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Ogier: “I rally dovrebbero durare al massimo 2 giorni per attirare più attenzione nel pubblico”

Nuova proposta da parte del campione del mondo sul format delle gare future

E’ un Sebastien Ogier molto coriaceo e propositivo quello di questa pausa invernale, reduce dalla conquista del sesto mondiale consecutivo con M-Sport e dai primi test con Citroen in vista della stagione 2019. Dopo le recenti dichiarazioni riguardanti un suo appoggio favorevole ad un utilizzo di vetture ibride nei rally, il pilota di Gap si è espresso su un altro aspetto molto delicato in questi tempi: la durata delle gare iridate.

Già finiti sotto l’occhio del ciclone in tempi non sospetti, il format attuale dei rally mondiali è da sempre argomento di discussione, soprattutto per chi rimpiange le corse dei tempi d’oro contraddistinte da prove speciali infinite e rally di una intera settimana. Ogier ha però preso la posizione opposta, secondo la quale vorrebbe delle gare più corte in modo tale da catturare più attenzione da parte dei fan. Ecco dunque la proposta del francese in un’intervista a Le Figaro:

Secondo me sarebbe necessario modificare l’attuale format di gara. Tre giorni sono troppi lunghi per mantenere l’attenzione del pubblico, ci vorrebbero due giornate molto intense con almeno 300 chilometri di gara per preservare comunque l’aspetto legato alla resistenza delle vetture.

Una linea di pensiero in congruenza con quella dell’ex direttore della Fia Jarmo Mahonen, che esattamente un anno fa si dichiarò favorevole ad un compattamento del format delle corse iridate e delle prove speciali in generale. Il suo progetto non andò poi in porto per via della sua sostituzione nel ruolo con Yves Matton, passato in cabina di regia per conto della federazione, ma se a metterci parola è stato un personaggio del calibro di Ogier, non è assolutamente da escludere un ripensamento da parte dei vertici Fia. Il campione del mondo non ha poi perso l’occasione per tornare su un argomento a lui molto “caro”, ovvero il famigerato ordine di partenza in vigore da qualche stagione a questa parte, e che pone in posizione sfavorevole il leader del mondiale al via di ogni rally.

Ci sarebbe da discutere anche sull’ordine di partenza. Il fatto di dare vantaggio ai piloti che fanno soltanto qualche gara è davvero dannoso, non dobbiamo creare falsa concorrenza e rendere in qualche modo i risultati non del tutto veritieri. Ma questo è un argomento spinoso su cui mi sono già pronunciato.

Riuscirà a vincere questa sua infinita battaglia?

 

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