WRC – Dani Sordo “Loeb può fare il colpo grosso sia al Monte che in Svezia”
In attesa di debuttare in Messico, lo spagnolo parla di Sèbastien e non solo
Lo spagnolo Dani Sordo debutterà solamente nel mese di marzo in Messico, ma è presente anche lui al Monte-Carlo, sia per effettuare le ricognizioni ante gara, sia per stare con compagni di squadra e team in questo debutto stagionale. Il driver Hyundai ha quindi avuto modo di esprimere le proprie sensazioni alla vigilia di una stagione che lo vedrà ancora al via, seppur non a tempo pieno.
Il 2019 sarà la tua tredicesima stagione nel Mondiale Rally, sei uno dei più “vecchi” del Circus e corri forse col team più forte. Cosa ti aspetti da questo 2019?
Il tempo passa molto velocemente, sembra ieri che debuttavo nel Mondiale. Nel 2019 disputerò 8 round del Mondiale, alla fine era quello che desideravo e per di più con la squadra che volevo. Onestamente non potevo chiedere di meglio.
Sarà la tua sesta stagione con Hyundai, ormai è come stare in famiglia?
Ho una grande fortuna, lavoro con un grandissimo team è sono felice. Con loro sto bene, mi sento protetto e a mio agio. Onestamente sono stato bene in tutti i team dove ho corso, da Citroen, passando per Prodrive e pure nell’unica gara corsa con M-Sport. La verità è che questi sei anni con Hyundai, sono letteralmente volati, sembrava ieri quando guidavo per la prima volta la I20.
Obiettivi stagionali per questa stagione?
Vorrei provare a vincere una gara, e al contempo aiutare la squadra a lottare per il titolo Costruttori. E’ la nostra grande sfida, che possiamo vincere tutti assieme.
Torni ad avere Sèbastien come compagno di squadra. Come vedi il suo ritorno parziale nel Mondiale?
Quando rivedi Sèb e Danos con la tua stessa tuta è eccitante, ma non vederli con i colori Citroen un pò mi fa strano. Però averli in squadra con noi è qualcosa di eccitante, il suo arrivo sarà prezioso per tutta il nostro Team, ci da tanto in esperienza e saggezza, poi non tutti possono dire di avere un nove volte Campione del Mondo in squadra.
Però il suo arrivo ti ha negato la possibilità di partecipare ad dieci gare….
Dal primo momento sapevo perfettamente che il mio contratto nel 2019, sarebbe stato di otto gare. Si, si vociferava che potessero diventare dieci, ma sarebbe dipeso dai risultati di Paddon. Poi l’arrivo in squadra di Loeb, ha stravolto molte cose, c’è stato l’addio di Hayden e per me è saltato il Monte-Carlo. Non nego che la cosa mi ha fatto male, spero non accada più questo. Adesso aspettiamo il Messico, anche se ancora manca molto…
E se nel caso Loeb vincesse al Monte-Carlo e in Svezia e decidesse di correre un programma completo?
Ma che Sèb vinca entrambe le gare è possibile, conosciamo tutti la grandissima classe e bravura. In quel caso sarei io il primo a dirgli, prendi e prosegui. Sarebbe bello fosse così, ma il nostro boss ha detto che saranno sempre tre le auto in gara, quindi in quel caso, qualcun’altro dovrà stare a casa.
Come vedi la stagione che sta per iniziare? Chi sono i tuoi favoriti?
Beh Ott nella seconda parte di stagione ha fatto qualcosa di incredibile. velocissimo su tutti i fondi, ma anche molto sfortunato. A dimostrato che la Toyota, è una vettura molto competitiva. Sarà curioso vedere come si comporterà Ogier in Citroen, ma anche lui sarà uno dei più veloci, già dalle prime prove del Monte-Carlo. Naturalmente, ci siamo anche noi con ottimi piloti, e lotteremmo fino all’ultimo chilometro di prove. Non voglio dimenticarmi di M-Sport, Wilson ha schierato una line-up, molto giovane, sarà interessante seguire il percorso di crescita di questi ragazzi. Sarà un 2019 tutto da gustare, faremmo divertire i nostri tifosi lungo le strade.
Fino a quando hai un contratto con la Hyundai?
Fino a fine stagione. Poi vedremo cosa accadrà, spero di fare una bella stagione, per poi poter pensare più serenamente al 2020. Correre solo otto gare, mi da anche il tempo di pensare a tante altre cose, dalla famiglia alle piccole cose della vita, che con un programma completo non puoi fare. Alcune gare che correrò come la Finlandia e il Galles, non si adattano molto al mio stile di guida, ma comunque anche in queste l’obiettivo è quello di fare bene.
Chi è il tuo erede in Spagna?
Assieme alla nostra Federazione, siamo lavorando sui giovani. Loro sono il nostro futuro, vanno aiutati, ascoltati e fatti crescere senza metterli pressione all’inizio della loro carriera. Abbiamo molti ragazzi sulla rampa di lancio, Nil Solans che sta lavorando per un programma WRC2, suo fratello Jan che correrà il Mondiale Junior, Efrèn Llarena che disputerà l’Europeo in ottica Junior WRC il prossimo anno, ma anche tanti altri che stanno emergendo.
Come ti vedi in futuro?
Sia chiaro, quando dirò stop al Mondiale, lo sarà per sempre. Non torno indietro. Amo andare in moto, non nego che mi piacerebbe provare l’enduro. Sport bellissimo, ma mai bello come i rally.