WRC: Rachele Somaschini: “Il Monte? Il sogno di una vita che si è finalmente avverato!”
Bella chiacchierata con Rachele dopo un durissimo e difficile ma tanto voluto Monte Carlo
Un Rally Monte Carlo voluto, sognato, organizzato, preparato, corso e terminato! Il suo primo evento nel mondiale, affrontato mostrando una forza e una determinazione unica! E’ una vittoria immensa quella ottenuta da Rachele Somaschini che, affiancata dal navigatore Sergio Marchetti e a bordo della fidata Citroen DS3 R3T, ha portato a termine l’evento rallystico per eccellenza, il Rally Monte Carlo.
Un 2019 iniziato nel migliore dei modi per la pilota milanese classe ’94. Per l’occasione l’abbiamo intervistata in esclusiva ed ecco cosa ci ha raccontato di questa meravigliosa avventura..
Ciao Rachele, diciamo che anche quest’anno il Monte Carlo si è dimostrato un rally ostico per le tante incognite presenti. Raccontaci la tua esperienza..
Decisamente dura. Ci aspettavamo tutti che nevicasse da un momento all’altro e così è successo. Purtroppo non è stata una vera e propria nevicata, solo una spolverata su alcune prove speciali, seguita dal gelo delle notti successive che ha creato alcune zone di vero e proprio ghiaccio (il famoso verglass). La scelta delle gomme era da farsi secondo precisa indicazione dei ricognitori che hanno descritto ogni centimetro delle prove, la maggior parte di queste erano state viste da noi totalmente asciutte il lunedì della settimana alle Ricognizioni. Alla fine abbiamo sempre optato per i chiodi, anche sulle prove all’80% asciutte, è stata una scelta conservativa che ci ha permesso di sbagliare il meno possibile e arrivare in fondo.
Cosa ti ha insegnato umanamente e sportivamente questa gara?
Credo che il format del Mondiale insegni tantissimo: le gare sono così lunghe e complicate che mettono alla prova tantissime parti di te. Innanzitutto i chilometri di prove speciali uniti a due soli passaggi di ricognizioni ti permettono di affinare la tecnica nella stesura note (su cui io devo ancora lavorare). Umanamente è importante rimanere concentrati e ascoltare le correzioni dei ricognitori senza voler “strafare”. Onestamente dopo il primo giro di prove del venerdì (che sono state perlopiù annullate per sicurezza/incidenti) ero seriamente preoccupata dalla condizione delle strade viste in trasferimento. Ma quando ci ripassi e sei concentrata è tutta un’altra storia.
Cosa ti ha messo maggiormente in difficoltà o cosa ti ha reso più sicuro?
La difficoltà maggiore credo sia stata proprio nelle prove più asciutte: in mancanza di neve sono diventate sporchissime e velocissime ed ovviamente per un due ruote motrici è tutto più difficile. Ho bucato due volte, di cui una rovinosamente e sempre per colpa di alcuni tagli molto profondi. Sembra strano ma mi sono sentita più al sicuro quando iniziavano i pezzi innevati: la velocità diminuiva ed io avevo fatto la scelta giusta di gomme. Allora lì riuscivo ad allentare un po’ la tensione e cercavo di divertirmi il più possibile.
A giugno ci sarà la tappa italiana del WRC, pensi di essere tra i protagonisti tra le strade e i tifosi di casa ?
Mi piacerebbe tantissimo anche se, come tutti sanno, il fondo stradale sconnesso mette sempre a dura prova “le piccoline”. Credo che lo deciderò al momento, è una trasferta impegnativa ma non nascondo che sarebbe un’esperienza che vorrei davvero fare! La Sardegna è la mia seconda casa, ho tanti amici lì ed anche mia mamma ha origini sarde, sarebbe fantastico essere presente. Speriamo di riuscire a trovare gli sponsor per vivere la stagione 2019 con più serenità e consapevolezza.
Un ringraziamento speciale a Rachele e in bocca al lupo per l’annata rallystica a venire, con la speranza di rivederla impegnata nelle Speciali sarde!!
1 Commento
Carlo alberto
Ciao Rachele grande come sempre parole saggie sul monte buona vita x tutto vita e sport spero di rivederti presto