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JWRC – A tu per tu con Enrico Oldrati e il suo 2018

Dallo J-WRC al corso Federale, passando per il podio in Portogallo

Continuano le nostre interviste in esclusiva dedicate ai nostri giovani. Oggi abbiamo incontrato Enrico Oldrati, reduce dalla stagione di debutto nel Mondiale WRC, dove ha disputato il Junior WRC conquistando uno storico secondo posto al Rally del Portogallo.

Con Enrico abbiamo ripercorso il suo 2018, dal Mondiale al recente supercorso Federale disputato in Gallura, chiudendo con il suo 2019 che ci ha svelato in anteprima.

Ciao Enrico, grazie per la disponibilitĂ . Questa Ă© stata la tua stagione di debutto nel mondiale, iniziata in Svezia…Ci racconti l’emozione del debutto nel mondiale?

Non ho parole per descrivere ciĂł che ho passato, è stato uno dei momenti piĂą emozionanti della mia vita, un sogno che si è avverato…poi iniziare proprio dallo Svezia con un contesto dove ovunque guardi vedi solo neve e alberi ricoperti di neve mi ha riportato alla mia infanzia dove ogni anno aspettavo l’inverno e le prime nevicate per guidare il quad o fare due traversi con mio zio sul Subaru….indistintamente da come è finita in Svezia è stata un’esperienza molto positiva dove consiglierei a tutti di correre almeno una volta nella vita lì prima di appendere il casco al chiodo.

Ma se ti dico Portogallo?? Che ti ricorda…nel bene e nel male.

Penso che nessuno si aspettava un risultato del genere (un secondo posto nel WRC3 e nello JWRC) soprattutto da un “pivello” alle prime armi, è stata una gara durissima dove l’intelligenza (e l’esperienza di Danilo fappani) e la costanza hanno ripagato.

Mentre l’altra gara che ho fatto in Portogallo (Algarve) non è andata come previsto, infatti sono stato reduce di un brutto incidente, fortunatamente nulla di grave…. solo tanta amarezza ma si sa, nel nostro sport è un rischio da tenere sempre in mente

Hai corso anche Corsica, Finlandia e Turchia che ci racconti di queste 3 gare?

Tutte e tre sono gare veramente stupende ma al tempo stesso molto difficili, ognuna ha la propria particolarità. Ovviamente io arrivo da zero quindi ho dovuto adattarmi velocemente alle differenti condizioni e tutt’ora sto cercando di migliorarmi e applicarmi su molti aspetti, in questo mi sta dando una grossa mano Renato Travaglia, che non smetterò mai di ringraziarlo per i suoi insegnamenti.

Il tuo debutto sulle strade italiane è avvenuto solo a novembre, prima su terra in Toscana e poi su asfalto lo scorso week nella gara di casa…come mai la scelta di iniziare all’estero la tua carriera?

Semplicemente all’inizio cercavo un campionato che fosse un buon compromesso tra visibilità e ottenere molta esperienza in poco tempo, alla fine ho optato per il Junior WRC perché rispecchiava tutte le caratteristiche poi avendo un ottimo montepremi ed essendo sempre in ambito mondiale mi sono lanciato.

Cosa ti ha lasciato il J-WRC…in termini di crescita e di maturitĂ  nell’affrontare le gare??

Sicuramente mi ha fatto crescere molto sia come pilota sia come persona. E’ vero che sono in ottica mondiale ma essere lì non vuol dire essere arrivati anzi, è solo un punto di inizio dove bisogna dimostrare quello che si vale, lavorando sodo e con costanza, la cosa importante è essere sempre umili e tenere sempre in mente gli obbiettivi prefissati. Fisicamente ho notato la differenza solo quando ho fatto la prima gara in Italia, dove finivo le prove e pensavo: di giĂ  ? Essere abituati a fare mediamente 30 km a prova nel mondiale diciamo aiuta molto, sia di concentrazione che di fisico.

Lo J-WRC 2019 prevede il ritorno del Sardegna e del Galles, con le uscite di Portogallo e Turchia? Ti piacciono queste novitĂ ?

Diciamo che mi sarebbe piaciuto ripetere le stesse tappe, in quanto avrei confrontato la mia differenza tra il 2018 e 2019. Di certo la Sardegna e Galles saranno due ottime alternative, sono curioso di vedere soprattutto in Sardegna il confronto con il CIR e CIR Junior cosa accadrĂ ….

Nel mese di novembre hai disputato il corso federale Aci in Gallura, ci racconti la tre giorni gallurese?

Sono stati veramente 3 giorni proficui, in quanto il primo giorno abbiamo preso le note con gli istruttori e mi han dato consigli utili dove migliorare, il secondo giorno è iniziata la prima sessione di test su asfalto non avendo molta esperienza su questo fondo ho fatto molta fatica a stare al passo degli altri, il terzo giorno sulla terra ho potuto difendermi meglio…devo dire che correre sulla terra ha sempre il suo perchĂ©. Sono contentissimo comunque di essermi aggiudicato la vittoria del supercorso e significa che gli istruttori hanno visto qualcosa in me e spero solo di non deluderli.

Progetti 2019?

Per ora ho riconfermato il J-WRC 2019 con altre 3 presenze nel mondiale ( sto decidendo quali altre tappe fare, sicuramente Spagna e Germania), nel frattempo spero che Aci team Italia mi rivoglia ancora con loro per il 2019, però ad oggi insieme agli altri driver non abbiamo avuto notizie….

Come vedi la scelta di far disputare il Sardegna hai ragazzi del CIR Junior??

Secondo me è un ottima scelta in quanto i ragazzi del CIR Junior dovranno confrontarsi con piloti molto forti e con molta esperienza, sarĂ  anche molto difficile in quanto bisognerĂ  adattarsi ai ritmi del mondiale, non dormendo la notte, stare nei tempi imposti, i due passaggi nelle ricognizioni (cosa che per noi italiani è molto difficile da capire) poi è anche un ottima cosa in quanto al vincitore del CIR Junior gli verrĂ  data la possibilitĂ  di correre nel J-WRC quindi avere giĂ  una gara del mondiale alle spalle aiuta…vedremo, spero solo che questa iniziativa non diventi la solita all’italiana. Sono molto contento che le auto verranno gestite dal team Motosport Italia, in quanto le persone che ci lavorano all’interno sono persone serie e capaci ed avendo giĂ  esperienza in ambito mondiale hanno tutte le carte per far bene…

Volevo ringraziare Matteo per l’intervista, e anche tutte le persone che mi sono state vicine e mi hanno sostenuto quest’anno.

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