A tu per tu con Virginia Lenzi “Il podio al Franciacorta? Un sogno!”
Bella chiacchierata a cuore aperto con la giovane co-equiper lombarda
Continuano le nostre interviste in esclusiva, ai nostri “cuccioli” che stanno muovendo i primi passi nel difficile mondo dei rally. In questa nuova puntata abbiamo incontrato una giovane navigatrice, Virginia Lenzi che ci ha raccontato tutto di questa avventura.
Ciao Virginia, benvenuta su Rallyssimo. Grazie per il tempo che ci stai dedicando, ci racconti da dove nasce la passione per il ruolo da co-equiper?
Sono una ragazza di vent’anni, che vive di fronte alle piste da sci, al Passo della Presolana, in cima alla Valle Seriana, in provincia di Bergamo. Il mio amore per la velocità e l’adrenalina mi viene trasmesso da papà Aldo, maestro di sci e navigatore. A 2 anni e mezzo mi insegna a sciare, sport che durante gli anni pratico a livello agonistico ma che purtroppo mi procura non solo gioie ma anche dolori. Infatti subisco 4 interventi alle ginocchia per vari infortuni ed è proprio in questo periodo, costretta a stare ferma, che si sviluppa in me il bisogno di trovare adrenalina e velocità in un altro campo, quello dei rally! Sci e rally, due sport molto simili tra loro e che molti piloti e navigatori praticano, un esempio sono Paolo e Anna, 11 volte campioni italiani, persone dal cuore unico, a cui sono molto affezionata.
Facciamo un salto indietro nel tempo… 2015…il debutto nel mondo dei rally con Paolino Oriella…ci racconti le emozioni dell’esordio?
Avevo solo 16 anni, l’età minima per fare la licenza. Fu una gara tribolata, finita anzitempo. Ricordo l’ansia della sera prima e del primo CO, l’ansia della prima volta. Nonostante tutto, fu un’emozione incredibile.
Sempre nella stagione 2015 il debutto al Monza Rally Show con Brusa su una vettura R5…
Che dire, correre a Monza è sempre bellissimo, molti lo criticano ma penso solo perché non possono farlo. Sei in mezzo a tantissimi campioni, con cui puoi anche confrontarti. Ormai quest’anno è stata la mia quarta partecipazione, ma la prima non la scorderò mai. Soprattutto il giovedì, quando guidai la 208 R5 per ottenere la licenza, che dire, per una ragazza di 17 anni, senza la patente, essere riuscita a guidare una R5 è stato pazzesco e non lo dimenticherò mai!
Il 2017 vede il tuo debutto nel CIR al San Marino con Riccardo Pedersani, che ricordi hai di quella gara?
È stata la nostra prima esperienza su insieme e su terra, entrambi diciottenni, tra ragazzi con molte più gare alle spalle di noi. Non è stata una gara semplice, ma sicuramente molto istruttiva.
Se dico Milano Rally Show…cosa mi rispondi?
Agosto 2017. La prima gara insieme ad Andrea. È stata un turbine di emozioni, correre con il tuo ragazzo ti regala sensazioni uniche, il rapporto che si instaura nell’abitacolo è quello di una fiducia reciproca particolare e capisci l’altro all’istante. A Monza ho pensato tante volte che potrei fidarmi solamente di lui in certe occasioni, in certe curve, mi posso fidare solo di lui a certe velocità. Bellissimo. Ma torniamo a Milano. Andrea 17 anni, io 18 e una Peugeot 207 S2000. Mi ricordo bene io, che guido una 207 per le vie del centro di Milano, vie in cui non ci ero mai stata neppure a piedi, siccome Andrea non aveva ancora la patente. Momenti unici che terremo per sempre con noi.
Febbraio 2018 arriva il primo podio in carriera dettando le note ad Andrea al Franciacorta, vincendo anche una prova…
Il Franciacorta di Febbraio è stato incredibile. È successo tutto all’ultimo momento, come la maggior parte della altre volte. Prima volta sulla Hyundai i20 R5 del Team Bernini. Prima volta su un mezzo così potente. Che dire, Andrea mi ha stupito un’altra volta. Siamo arrivati terzi assoluti, vincendo l’ultima ps. Un sogno. Bellissimo.
Il ruolo di co-equiper è molto delicato, dalla preparazione della gara alla lettura delle note, come ti prepari alle gare…
Devo dire che imparo qualcosa ad ogni gara, cerco di parlare con gli altri navigatori e cerco di scoprire magari qualche trucco che non so. Da imparare c’è ancora molto, soprattutto per le gare importanti e lunghe. Ringrazio chi c’è sempre se ho dei dubbi e mi aiuta, come ad esempio il gentilissimo Robi Mometti, super naviga.
Penso che le cose più da affinare siano la gestione, la preparazione della gara ma anche il post. Momenti molto importanti di un rally.
Nel mese di novembre con Andrea hai disputato il corso federale Aci in Gallura…cosa ti ha dato la tre giorni sarda?
Abbiamo trascorso delle bellissime giornate in Sardegna, migliorando il sistema delle note il primo giorno, per poi confrontarci su asfalto il secondo giorno e il terzo su terra. Su asfalto siamo andati molto bene e siamo stati soddisfatti, ma anche sulla terra, nonostante sia stata la prima volta che la provava Andrea dicendo di essersi trovato un po’ spaesato, non possiamo ritenerci dispiaciuti. Direi che sono stati tre giorni molto istruttivi.
Cosa consigli ad una ragazza (sono sempre di più) che si sta avvicinando a questo sport??
Fortunatamente col passare degli anni, le ragazze stanno crescendo di numero in questo mondo prettamente maschile. Dal mio punto di vista, io non mi sono mai trovata male, ho sempre creato buoni rapporti sia con uomini che con donne. Bisogna avere un carattere forte e determinato, mettendosi anche nei panni dell’uomo e imparare a cambiare una gomma o sistemare l’auto in gara, senza mai perdere un tocco di femminilità.
Penso che noi donne possiamo essere più precise e puntigliose di un uomo nel ruolo del navigatore e sicuramente con impegno e dedizione veniamo rispettate anche nel motorsport. Non dimentichiamo, il campione italiano rally, Paolo Andreucci è affiancato dalla super Anna Andreussi!
Hai dei ringraziamenti da fare?
Dobbiamo ringraziare innanzitutto i nostri genitori, Renato, papà di Andrea nonché mio suocero, che fa di tutto per renderci felici, insieme a lui dobbiamo ringraziare Michele Bernini, sua moglie Chiara e tutto il loro team Bernini, che hanno creduto in noi, ci hanno aiutati e si sono fidati a dare in mano a due ragazzi di vent’anni (neanche) la loro Hyundai i20 R5; inoltre ringraziamo la nostra Scuderia Mirabella Mille Miglia, i nostri sponsor e tutti i nostri tifosi che ci seguono sia sul campo che da casa. Per il momento nel nostro 2019 ci sono solo sogni, perché purtroppo non avendo ancora trovato budget non abbiamo certezze. Speriamo che qualcuno creda in noi e ci dia una mano. Molto interessante potrebbe essere il Campionato Italiano Rally Junior alla guida di Ford Fiesta R2. Ma vedremo, tutto è da valutare.
Foto by Enea Noè