Wrc: ecco le impressioni di Loeb dopo i primi test con la i20 Wrc

Non è stato un weekend ricco di gare quello appena trascorso anzi, tutt’altro. A tenere alta l’attenzione di tutti gli appassionati anche in mancanza di eventi ufficiali ci hanno pensato però, oltre al countdown che si fa sempre più risicato verso il Rally Montecarlo, i test proprio in preparazione di esso di Sebastien Loeb e Hyundai Motorsport.

Il Cannibale, dopo solo quarantotto ore dal termine della Dakar, ha infatti avuto modo di prendere i primi contatti con la i20 Wrc, con la quale correrà il primo appuntamento del mondiale. Un evento che ha riscosso molto interesse, sia per il semplice fatto che quando si parla del pilota più vincente di sempre tutte le antenne di fan ed addetti ai lavori si drizzano automaticamente, ma anche e soprattutto perché è stata la prima volta di Loeb al volante di una vettura non contrassegnata dal marchio Citroen nel mondiale rally. 

Tante dunque le aspettative su questi test, al termine dei quali è stato lo stesso Seb a descrivere le sue sensazioni ai microfoni di qualche fortunato presente. Le condizioni meteo, fattore imprescindibile quando si parla di Montecarlo, hanno visto le strade parzialmente innevate del primo giorno lasciare spazio all’asfalto completamente asciutto nella giornata di domenica. Quello su cui Loeb ha dovuto lavorare di più è stato, ovviamente, il fatto di trovarsi alle prese con una vettura nuova che, insieme al confronto con la C3, ha trovato ampio spazio nel lavoro di questi due giorni. Ecco quindi le impressioni di Seb a tal proposito:

E’ una nuova esperienza, ed una nuova macchina che non ho mai guidato prima, quindi è interessante. Mi devo abituare al nuovo stile di guida, ma è andata abbastanza bene, la squadra è forte e l’atmosfera rilassata. La i20 è una buona macchina, anche se un po’ diversa rispetto alla C3. E’ più progressiva, bella e divertente da guidare ed il comportamento generale delle due vetture è piuttosto simile; bisogna tuttavia abituarsi ai piccoli dettagli, come ad esempio la direzionalità dello sterzo. Ho cambiato qualche cosa rispetto al set-up di base, perché ho trovato la macchina sovrasterzante e quindi ho cercato di adattarla al mi stile. La Citroen tende a sottosterzare ma ha un posteriore ben saldo ed efficace. Mi piaceva il fatto che la C3 non si destabilizzasse dietro, ma per contro eravamo sempre un po’ al limite.

Loeb ha poi tratto delle conclusioni più generali, sempre sul confronto tra le due vetture, ma in base alla tipologia di strade affrontate in questa due giorni:

La seconda parte del test è stata un po’ atipica, con strade ampie e molto veloci che tendono a sovraccaricare l’anteriore. Direi che qui nel veloce la Citroen mi sembra migliore, ma su un percorso stretto ed accidentato come quello della mattina non saprei. Questi test non sono troppo brevi ma nemmeno troppo lunghi; vedremo, proveremo ad adattarci. Alla fine abbiamo trovato un buon set-up per avere una buona impostazione di partenza.

Per un pilota che non corre su queste strade da quattro anni, un vantaggio potrebbe essere il fatto di trovarsi a che fare con un’edizione particolarmente rinnovata e che può riscrivere equilibri ancor più sottili almeno per quanto riguarda lo sviluppo delle speciali. Basterà questo, insieme ad una buona messa a punto, per scrivere un altro pezzo di storia della leggenda Loeb? La risposta al diretto interessato:

E’ difficile da dire, ma di sicuro ci proverò. So che posso andare forte ma il fatto di non correre con una Citroen, insieme al percorso nuovo, non la rendono un’impresa semplice. L’importante sarà prendere il ritmo ed il feeling il più velocemente possibile, poi si vedrà.

In attesa del grande evento riproponiamo, per chi se li fosse persi, alcuni passaggi da noi registrati durante i test sopracitati.