dai giochi. Non è andata meglio al suo compagno di squadra Kris Meeke, autore di un errore nella ss7 che lo ha costretto a percorrere le speciali successive senza il parabrezza della sua Yaris. Oltre ovviamente a buttare alle ortiche un buon piazzamento. Alla fine per il britannico è comunque arrivato un nono posto assoluto.
In questo contesto ricco di ritiri ed imprevisti, M-Sport ha di che essere soddisfatta, almeno dal punto di vista del bottino di punti. Elfyn Evans e Teemu Suninen hanno infatti chiuso quarti e quinti, anche se il loro ritmo non è mai stato a livello dei migliori, soprattutto per il finlandese. Se Elfyn ha avuto qualche sprazzo isolato, il suo compagno di squadra ha invece accusato ben tre minuti da Tanak, oltre a vedere lo spettro di Lappi negli specchietti nel finale. Il pilota Citroen ha vissuto un altro weekend al di sotto delle aspettative, sempre lontanissimo dai crono di riferimento eccezion fatta per qualche prova dell’ultima tappa. Alla fine per lui è arrivato un sesto posto bugiardo per quello visto nel weekend. Un discorso simile è valido anche per Andreas Mikkelsen, ridimensionato in negativo dopo il podio argentino. In pochi si aspettavano una prestazione così deludente del norvegese, settimo a quattro minuti e mezzo.
Chiudono la top ten assoluto il vincitore del Wrc Pro Kalle Rovanpera, ottavo, e Mads Ostberg con la Citroen C3 R5, decimo. Qui sotto la classifica finale del Rally del Cile: