Wrc: quando la scelta delle gomme fa tutta la differenza del mondo
Loeb è riuscito ad andare fortissimo nell'ultima giornata in Spagna grazie ad una inedita scelta di gomme dure
Sono i dettagli a fare la differenza. Una frase applicabile a qualsiasi ambito, sportivo e non, e di cui le competizioni motoristiche non fanno certo eccezione. E’ questo il caso del Rally Racc Catalunya appena concluso con l’incredibile vittoria di Sebastien Loeb e Daniel Elena, che sono ritornati al successo dopo 6 anni riportando Citroen sul gradino piĂą alto del podio dopo un anno.
Una gara, quella spagnola, che definire emozionante sarebbe riduttivo, grazie ai suoi continui cambi di scenari con diversi protagonisti nella lotta alla vittoria, insieme ad una bagarre iridata senza esclusione di colpi. Prima la terra nella prima tappa, poi l’asfalto bagnato nella giornata di sabato ed un’ultima tappa caratterizzata da condizioni instabili ma in netto miglioramento. Ed è stata proprio quest’ultima a risultare decisiva per le sorti della gara catalana, e quelle di Loeb in particolare.
Il Cannibale aveva chiuso la seconda tappap con 8 secondi di margine dalla prima piazza e, con le ultime quattro speciali ancora da disputare, la scelta delle gomme è stata piĂą che mai cruciale. Tra tutti i big, Loeb è stato l’unico ad optare per i pneumatici a mescola dura, aiutato da un team Citroen particolarmente ispirato. Grazie al supporto del loro ingegnere Cedric Mazenq, l’equipaggio nove volte iridato è infatti stato in grado di fare una grande differenza nelle speciali mattutine domenicali, con una scelta coraggiosa ma ben pensata dagli uomini francesi.
E’ stata una grande mossa. Essendo ad otto secondi dalla vetta dovevamo fare qualcosa se volevamo risalire. Le condizioni erano molto instabili, un pò come accaduto in tutto il weekend, e su questi tipi di strade abbiamo intuito che la mescola dura Michelin avrebbe potuto fare la differenza rispetto alle morbide, purchè fosse stato possibile riscaldarle. Cosa che siamo riusciti a fare grazie ai primi chilometri asciutti, convincendo Sebastien a correre le ultime speciali con queste gomme.
Una scelta che, come detto, ha fatto tutta la differenza del mondo. Loeb ha infatti messo a segno due scratch nei primi due tratti cronometrati, recuperando 14 secondi su Ogier e 15 su Latvala, imponendo un ritmo davvero indiavolato. Nonostante tutto, la scelta di queste gomme è stata decisa proprio all’ultimo minuto grazie ad un informazione metereologica specifica, come spiega l’ingegnere Mazenq.
L’idea di montare le dure ci è venuta in mente con il passare dei minuti, ma avevamo comunque dei dubbi per via del tempo incerto. All’ultimo momento il nostro informatore metereologico che era posizionato a fine seconda prova, ci ha confermato che l’asfalto stava asciugando. E’ stata questa la chiave della nostra vittoria.
Insomma, un grande intuito unito al manico infinito di Sebastien Loeb ha dato il suo importante contributo nel regalarci una gara che molto difficilmente dimeticheremo a breve.