WRC – Kris Meeke si scusa ufficialmente con il team Citroen
Il britanncio fa dietrofront dopo il caso della bandiera rossa
Con un messaggio pubblicato sulle sue pagine social, Kris Meeke si è ufficialmente scusato con il team Citroen per il caso “red flag”. Nella giornata di sabato, infatti, il pilota nord-irlandese aveva usato parole di fuoco contro il team francese, accusandolo di giocare “sleale” per l’esposizione “a richiesta” della bandiera rossa.
L’episodio a cui si riferisce il driver Toyota si svolge durante la prima prova del sabato. Esapekka Lappi, compagno di squadra di Ogier, commette un errore uscendo parzialmente di strada con la sua C3 WRC e, come da regolamento, il finlandese ha premuto il pulsante verde all’interno della vettura per segnalare l’incolumitĂ dell’equipaggio. La vettura ostruiva parzialmente la carreggiata, ma permetteva seppur con qualche difficoltĂ il passaggio del resto del piccolo plotone di vettura ancora in gara.
Ma l’episodio che ha scatenato di fatto l’ira di Meeke è quello dell’esposizione della bandiera rossa, avvenuto non subito, ma bensì dopo il passaggio dello stesso britannico e di Evans. Al momento dell’esposizione in prova c’era infatti Sèbastien Ogier, che aveva appena accusato una foratura al pneumatico anteriore destro, perdendo di fatti secondi su secondi rispetto al miglior tempo, fatto segnare proprio da Meeke.
La bandiera rossa ha quindi congelato il tutto, assegnando al pilota natio di Gap un tempo imposto di 22”4 piĂą lento rispetto a quello di Meeke, che non ha esitato ad esprimere il proprio pensiero senza troppi fronzoli. Nella giornata di oggi, sicuramente a mente fredda e sbollita la rabbia, il pilota Toyota si è però scusato con i colleghi di Citroen:
Desidero porgere le mie piĂą sentite scuse a tutti i componenti del team Citroen, chiedo scusa per le mie parole dal profondo del mio cuore. Ho espresso dei termini poco simpatici e soprattutto non dovevo usare la parola “gioco sporco”. Mi scuso con tutti.
— krismeeke.com (@krismeeke) 10 marzo 2019
1 Commento
Ivo
Il volere della squadra con cui i piloti hanno il contratto ha la meglio sulla veritĂ in casi come questo, in cui la FIA Ă© assente (solo?) e dissentendo chiunque si troverebbe dalla parte sbagliata.