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CIR Junior – A tu per tu con Nicoló Gonella
Intervista esclusiva con il giovane navigatore piemontese al termine del CIR Junior
Iniziano con Nicolò Gonella la nostra serie di interviste delicate agli equipaggi che hanno corso nel CIR Junior.
Nicolò, per chi non lo conoscesse ancora, è un giovane navigatore piemontese (classe 1995). Debutta alle note nella stagione 2015 al Rally del Moscato affiancando Federico Tesio su una Fiat Panda KitCar. La stagione successiva assieme ad un’altro giovane dal piede pesante Gianandrea Pisani vincono il Rally del Carnevale su la piccola Fiat Abarth 500 R3T, scrivendo una pagina storica, infatti è il primo successo mondiale per la vettura Abarth. Da lì in poi affiancherà tra gli altri Mattia Vita, Stefano Martinelli, Matteo Pia, Ettore Catterina, Alberto Roveta. La svolta arriva al Rally del Taro quando affianca per la prima volta Tommaso Ciuffi, nasce da quella gara un solido equipaggio che porta al trionfo in questa stagione nei due trofei indetti da Peugeot.
Una stagione difficile, ma chiusa in inceramente ho letto tante opinioni a riguardo in questo periodo. Noi (ti parlo ad equipaggio) siamo sicuramente amanti della terra e un campionato misto asfalto terra non potrebbe che farci piacere. Vedendo i format dei vari campionatimaniera perfetta conquistando il 208 Top, ci racconti sentimenti ed emozioni di questa annata?
Innanzitutto grazie per il pensiero. Si una stagione difficile ma allo stesso tempo piena di soddisfazioni. Siamo riusciti proprio a Verona a chiudere il trofeo 208 Top dopo aver conquistato il Competition qualche settimana prima. Le emozioni è inutile dirlo ci sono, ho letto tante opinioni a riguardo in questo periodo. Noi (equipaggio) siamo sicuramente amanti della terra e un campionato misto asfalto terra non potrebbe che farci piacere. Vedendo i format dei vari campionati esteri opterei sicuramente per avere più gare su terra; oltre che essere formativa per i giovani, è un trampolino di lancio per uscire fuori da confini di casa.susseguite ad ogni apparizione durante la stagione! Abbiamo avuto sicuramente una parte centrale di annata in cui, vuoi per sfortune e per alcuni errori, non siamo riusciti a cogliere gli obbiettivi prefissati! Uno tra tanti è sicuramente il mondiale in Sardegna dove non ci siamo potuti esprimere al meglio dopo un inizio più che promettente per diverse noie meccaniche. Resta il fatto di essere consapevoli di poter lottare anche ad alti livelli.
Dal Taro 2017 è iniziata la tua collaborazione con Ciuffi, come è il vostro rapporto dentro e fuori l’abitacolo?
Con Tommaso è iniziata per puro caso; una chiamata il Martedì per la gara il Giovedì. Inutile dire che da lì è iniziato, oltre che un grande rapporto sportivo, una vera e propria amicizia. Credo sia proprio questo il lato che ci permette di esprimerci al meglio durante le gare. Conoscere i “punti deboli” di entrambi per riuscire a compensarsi al meglio. Ormai è diventato un fratello maggiore, con cui, ovviamente, non mancano le discussioni 😂
Ti riporto indietro al Carnevale 2016….ti ricorda Qualcosa?
Se ti dicessi che non mi riporta alla mente nulla mentirei. Quella fu la piccola grande impresa; partiti con un solo obbiettivo, vincere! E così fu, dopo una bella lotta con l’amico Bertolozzi. L’emozione più grande è stata sicuramente quella di aver dimostrato che con una macchina evidentemente inferiore si poteva essere competitivi fin da subito. Non smetterò mai di ringraziare Gianandrea, Manuel Villa e il team Sportec per il weekend perfetto.
C’è il rischio che il CIR 2019 potrebbe prevedere solo una gara su terra, come giudicheresti questa scelta?
Sinceramente ho letto tante opinioni a riguardo in questo periodo. Noi (ti parlo ad equipaggio) siamo sicuramente amanti della terra e un campionato misto asfalto terra non potrebbe che farci piacere. Vedendo i format dei vari campionati esteri opterei sicuramente per avere più gare su terra; oltre che essere formativa per i giovani, è un trampolino di lancio per uscire fuori da confini di casa.
