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WRC – Meeke attacca, ma Pierre Budar respinge le accuse all’esposizione della “red flag”

Polemica aperta dall'ex pilota Citroen proprio ai vertici della casa francese

Il direttore del team Citroen World Rally, Pierre Budar, ha smentito le accuse che la sua squadra abbia spinto gli organizzatori del Rally Mexico ad esporre la bandiera rossa per rafforzare e difendere la leadership di Sebastien Ogier.

Sebastien Ogier infatti nel corso della prova incriminata, aveva subito una foratura, che li stava facendo perdere circa un minuto da Meeke, vincitore della prova.

La bandiera rossa è stata esposta perché verso il fine prova (circa un chilometro) il compagno di team Esapekka Lappi è uscito di strada, andando ad ostruire parzialmente la carreggiata. Ma la bandiera rossa è stata esposta solamente dopo il passaggio di Tanak e Evans.

Lo stop ha quindi riguardato Ogier, Latvala e i piloti del WRC2.

Ogier è quindi scivolato in terza posizione dopo aver rallentato per via dell’esposizione della bandiera rossa, ma è tornato al secondo posto assoluto con un tempo rivisto assegnato dagli organizzatori.

Kris Meeke che dopo questa prova è passato in testa, è stato tra i primi a sospettare che l’esposizione della red flag sia avvenuta, grazie alle pressioni di Citroen in direzione gara.

Le vetture passavano regolarmente, non c’era nessun pericolo, nĂ© per noi in gara, nĂ© per la vettura fuori strada!

Abbiamo notato che Janne [Ferm, il co-pilota] ci stava segnalando l’incidente, abbiamo capito che loro stavano bene ed era la cosa piĂą importante, poi siamo passati tranquillamente senza nemmeno perdere tanto tempo.

Qualcuno dovrebbe intervenire contro di loro [Citroen] – stanno abusando di un sistema di sicurezza messo in atto per proteggere le vite delle persone.

Budar si difende dicendo che Citroen era all’oscuro di questa decisione della direzione gara:

Confermo che Sebastien ha subito una foratura, ma non potevamo sapere se avrebbe perso molto tempo.

Lappi ha spinto il pulsante verde per informare gli organizzatori che non c’erano problemi con l’equipaggio o l’auto, piuttosto che il pulsante rosso che avrebbe richiesto un arresto.

Non commento quanto dice Kris, perché sono cose senza senso. La bandiera rossa è stata una decisione della direzione gara, non mia! Esapekka ha premuto il pulsante verde, non quello rosso. Penso che Meeke sappia come funzionino i pulsanti.

Gli organizzatori del Mexico, giĂ  travolti dalle polemiche per il folle dosso della speciale d’apertura e per altri episodi poco gradevoli avvenuti nel weekend, hanno sottolineato che non vi sono state interferenze da parte di Citroen nella decisione.

Il direttore del Rally Patrick Suberville ha dichiarato:

Nessuno ha premuto il pulsante rosso di pericolo, però la vettura era in una posizione poco sicura.

Dobbiamo pensare che le auto del WRC sono molto potenti e tutti i ragazzi guidano in maniera diversa, era troppo pericoloso proseguire con vettura in quella posizione.

Il direttore di gara ha preso la decisione e io ero totalmente d’accordo con lui: si trattava di prendere rischi stupidi.

Onestamente non sapevamo se Lappi fosse ancora intorno alla macchina, abbiamo visto passare due macchine e abbiamo visto che rallentavano molto. Da qui la decisione.

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1 Commento

  • Francesco
    Posted 11 Marzo 2019 11:18 0Likes

    Sono del tutto d’accordo con Meeke. Hanno probabilmente sfalsato il risultato del Rally con la bandiera rossa. Incomprensibile che sia stata esposta solo dopo che Erano passati diversi piloti. Guardacaso proprio mentre Ogier stava perdendo tempo per una foratura questi incompetenti hanno deciso di regalare almeno un minuto al francese. Basta dare uno sguardo alla. classifica finale per rendersi conto che se le cose fossero andate come dovevano, il vincitore sarebbe stato Tanak. Stavo assistendo al Rally in diretta, e quando è accaduto lo stop della ps ho fatto le medesime considerazioni dell’inglese. Ogier è un mostro di bravura: che bisogno c’è di favorirlo in questo modo?

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