WRC2 – Intervista a Nicolas Ciamin: “Il WRC è sempre emozionante e i tifosi Italiani sono fantastici”
Chiacchierata a tutto tondo con l'astro nascente del rally transalpino
Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani. Beh oggi abbiamo incontrato una delle promesse del rallysmo francese., vale a dire Nicolas Ciamin, pilota di Nizza, classe 1998. Nicolas muove i primi passi nel rally nella stagione 2016, debuttando in Corsica al Rally National di u Paese Ajaccinu dove chiude in 16° piazza assoluta e 2° di classe R2. Da lì in poi la carriera prosegue tra gare di campionato Nazionale ed eventi del WRC, suddivisi tra Drive Dmack Cup e J-WRC, conquistando nel 2017 la vittoria in Finlandia e salendo sul podio di categoria in Sardegna, Corsica, Polonia e Germania. Nel 2018 arriva la vittoria al Rallye National Pays de Grasse – Fleurs et Parfums, gara in cui debuttava con una vettura di classe R5 e anche il primo podio in carriera nel WRC2 conquistato in Sardegna, dove chiude terzo.
Eccolo in esclusiva per i nostri microfoni:
Sei uno dei piloti più giovani del WRC, essendo un 1998. Hai mosso i primi passi nel mondo dei rally nel 2016 debuttando al Rally National Paese Aiaccinu. Ti ricordi le emozioni del tuo debutto?
Certo che lo ricordo!! Ero felicissimo di essere lì, stavo aspettando questo momento da tanto tempo! La gara e è andata bene, ricordo che nella prima parte del rally, di mattina pioveva, ma è stato comunque un bel rally.
Sempre nella stagione 2016, ti sei presentato al via del Drive D-Mack Cup. Una stagione di iniziazione nel WRC, come è stato l’impatto col mondo WRC per un ragazzo giovane come te con solo tre gare alle spalle?
È stato veramente difficile debuttare nel WRC nel mio primo anno di gare, sopratutto in Portogallo, che era il primo round del Campionato. Le condizioni erano veramente molto difficili. Mi chiedevo quanto potevo effettivamente spingere, senza distruggere la vettura, trovare il limite era molto difficile sopratutto perchè guidavo una piccola R2, anche se c’è da dire che la vettura era estremamente solida e agile! Il resto della stagione è stato in crescita, migliorando di gara in gara il passo cronometrico, andando a girare sui tempi dei migliori nel round su asfalto del RACC. Quindi giudico ottima l’annata, perché mi ha permesso di crescere e di iniziare a conoscere il WRC.
Se ti parlo del Rallye du Var 2016? Il tuo debutto su una vettura di classe R5, culminato con un’ottavo posto assoluto finale.Come è stato passare dalla guida di una piccola R2 alla più potente R5?
Le R5 non sono così difficili da guidare, ma se dovesi ripetere questa esperienza, con molta probabilità lo farei con un Team diverso, che abbia maggiore esperienza con le vetture di classe R5. Come da tradizione, il Var è un rally molto difficile e noi non avevamo un buon set-up, inoltre abbiamo anche avuto un problema sia con i fari, sia sulla scelta dei pneumatici. Alla fine non ero molto contento di quanto fatto, ma alla fine non è solo colpa della squadra, entrambi avevamo poca esperienza con questa tipologia di vetture.
Di tutt’altra pasta la stagione 2017 che ti ha visto tra i protagonisti della J-WRC e della WRC3. Arrivano una storica vittoria in Finlandia e diversi podi con la piccola Fiesta R2T. Ma non solo, anche il debutto con la Fiat Abarth 124 RGT. Di racconti questa tua annata?
È stata una stagione molto positiva. Abbiamo vinto in Finlandia, che rimane per me la mia miglior prestazione iridata in carriera, fino a questo momento. E’ stato bellissimo combattere per tutto il campionato con Nil. Il programma con l’Abarth 124 è arrivato strada facendo, mi è sempre piaciuto guidare le vetture con trazione posteriore, l’inizio è stato difficile perché la vettura non era ancora affidabile, ma fin da subito si è capito, che la vettura ha delle potenzialità enormi.
Rallye National Pays de Grasse – Fleurs and Parfums 2018! Prima vittoria in carriera per te, per di più al debutto sulla Hyundai I20 R5. Emozioni e sentimenti di questa fantastica vittoria?
E’ stata un momento favoloso e fantastico. Vincere il tuo primo rally in carriera, sulle strade di casa, su strade che ami è stata un’emozione incredibile, la Hyundai I20 R5 è stata favolosa. E’ stato bellissimo guidarla.
Sempre nel 2018 in Sardegna è arrivato il tuo primo podio nel WRC2, una bella soddisfazione alla tua seconda gara in R5 nel Mondiale
Onestamente non mi aspettavo di salire sul podio del rally. Ho corso una gara tranquilla, senza errori e senza alcuna foratura ed il risultato è stato grandioso. Come hai ricordato era la mia seconda gara su terra con la R5, ma la prima in un mondiale. Quindi è stato veramente un risultato positivo.
Veniamo al Monte-Carlo 2019. Debutto sul Polo R5, con ben cinque scratch (quattro ottenuti nella giornata di domenica). Una super prestazione, che avrebbe potuto essere ancora migliore se non ci fossero state delle forature, che hanno condizionato in parte la gara.
Speravo di cogliere un buon risultato, purtroppo le forature hanno compromesso tutto. Una o forse due sono arrivate per aver affrontato con troppa grinta alcuni tagli. Nei tratti con il ghiaccio, ho tenuto un ritmo molto cauto, non in linea con i ragazzi più veloci, anche se nella prima speciale del giovedì sera ho fatto un buon tempo su questa prova che si presentava con lunghissimi tratti ghiacciati. Il ritmo è sempre stato elevato, la domenica avevamo già preventivato di attaccare forte, abbiamo ottenuto quattro scratch su quattro prove, quindi l’obbiettivo è stato centrato. Comunque resta una delle mie migliori prestazioni in carriera nel Mondiale.
Hai effettuato alcuni test sull’MR500X R4 del team Milano Racing, puoi dirci alcune impressioni su questa macchina? Potremmo vederti al via di qualche gara con questa vettura?
Ho fatto circa 10 km di prove con questa vettura, il comportamento è praticamente lo stesso di un R5, ma il motore è meno potente, però il potenziale sembra assolutamente molto buono. Al momento attuale sto discutendo con il team Milano Racing per un programma con MR500X R4.
Il tuo 2019 continuerà nella WRC2, ci concedi qualche piccola anticipazione?
Al momento, stiamo lavorando per reperire il budget per essere al via di altri eventi. Il mio obiettivo è di correre il Tour de Corse e poi si spera altri 2 o 3 eventi. Uno di questi quasi certamente, sarà il Germania.
Hai corso in Sardegna per due anni di fila (2017 e 2018), qual è la tua opinione sulla gara?? E’ come sei stato accolto, dai tifosi e appassioni Italiani?
I fan italiani sono fantastici. Prima di correrci per la prima volta, avevo sentito alcuni commenti sulle strade, che fossero rotte più del Portogallo, ma non è così, la gara lusitana è peggio! Mi piace correre in Sardegna, le tappe sono molto belle e guidate, c’è molta polvere e lunghi trasferimenti, ma esserci ne vale veramente la pena. L’unica cosa che non mi piace molto è la power-stage, il terreno è molto sabbioso con profondi solchi e pietre ovunque.