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M-Sport: felicità a momenti (e futuro incerto)

Sia dal punto di vista tecnico che dei piloti il futuro degli inglesi è da decifrare

Non serve andare troppo indietro per rendersi conto del momento che affronta il team inglese. Il 2017 sembra ieri: le WRC Plus fanno il loro esordio nel mondiale e quel genio di Malcolm Wilson mette in piedi la strategia perfetta per ritornare grande.

L’uscita di Volkswagen, unita all’ingresso delle nuove vetture, offre una bella rimescolata alle carte del WRC e il manager inglese decide di buttarcisi a pesce. Lo sviluppo della macchina pare aver dato buoni frutti e Malcolm decide di tentare l’assalto al fuoriclasse Ogier. Ci riesce, conferma l’astro nascente Tanak come suo compagno e al primo anno porta a casa tutto il banco: mondiale piloti e mondiale costruttori. La situazione ideale per andare da Ford a fare la voce grossa per ottenere un supporto ufficiale.

Qualcosa si muove e Ford un po’ più di impegno decide di metterlo. Ma nel frattempo Toyota porta grossi investimenti e Hyundai prosegue la sua campagna di rafforzamento dell’immagine sportiva. Per M-Sport è sempre più dura ma grazie alle idee e al talento smisurato di Ogier mantiene il titolo piloti.

Ma il campione di Gap ha già deciso di partire verso la sfida Citroen 2019 e ora il futuro del team inglese è tutto da scrivere.

La situazione tecnica

Nel mercato delle R5 Skoda fa sempre più la voce grossa, ora anche Citroen ha iniziato la vendita corposa verso i privati e tutti i vari costruttori hanno in cantiere progetti R5 (Volkswagen si è dimostrata subito competitiva in Spagna). Entra quindi in aspra concorrenza la linea di mercato che serviva a trovare le risorse per mantenere il progetto Ford Fiesta WRC.

Non ci sono notizie di ulteriori investimenti da parte della casa madre e, sicuramente, senza Ogier è anche più difficile convincere sponsor di livello. Di certo Wilson è uomo pieno di risorse e da tempo è a conoscenza della partenza del suo pilota principale ma l’impressione è che dall’anno prossimo sarà molto più difficile competere con le case ufficiali.

La line-up tutta da costruire

Sul fronte piloti regna l’incertezza. Al momento l’unico certo di un programma completo con M-Sport è Teemu Suninen. Il driver finlandese ha le spalle ben coperte e anche se non ha brillato in questa stagione può proseguire la sua parabola crescente.

Non è un segreto che Wilson straveda per Elfyn Evans e non è impossibile che decida di promuoverlo a prima guida dopo tantissimo apprendistato e un alto grado di fedeltà alla causa M-Sport. D’altronde il talentino britannico ha dimostrato di saper stare coi grandi se si presentano le condizioni giuste.

Affascinante sarebbe la sfida Hayden Paddon. Il pilota neozelandese è quasi certamente appiedato da Hyundai dopo due stagioni piuttosto travagliate e con il podio australiano come unico sorriso. Al momento si tratta solo di una suggestione senza basi certe ma Wilson ci ha abituati a questi colpi.

Nelle settimane scorse anche la giovane promessa Gus Greensmith ha provato la macchina e non è ipotesi da scartare la possibilità che una macchina venga messa in alta rotazione tra diversi driver per cercare di sfruttare le doti dei singoli gara per gara (strategia che Hyundai sta attuando già da diverso tempo).

E attenzione pure a Craig Breen che si è dimostrato sempre più forte e che potrebbe essere libero al pari di Paddon.

Insomma il successo 2018, bello e sudato, deve già finire in archivio perché al Montecarlo 2019 manca veramente poco e tutti gli altri team hanno già molte più certezze su cui poter lavorare per lanciare la sfida al WRC 2019. Ma anche M-Sport ha una certezza solida: Malcolm Wilson.

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