Wrc2: debutto difficile per Mads Ostberg con la C3 R5 in Svezia
Il norvegese si è sentito a disagio al volante della R5 di Citroen
Affrontare una “retrocessione” dalla classe regina a quella inferiore non è mai facile, qualsiasi disciplina motoristica si tratti. Un passaggio difficile, complesso da accettare per chiunque pilota si trovi a che fare con simili avvicendamenti. E’ questo il caso di Mads Ostberg, driver ufficiale Citroen in forza nella squadra Wrc lo scorso anno, ma impossibilitato ad ottenere il sedile anche quest’anno per via dei tanti movimenti di mercato che hanno interessato il team francese.
Il norvegese, complice anche l’assenza di volanti disponibili tra gli altri team della classe regina, è stato quindi costretto a ripiegare sul mondiale Wrc2, nel quale ha debuttato proprio in occasione dello scorso Rally di Svezia, sempre tra le file di Citroen. La gara scandinava ha pertanto segnato il proprio debutto nella classe cadetta, e di conseguenza la sua prima volta nel mondiale con una vettura di classe R5. Un salto che, nonostante la vittoria conquistata nella classe Wrc2 Pro, ha lasciato non pochi dubbi e perplessità al buon Mads.
Il motivo risiede nella semplice sensazione di non riuscire ad ottenere di più dalla vettura, abituato com’era al volante di quei “mostri” delle Wrc Plus. Le impressioni di Ostberg in gara hanno dunque confermato quelle ottenute nei test, con una vettura mai adatta al tipo di fondo e non facile da guidare. Il norvegese si è così espresso a fine gara ad Autosport:
Ho lottato in ogni prova speciale ed in ogni curva per tutto il weekend. Il passaggio dalla Wrc all’R5 è stato più difficile di quanto immaginassi, una sfida davvero grande soprattutto sul fondo innevato. Non è stato facile e nemmeno piacevole, al momento stiamo lavorando per trovare parametri positivi.
Ci è andato giù duro il frustrato Ostberg che, tanto per mettere una ciliegina sulla torta, ha definito in modo poco felice la sua presenza a questo Rally di Svezia:
In dodici anni di partecipazioni a questa gara, questa del 2019 è stata la prima in cui non me la sono goduta.
Insomma, il norvegese non ha usato mezze misure per esprimere il suo stato d’animo, e per il prossimo appuntamento iridato ci sarà parecchio lavoro da fare. Certo, il fondo innevato non è l’indice comparativo ideale, anzi, ma in vista del prossimo Rally d’Argentina (Ostberg non sarà presente in Messico) l’imperativo è di invertire la rotta rispetto a questo complicato esordio stagionale.