Petter Solberg annuncia il ritiro dalle battaglie mondiali ma non lascia il volante
Addio alla corsa al titolo ma via ad un tour di gare per avvicinarsi ancora di più gli appassionati
Un altro grande pezzo di storia dei rally tra gli anni 90 e i 2000 dice basta: Petter Solberg ha deciso di mettere fine alla sua carriera nel motorsport ad alto livello. A darne la notizia è il quotidiano online autosport.com con una lunga intervista al campione norvegese. Un addio comunque parziale poiché Petter si lascerà la possibilità di prendere parte a qualche evento spot ma senza la pressione di chi insegue la vittoria di un titolo.
Questi passaggi più importanti della sua intervista:
Sono 20 anni che corro ma c’è ancora molto tempo per fare qualcosa e poi decidere di smettere. Non appendo il casco, non completamente. Voglio fare cose interessanti, voglio fare gli eventi giusti e di alto profilo in futuro. Forse vado a fare il Rally Sweden, o se ho un invito a tornare a Rallyday, prendo questi tipi di impegni promozionali . La mia guida fa sorridere la gente, voglio continuare con quello. Ma per il campionato, ho finito. Non ne farò un altro.
Previsti alcuni appuntamenti di grande rilievo che costruiranno il tour di addio di Petter, un modo grandioso di salutare tutti i suoi tifosi in giro per il mondo. Il tour di addio di Solberg inizierà con il Goodwood Festival of Speed di luglio, prima di passare alla più grande salita in Norvegia e Gymkhana GRiD a settembre
Abbiamo questi tre eventi, ma ce ne saranno altri ancora (ndr. Rallylegend?). Sono felice di iniziare con Goodwood, mi piace competere in Gran Bretagna. “È Phil’s [Mills, co-driver] a casa, ma le persone mi hanno fatto sentire come se fosse anche il mio paese. Ho fatto il mio primo contratto professionale con Malcolm [Wilson] presso la M-Sport in Cumbria e mi ha dato la possibilità di diventare quello che sono diventato, qualcosa che non dimenticherò mai.
Una pioggia di aneddoti e ricordi per lui, a sottolineare un legame fortissimo con alcune persone che hanno determinato la carriera di Solberg e che hanno regalato momenti indimenticabili con la vetta del titolo mondiale-
Onestamente, sembra ieri che Colin [McRae] mi stesse urlando per aver fatto troppe domande quando mi sono unito a lui in quella grande squadra Ford nel 1999. E poi Subaru e Prodrive, alcune grandi vittorie, alcuni tempi incredibili e, come in M-Sport, alcune grandi persone. Queste persone erano e sono come una famiglia, non dimentico quello che abbiamo raggiunto insieme. Non lo dimentico.
Insomma non è ancora finita del tutto ma di certo è finito l’agonismo spinto che ha portato Solberg ad offrire al mondo la sua guida spettacolare e generosa ad un pubblico che lo ha sempre amato e rispetto sia come uomo che come grande pilota.