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Sebastien Ogier: “Abbiamo molto da lavorare”

Il francese non è soddisfatto delle prestazioni della Corsica

Da una parte Thierry Neuville, vincitore più per disavventure altrui che per meriti propri, dall’altra Sebastien Ogier, secondo al traguardo ma anch’egli con qualche cavillo di troppo riguardo la sua prestazione, beneficiata per altro dalla foratura di Evans.

Nonostante il bottino di punti consistente, il Tour de Corse ha lasciato parecchie perplessità ai primi della classe, in particolar modo per quanto concerne il campione del mondo in carica. Giunto sull’isola con il naturale ruolo di favorito, complice anche la precedente vittoria in Messico, il pilota Citroen ha invece faticato parecchio sugli asfalti corsi. Un fatto inaspettato, considerando la sonora vittoria ottenuta su queste strade dodici mesi prima, e che ha messo a nudo dei problemi dell’accoppiata Ogier-Citroen sul fondo catramato. 

Sulle tortuose e poco lineari speciali francesi, né la C3 numero 1 né tantomeno quella di Esapekka Lappi sono riuscite a fare la differenza, con nemmeno uno scratch portato a casa nell’intero rally. Alla fine è stata la cosiddetta gara “alla Ogier” a permettere al campione del mondo di portare a casa un secondo posto tanto prezioso quanto “bugiardo”, complice anche i problemi della Fiesta M-Sport #33. Facile dunque comprendere lo stato d’animo di Sebastien al termine del weekend, iniziato con in piede sbagliato per via di un errato set-up e proseguito rincorrendo questo problema senza trovare una reale soluzione:

Ci aspettavamo che l’asfalto potesse essere un fondo congeniale alla C3, ma già nella prima speciale di venerdì, ci siamo presto accorti che sarebbe stato un weekend difficile. E’ mancato il ritmo per stare costantemente con i primi, abbiamo patito sottosterzo e vari problemi di aderenza. In ottica campionato è stato comunque un fine settimana positivo, i 19 punti conquistati sono importanti per la classifica, ed è quello che portiamo via di buono dalla Corsica. Tuttavia non ci nascondiamo al fatto che abbiamo molto da lavorare per trovare una soluzione in vista dei prossimi round asfaltati.

Un lavoro già iniziato proprio durante lo stesso Tour de Corse quando, con la vittoria ormai fuori portata, il team francese ha testato vari set-up per cercare di colmare le lacune. Questa specie di test in gara ha portato Ogier a comprendere meglio le reazioni della sua vettura, ma in vista della prossima Germania e Catalunya, bisognerà fare sicuramente altro.

Adesso però arriva l’Argentina, gara alla quale Citroen si presenta forte della prestazione messa in mostra in Messico. E con Toyota in cerca di riscatto (nel 2018 arrivò la prima vittoria con Tanak) e Hyundai di conferme, sarà un’altra tappa fondamentale di questo avvincente mondiale.

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