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Intervista a Massimo Minazzi: “Il Monte-Carlo un’esperienza unica, che emozione la vittoria al 2Laghi nel 2014”

Esclusiva a tutto campo con il navigatore Massimo Minazzi

Abbiamo incontrato Massimo Minazzi, storico navigatore di Davide Caffoni con il quale ha diviso l’abitacolo al Monte-Carlo e non solo. L’equipaggio vanta diverse vittorie in ambito rallystico durante tutta la loro lunga carriera.

Andiamo ora a scoprire insieme cosa ci ha raccontato in questa bella e ricca intervista, naturalmente in esclusiva…

Ciao Massimo, innanzitutto ci racconti chi sei e da dove è nata la passione per il mondo dei motori e per il ruolo da co-driver?

Ciao ragazzi, sono un 41 enne che dedica il proprio tempo in primis alla famiglia e poi al lavoro e al mondo dei rally. Sin da quando ero piccolo, amavo andare a vedere il Rally della Lana a Biella e il Rally del Rubinetto, gare che passavano a pochi chilometri da dove vivevo e che hanno avuto una fortissima influenza per farmi avvicinare al mondo dei motori. Ho corso una ventina di gare da pilota ed ho capito che non era il mio ruolo, ma la voglia di stare in auto era talmente forte che ho provato a sedermi sul sedile di destra ed eccomi qua….

Corri con Davide dalla stagione 2007, ci racconti come è nato questo equipaggio?

Con Davide ci conosciamo da circa 25 anni, uscivo in compagnia con la cugina ed è stata lei a farci conoscere, avevamo la stessa passione per i rally e poi un giorno, per scherzo, abbiamo provato a correre insieme ed il resto lo conoscete.

Se ti dico Rally dei 2 Laghi 2014? Che ricordi ti vengono in mente….

La prima assoluta non si scorda mai, sopratutto se ottenuta tra le strade di casa e davanti ai propri amici. Era la prima volta che con Davide usavamo il S1600 e lui arrivava da un intervento agli occhi. Ad ogni inizio prova metteva un collirio per dilatare la pupilla, perché non vedeva bene, mai e poi mai avremmo pensato di vincere la gara e di conquistare tutte le prove in programma.

Nella tua carriera hai corso con diverse vetture, dalle s1600 alle WRC, senza scordare R5 e S2000. Ci racconti quale vettura ti ha impressionato di più e quella che ti è restate nel cuore?

Ho sempre corso con vetture, che senza togliere niente a nessuno, erano al top. BalBosca e TamAuto li conoscete tutti e credo che per loro parlano i risultati, ognuna di esse ha per me un ricordo particolare. La S1600 per la prima vittoria assoluta, il S2000 per il saluto ai tifosi sulla Montecrestese, la R5 per le bellissime lotte con Simone Miele che, oltre ad essere un’amico e anche un rivale con cui inneschiamo sempre grandissime battaglie. E il WRC che una volta nella vita, bisogna provarla per capire le grandi emozioni che ti fa provare.

Veniamo al 2019. La stagione si è aperta con il Rallye Monte-Carlo, per te debutto Mondiale. Come hai preparato questa difficile gara, sopratutto con la stesura delle note con i soli due passaggi a prova.

E’ stato veramente molto impegnativo preparare una gara del genere, i miei ringraziamenti vanno a Nicola Arena che mi ha aiutato tantissimo. Piano ricognizioni e piano ricognitori non sapevo neppure cosa fossero, ma alla fine tutto è andato molto bene. La stesura delle note è veramente fondamentale per correre a questi livelli, anche perché con due passaggi a prova stendi e controlli le note.

Stage 12 “Ancelle” chiusa con il 15° tempo assoluto. Un tempo notevole, il migliore tra gli equipaggi tricolore e in linea con i tempi di Yates. Scommettiamo che nell’abitacolo l’emozione era a mille?

Si ragazzi!! L’emozione era indescrivibile a fine prova, in primis perché ci siamo resi conto che andavamo a Monaco per la fase finale. Inoltre a fine prova abbiamo trovato un corridoio di bambini che applaudivano, il sindaco del paese che ci stringeva la mano e ci dava i complimenti, i nostri amici con il camper che aprivano il prosecco per brindare con noi. E’ stato un vortice di emozioni grandissimo, solo dopo ci siamo resi conto del tempo che avevamo fatto. E’ stato emozionante, veramente un momento bellissimo.

Un debutto comunque estremamente positivo il vostro, chiuso nella Top 20 con tempi importanti e tantissima esperienza portata a casa. Ci racconti il tuo Monte-Carlo e l’emozione di salire sul palco d’arrivo a Monaco?

L’arrivo a Monaco è un’esperienza che conserverò tra i ricordi più belli, per chi ci vede dall’esterno dell’auto sembriamo “dei pazzi” senza paura di nulla, ma credetemi non è così, siamo delle persone comuni che coltivano una grande passione. A fine prova nel 2014 al Rally dei 2 Laghi ho pianto per la mia prima vittoria assoluta, lo stesso è accaduto alla fine dell’ultima prova del Monte, avevo realizzato il sogno che avevo da bambino.

Il 2019 cosa riserverà a Massimo? Ti rivedremo in qualche altro round iridato con Davide oppure tenterete l’assalto al Coppa Italia?

Dopo il Monte-Carlo qualche telefonata che mi proponeva dei programmi nel Campionato Italiano l’ho ricevuta, sono sincero, ma il 2019 mi vedrà ancora al via al fianco di Davide in alcuni eventi nella nostra zona e al Monza Rally Show, inoltre con AC Milano stiamo valutando anche alcune gare in Lombardia, ma sempre in ambito regionale. Per quel che riguarda il Mondiale, stiamo lavorando per essere al via del Tour de Corse il prossimo anno.

Ringraziamo Massimo per il tempo dedicatoci e in bocca al lupo per le sue avventure rallystiche..

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1 Commento

  • Carlo albert
    Posted 13 Febbraio 2019 9:22 0Likes

    Grande massimo belle parole frutto di molta esperienza ti auguro ogni bene e di poterti conoscere presto buona vita e buona giornata” non mollare mai “

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