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WRC2 – Intervista esclusiva a Nikolay Gryazin: “L’Italia è la mia seconda casa, i tifosi sono molto appassionati”

Il pilota russo si è concesso per una splendida intervista a 360° sulla sua stagione 2019

La stagione del WRC è appena scattata, ma non per tutti. Infatti per alcuni piloti i programmi scatteranno dal prossimo Svezia o dal Corsica. Oggi nostro gradito ospite è il forte pilota russo Nikolay Gryazin con cui abbiamo scambiato in esclusiva quattro chiacchiere, in cui abbiamo parlato a 360° gradi della stagione 2019 e del grande amore che Nikolay ha per il nostro Paese, per cui ha speso parole al miele.

Prima di vedere cosa ci ha raccontato, scopriamo chi è Nikolay. Nasce in Russia nel 1997, muove i primi passi nei rally nella stagione 2015 dove disputa sia il Campionato Lettone dove chiude al secondo posto assoluto nello Junior a bordo di Peugeot 208 R2, inoltre arriva anche il debutto nell’Europeo, in Svizzera, dove sorprende tutti chiudendo 6° assoluto al Valais.
Molto impegnativa la stagione 2016 che lo vede al via sia dell’ERC Junior dove chiude 7° assoluto e nel Campionato Lettone, stagione disputata sempre con la Peugeot 208 R2 ad esclusione del Cyprus Rally (ritiro), del Rally Latvija (6° assoluto) e del Rally Waldviertel in Austria (21° assoluto), gare disputate al volante di una Skoda Fabia R5.

Nella stagione 2017 disputa l’ERC con una Skoda Fabia R5 trionfando al Rally Liepaja. Nel corso della stessa annata vince anche il Rally Nova Gorica (Slovenia), il Rallysprint Saldus e il Rally Talsi in patria.

Trionfale il 2018 con il doppio titolo nell’ERC Junior e nel Baltic Rally Trophy. La stagione ha visto Nikolai trionfare in 7 occasioni, tra cui il Rally Poland e il Rally Liepaja gare valide per l’Europeo.

Ma andiamo all’intervista esclusiva….

Ciao Nikolay, il 2019 ti vedrà tra i protagonisti del WRC2, perché hai scelto di competere in questo Campionato?

Il WRC è il traguardo che avevamo in mente per acquisire esperienza e per puntare successivamente alla vittoria. Nel 2019, abbiamo deciso di iniziare questo lungo viaggio verso l’olimpo dalla classe WRC2, partendo dal Rally di Svezia.

Da quando hai iniziato a correre al tuo fianco come navigatore hai quasi sempre avuto Yaroslav (Fedorov), qual è il tuo rapporto con lui? Sia in gara che fuori dall’abitacolo? Quanto è importante correre sempre con la stessa persona a fianco?

Con Yaroslav siamo buoni amici, ovviamente, abbiamo caratteri diversi, il che però non incide nell’armonia della squadra. Yaroslav sa bene come mantenere un’atmosfera tranquilla e allegra nel nostro equipaggio, mi aiuta sempre con ottimi consigli. Viviamo in paesi diversi, quindi ci vediamo in occasione dei vari test oppure della gare.  Avere un’ottimo copilota è molto importante, Yaroslav in questo è veramente molto bravo, in più ormai c’è piena armonia e sa leggere perfettamente le mie note.

Il 2018 ti ha visto trionfare nell’ERC Junior U28, ci racconti la tua stagione nell’Europeo?

L’obbiettivo della passata stagione era l’Europeo, è ci siamo preparati al meglio per arrivare pronti ad affrontare l’intera stagione. Anche per questo abbiamo disputato vari test e gare di preparazione in ottica ERC, una scelta che alla fine ha pagato, perché ci ha fatto arrivare prontissimi ad ogni singolo round del Campionato.

Una curiosità, qual’è il tuo rapporto con i rally Italiani? Durante la tua carriera hai corso alla Targa Florio, al Ciocco, al Sanremo, al Casentino e al Roma Capitale, come valuti le gare queste gare e come sei stato accolto dal popolo del rally Italiano?

L’Italia per me è come una seconda casa (più precisamente,la terza). Proprio nella nostra nazione io e Yaroslav ed io abbiamo fatto i primi test sulla Peugeot R2, abbiamo testato in Liguria, sulle strade del Rally di Sanremo. Le strade in Italia non sono facili, sono molto sconnesse e tortuose, quindi bisogna lavorare molto sulle tecniche di guida e sull’assetto della vettura. Inoltre, il livello dei vostri piloti è altissimo, un motivo in più per venire e confrontarsi contro di essi.
Beh i tifosi sono unici, molto calorosi e amichevoli. Pensate che sono pronti a stare ore e ore sotto la pioggia sia in gara, ma anche in semplici test solo per guardare i passaggi, è tutto questo con un rispetto enorme per noi e per il team che lavora! Per noi è un piacere ed un’onore correre in Italia è regalare emozioni ha questi appassionati.
Si poi ci sono delle difficoltà linguistiche, non tutti parlano inglese in Italia, ma con l’aiuto dei gesti riuscite a spiegarvi benissimo, anche meglio di me, quando provo a parlare inglese!!!

La stagione è iniziata alla grande, la vittoria a Sigdalsrally (Norvegia), precedendo Henning Solberg e Veiby che correvano sulle strade di casa…

Voglio essere onesto, per me è stata una vittoria a sorpresa in questa gara. Ciò significa che ci alleniamo e preparando nella giusta direzione. Va tenuto presente che questa gara è la prima della nostra stagione. Battere Erik ed Henning sulle loro strade di casa e sconosciute a noi, è stato veramente emozionante e non vedo l’ora di sfidarli nuovamente in Svezia, sempre in casa loro. Questo fine settimana saremmo al via Rally Finskogg, dopo di che avremo un weekend di pausa, per poi presentarci al via del Rally Sarma in Lettonia.

Il tuo programma include anche il Rally Italia-Sardegna a giugno, che come sai è il nostro rally di casa. Farai gare o test in Italia, per prepararti all’evento?

 Secondo le regole della FIA, non possiamo correre rally nella regione che ospita le gare, nelle tre settimane prima dell’evento.  Comunque qualcosa in Italia sicuramente faremmo, magari anche su asfalto.

 

Photo Gregory Lenormand / DPPI

 

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