Andrea e quel sogno chiamato “Renault Clio S1600”
Una bella storia che merita di essere raccontata
Ci sono stati d’animo, sensazioni e pensieri che ce li portiamo dentro fin dalla nascita.
Chi vorrebbe fare gol al Santiago Bernabeu, chi si emoziona al pensiero di cantare al Teatro Ariston e chi spera prima o poi di sedersi sulla macchina che ha segnato la propria adolescenza. Sogni nel cassetto che pesano come macigni e che non fanno dormire la notte, qualche volta realizzabili qualche volta no.
Ma per un ragazzo di 26 anni lo scorso weekend quel dannato sogno ha preso magicamente vita. Il suo nome è Andrea Da Lozzo, uno qualunque che all’etĂ di tredici anni decide di alimentare la sua passione seguendo lo zio in campo gara e facendo assistenza qua e lĂ per un preparatore vicino a casa sua. Ed è proprio in questi anni che conosce, analizza ed osserva quella rumorosa “gialla col culo blu”, di cui si innamora senza un punto di ritorno.
Per un ragazzino è normale viaggiare nella fantasia, una fantasia che giorno dopo giorno lo ha portato a sperare di vedersi, per una volta, alla guida di quella macchina. Quel giorno è arrivato proprio domenica scorsa dove, al 4°Rally del Piemonte, è riuscito finalmente a coronare il suo sogno più prezioso: correre su quella famigerata Renault Clio S1600 del team Balbosca.
E poco importa se ha finito la sua avventura fuori dalla top ten o se ci ha impiegato un po’ piĂą del dovuto per conoscerla, perchè il suo obiettivo era raggiungere la pedana d’arrivo con la voce rotta dall’emozione e aver provato quel brivido cercato da così tanto tempo.
Perchè come dico sempre il rally non è uno sport, ma una scelta di vita. E domenica questa scelta ci ha insegnato una volta di più come i rally non sono fatti soltanto di macchine, ma anche di uomini e dei loro sentimenti!