36° Rally degli Abeti e dell’Abetone: terza vittoria in carriera per il lucchese Luca Pierotti
Vittoria sull'ultima prova speciale dopo un testacoda e una rimonta al cardiopalma
Il lucchese Luca Pierotti, affiancato da Manuela Milli, con una Peugeot 208 T16 R5 hanno vinto oggi il 36° Rally degli Abeti e dell’Abetone, valido per il Campionato Regionale Toscano Aci Sport, organizzato dalla A.S. Abeti Racing, in collaborazione con ACI Pistoia.
Una gara spettacolare, avvincente ed incerta sino agli ultimi metri di gara, nella quale l’avvocato lucchese ha sfoderato grinta e determinazione per sopraffare sfortuna ed avversari. Dopo essere partito in testa nella prima giornata con la “piesse” di Gavinana, Pierotti ha dovuto cedere il passo alla concorrenza complice un testacoda durante la seconda prova delle Torri di Popiglio, costato circa un minuto ed il vedersi cacciato in retrovia all’undicesimo posto.
A quel punto, la leadership era passata nelle mani del capoclassifica provvisorio del Campionato Regionale, Fabio Pinelli, in coppia con Antonio Bugelli sulla Skoda Fabia R5. Il driver di Buggiano ha resistito al comando sino all’ultima prova speciale del Melo, durante l’intera giornata odierna ha visto ridursi il proprio vantaggio, complice anche l’appannamento del parabrezza nel momento topico del confronto.
Arrivato alla soglia dell’ultimo impegno cronometrato con 7” di scarto da Pinelli, Pierotti ha attaccato con decisione andando a vincere la prova (cinque i suoi successi parziali su sette prove) e così il rally con 2”9 sul rivale con l’apprensione finale di una foratura. Per Pierotti e Milli questo della Montagna Pistoiese è il terzo successo assoluto in carriera dopo quelli del 2009 di Reggello e Massa Carrara, ottenuto alla seconda esperienza con la vettura francese (la prima è stata il “Lucca” di luglio, finita al secondo posto) ed al primo anno al volante di trazioni integrali.
Pinelli e Bugelli dunque secondi e terzi sono arrivati i montecatinesi Moricci/Garavaldi, tornati a bordo della Hyundai i20 R5 dopo la sfortunata parentesi di Reggello del giugno scorso. Una gara in decisa progressione, quella di Moricci, che ha cercato soprattutto il miglior dialogo con la vettura sudcoreana.
Ai piedi del podio, primo tra le vetture a due ruote motrici il sempre affidabile – ed acclamatissimo -locale Federico Gasperetti, in coppia con Ferrari sulla fida Renault Clio R3T. Pur con una macchina inferiore il pilota di Abetone ha saputo inserirsi come suo solito nella lotta di vertice sino dai primi metri di gara, chiudendo con un risultato che conferma il suo valore.
Di spessore le prestazioni sia del lucchese Nicola Paolinelli (Renault Clio S1600), ottavo assoluto e dell’altro locale Fabio Ceccarelli, nono, alla sua prima esperienza con una Renault Clio R3T. Per entrambi la grande soddisfazione di essere entrati nella top ten nonostante abbiano ridotto drasticamente la loro attività.
La gara “più verde d’Italia” ha detto male a due dei favoriti: Gabriele Lucchesi (Ford Fiesta R5), vincitore del 2017, fermato da noie all’idroguida dopo una partenza di gara sofferta con problemi di alimentazione ed anche a Luca Artino (Skoda Fabia R5), ritiratosi per uscita di strada durante la quinta prova, quando era sesto assoluto.
Tra le vetture storiche del VI Rally Abeti Storico, valido per il TRZ – Trofeo Rally di 3^ Zona il successo è andato, anche in questo caso nel finale di gara, a Nardi-Payta, con un’efficace A112 Abarth, primi nel terzo raggruppamento. Sino alla penultima prova speciale la testa della corsa era stata in mano del ferrarese Alessandro Ancona, già vincitore del Rally Abeti nel 1991. Al via con una Opel Kadett GSi ed affiancato dal pisano Salvucci, si è dovuto fermare per noie elettriche. La seconda posizione finale è andata a Matteucci-Frosini, con un’interessante Citroen Visa 1000 Pistes, autori di una gara in grande progressione, he li ha portati anche a vincere l’ultima “chrono” per poi aggiudicarsi anche il quarto raggruppamento.
Terzi sotto la bandiera a scacchi i veloci e spettacolari fiorentini Fognani-Sammicheli, anche loro su una A112 Abarth. Tra gli spunti d’interesse della gara c’era anche la presenza di un altro vincitore di anni fa, quella di Giordano Braccini, al via con una Peugeot 205 GTi, la stessa che lo portò al successo nell’edizione del 1988, finito in quinta posizione. Ritirati sia l’aretino Bertelli (Opel Ascona 400), che aveva vinto la “superprova” di Gavinana (PS1), che il pistoiese Cecchini (Porsche 911).