Marco Blanc ci racconta il suo “Monte”: “Una grande emozione arrivare al traguardo!”
Il pilota valdostano ha raggiunto, al quarto tentativo, il grande obbiettivo della pedana di Monte Carlo
Dopo tre vani tentativi, andati in fumo a causa di problemi tecnici, per il driver di Aosta Marco Blanc è arrivata finalmente la grande soddisfazione di centrare l’arrivo al Rallye Monte-Carlo.
Nonostante un navigatore “novizio” al Mondiale, Luca Lattanzi, comportatosi davvero bene, il risultato finale è stato davvero ottimo, con una quarantacinquesima posizione assoluta, ottava tra le RC4, che poteva anche essere migliore senza un errata scelta di gomme sulla PS2 che ne ha condizionato pesantemente la prova (ed i ben tre imposti causa annullamenti di PS successivi).
In ogni caso, nonostante alcuni problemi tecnici, l’obiettivo è stato raggiunto, con una piccola ma competitiva Peugeot 208 R2B che si è dimostrata all’altezza.
Ecco cosa ci ha riferito in merito Marco Blanc:
Marco Blanc, anche quest’anno il Monte Carlo si è dimostrato un rally ostico per le tante incognite presenti. Raccontaci la tua esperienza.
Quest’anno l’obbiettivo principale era quello, finalmente, di arrivare al traguardo, e nonostante qualche problemino ce l’abbiamo fatta.
Purtroppo la classifica è stata condizionata dalla scelta di fare anche la PS2 totalmente “chiodati”, rivelatasi errata, e dei molti tempi imposti che ci sono stati assegnati, con prove disputate in trasferimento, dopo una giornata non “positiva”, dandoci dunque imposti molto elevati che ci hanno fatto scivolare molto indietro.
In seguito però è andata molto bene, senza prendere rischi, tranne un problema nell’ultima giornata, con dello sporco che è entrato nella farfalla della nostra 208 R2B facendoci perdere altro tempo, ma per fortuna consentendoci di arrivare alla fine, disputando anche l’ultima giornata (rimanendo dentro i sessanta evitando perciò il taglio), al quarto tentativo.Prove come sempre molto belle al “Monte”, con pochissima neve ma molto, molto ghiaccio, rendendo quasi “obbligate” le scelte degli pneumatici, molto strano invece il fatto sfortunato di avere tre prove di fila annullate al Monte-Carlo, all’inizio del Day2, per noi con le “piccoline”.Insomma, un 45esimo posto assoluto è davvero ottimo, ottavo di classe RC4, nonostante mille e più incognite che si sono riversate contro di noi.
Umanamente davvero tanto, perché quando riesci a finire il “Monte”, stai nei sessanta, fai anche l’ultima tappa a Monaco puoi dire davvero di aver finito il rally più difficile del mondo.
Nell’ultima tappa devo dire che qualsiasi rumorino ti fa paura, qualsiasi movimento della macchina pensi possa essere un problema tecnico. Specialmente dopo tre ritiri, le tensioni aumentano e capisci che il Rallye Monte-Carlo devi davvero rispettarlo per ambire al traguardo che ti sei prefissato.
Sicuramente quest’anno a metterci in difficoltà è stato il ghiaccio.
Molto spesso ci ha costretto al chiodo rendendo molto difficili anche i tratti “puliti”, con la macchina che si muoveva tantissimo anche a causa dei tanti tagli che hanno portato molta terra in carreggiata.Che mi ha reso sicuro invece paradossalmente è stata la presenza di ghiaccio e neve, rendendo “sicure” le scelte delle gomme, davvero difficili da sbagliare in questa edizione e molto, molto simili per tutti.
Devo dire che far correre per la prima volta Luca in un evento WRC è stata davvero una grande sfida.
Nonostante delle difficoltà incontrate, vista la immensa complessità di preparazione richiesta da un evento di questo calibro, devo dire che è stato davvero bravo, ed un avventura condivisa insieme ad un amico ha sempre quel “sapore” in più, ed il suo sorriso al traguardo ne è stato la conferma.Ora per noi si apre un nuovo scenario sul “Monte”, visto che arrivare siamo arrivati, ed in un’ipotetica partecipazione futura guarderemo sicuramente di più il risultato.