Rally Città di Bassano 2018: Vince Rossetti, davanti a Spagolla e a Dal Ponte
La gara vicentina è stata teatro ancora una volta di grande spettacolo su speciali tecniche e selettive
Erano ben oltre 180 i partecipanti al 35° Rally Città di Bassano 2018, che vedeva al via ben 6WRC, 14 R5, 3S2000, una 306 Maxi, molte tra R3,R2,A6,K10 e le meravigliose storiche. Insomma, senza ombra di dubbio non mancavano i partecipanti, come non mancava il percorso, composto da 100km di PS e da otto prove speciali.
Oltre alla classica PS1|5 Valstagna, infatti, quest’anno erano presenti la PS 2|6 Marcesina, la PS 3|7 Laverda e la PS 4|8 Monte Corno, a comporre un percorso allo stesso tempo tecnico ma veloce.
Dopo la sostituzione del favorito Sciessere, il quale si è rotto l’ulna del braccio qualche giorno prima della gara, con il friulano Luca Rossetti, si sono accese alcune polemiche, spesso sterili e prive di ogni significato compiuto, che il driver friulano, navigato da Pietro Ometto, a contribuito subito a smentire con una gara ottima a bordo della DS3 WRC by PH-Sport sui circa 100km di speciali suddivisi tra Bassano ed altopiano di Asiago.
Rossetti infatti, ad eccezione delle 2 ripetizioni sulla PS di Marcesina, non si è lasciato scappare nulla, portandosi a casa sei degli 8 tratti cronometrati su un auto mai vista prima dello shakedown, e su un rally con speciali inedite per il campione pordenonese, il quale ha dominato la gara rifilando oltre 30 secondi ai più immediati inseguitori.
Ci hanno provato Mauro Spagolla e Giulia Zanchetta, a bordo della loro Ford Fiesta WRC, a mettere i bastoni tra le ruote al vincitore, ma alla fine nonostante la grande conoscenza delle speciali vicentine da parte di Spagolla ha prevalso la classe del triplice campione europeo rally, che comunque non ha oscurato per nulla la grande gara del vicentino “Spago”, sempre molto vicino al leader (con una foratura sull’ultimo tratto che l’ha fatto scivolare a 35.6 secondi), il quale si è portato comunque a casa due prove speciali, non bissando il successo del 2008 ma salendo comunque sul podio nella gara di casa per il classe ’63.
Al terzo posto, dopo una grande battaglia per salire su un gradino a Bassano, l’altro driver di casa Andrea Dal Ponte, il quale ha fatto davvero una gara sopra le righe a bordo della sua Skoda Fabia R5, chiudendo a solo 1’21.3 dal leader e rifilando 4.5 secondi ad un mai domo trevigiano Signor, in una battaglia iniziata fin dalle prime speciali, a parità di macchina.
Di sicuro sognava già quel terzo gradino, ma poco meno di 5 secondi sono bastati a Dal Ponte per fermare i sogni dell’altro veneto Marco Signor, che comunque al debutto su Skoda Fabia R5 si è reso partecipe di un crescendo PS dopo PS che ha permesso a lui ed al suo navigatore Patrick Bernardi di arrivare addirittura a lottare per il podio negli ultimi due tratti cronometrati di Laverda e Monte Corno.
Ora il pilota veneto è pronto per far debuttare in Italia una vettura inedita…
Quinto posto nella generale, invece, per un sorprendente veneto Claudio Cogo il quale, al debutto con una Ford Fiesta R5, ha condotto una gara in crescendo riuscendo a far segnare dei tempi davvero notevoli, seppur mai quanto quelli delle due Skoda lì davanti. Nel complessivo ottima terza piazza di R5 e quinta assoluta, a 2’07.7 dal leader.
Sesto invece il locale Paolo “Paolino” Oriella, che a bordo della sua Fabia R5 si è ben comportato nella gara che l’ha visto trionfatore 2014, con un passo costante e privo di errori. Per lui e Justin Bardini un positivo quarto posto di R5 e sesto assoluto, a 2’20.3 dal leader, anche se forse le aspettative della vigilia erano leggermente più alte.
Da segnalare, invece, il tredicesimo posto assoluto e primo di R4 del tedesco di Mitropa Cup Manuel Kossler, a bordo della sua Subaru Impreza N14 R4 TMR, mentre la coppetta delle 2RM è andata all’equipaggio Federico Bottoni-Sofia Peruzzi, i quali a bordo della loro Renault Clio R3C oltre a far divertire il pubblico con dei passaggi davvero al limite sono stati autori di una gara maiuscola, concludendo addirittura sedicesimi assoluti.
Bella gara anche di Meneghetti-Angeli, che a bordo della loro Peugeot 306 Maxi K11 si sono piazzati al ventitreesimo posto assoluto (sedicesimo senza una penalità) e primo di categoria, regalando sound di qualità in tutte le vallate vicentine e di Carlo Colferai-Massimo Moriconi, diciassettesimi e primi di S2000 a bordo della loro 207 S2000 by Munaretto Sport.
Notevoli invece Nicoletti-Zanrosso, primi di S1600 e ventesimi assoluti, mentre Carlo Maroso ed Enrico Fantinato, a bordo di una Peugeot 106 K10 by SMD Racing, si sono riscattati dal secondo giro in poi con tempi davvero incredibili che gli hanno portati a vincere la classe e concludere ventiduesimii assoluti.
Oltre a De Menego dominatore in R2 così come Fanton in A6, tra le N2 è stata una vera e propria battaglia sul filo dei secondi, che ha visto prevalere Giacomo Pasa per soli 10.2 secondi su Stefano Dall’O, mentre Mattia Ghion ha perso circa 2 minuti sull’ultima prova che l’ha fatto uscire da una lotta che vedeva all’ultimo parco assistenza ben 3 equipaggi in circa 6 secondi.
Tra le auto storiche invece vittoria in scioltezza per Dino Serafino Tolfo, a bordo della sua Lancia 037, mentre al secondo posto si sono piazzati Agostino Iccolti e Lucia Zambiasi, Porsche 911 RS 3.0, staccati di 1’21.7, mentre al terzo posto si sono piazzati Nereo Sbalchiero ed Elia Molon, a bordo di una Lancia Delta Integrale 16V.