Wrc: Marcus Gronholm appende definitivamente il casco al chiodo dopo il Rally di Svezia
Il finlandese ha deciso di non correre più nel mondiale dopo la deludente gara svedese
Era uno dei leit motiv principali di questo Rally di Svezia, oltre alla accesissima lotta iridata prevista dopo il Montecarlo. Certo, attendersi un ritorno trionfale era oggettivamente fuori luogo, ma la gara appena conclusa ha lasciato deluso anche il diretto interessato. Stiamo parlando, ovviamente, di Marcus Gronholm.
Il due volte iridato ha disputato il Rally di Svezia una tantum, come regalo per il suo cinquantesimo compleanno (seppur con un anno di ritardo)al volante di una quarta Toyota Yaris Wrc Plus messa a disposizione da Tommi Makinen. Una volontà che era già stata espressa dal finlandese lo scorso anno, e che si è concretizzata solo in questo weekend del 14-17 febbraio 2019. Ebbene, proprio il fine settimana appena trascorso è destinato a sancire il ritiro definitivo dal mondiale rally di Marcus Gronholm.
Ritiratosi dall’attività di pilota a tempo pieno nel 2007 l’ex driver Peugeot e Ford ha corso altri tre rally iridati prima di questo Svezia, nel quale ha debuttato al volante di una vettura Wrc in configurazione Plus. Vuoi le difficili condizioni, vuoi la mancanza di esperienza e la inevitabile “ruggine”, il rally di Gronholm è stato contraddistinto da molti errori e da tempi sempre lontani da quelli dei migliori. Nonostante il buon feeling mostrato nei test pre gara, la situazione in gara si è quindi rilevata molto pessimistica rispetto alle sessioni di prove. Dopo il nostalgico testa a testa con Loeb nella prima speciale di Karlstad, Gronholm ha subito commesso due errori nelle prime vere prove del venerdì, prima di andare a sbattere contro un albero ritirandosi. La sua gara è continuata grazie al rientro nella giornata di sabato, ma anche in questo caso le difficoltà riscontrate sono state parecchie.
In queste condizioni, con la strada piena di solchi e con molto fango, è stato molto peggio di quanto pensassi. Queste auto sono progredite moltissimo, e soprattutto dal punto di vista aerodinamico, sono diventate impressionanti.
Certo, il divertimento non è mancato, ma a quanto pare il divario tra gli attuali big del mondiale e il livello tecnico diventato molto alto, ha spinto il buon Gronholm ad appendere definitivamente il casco al chiodo, almeno per quanto riguarda le competizioni iridate. La sua attività nel motorsport continuerà tuttavia nella gestione della sua scuderia nel mondiale rallycross, sperando che continui a restare attivo anche nel mondo rallystico.
In qualche modo la sua scelta mette ancor più in evidenza quanto fatto da Sebastien Loeb in questo ultimo periodo, dal suo rientro vincente lo scorso anno alla voglia di rimettersi in gioco con Hyundai. Perché rimettersi a correre contro dei ragazzi scatenati a quarantacinque anni e con tutte quelle coppe in bacheca, non è esattamente da tutti.