Intervista esclusiva a Christine Giampaoli Zonca: “Punto alla Dakar 2020”
Un progetto ambizioso ed importante per lei: la corsa su terra più prestigiosa al mondo
Ritroviamo ai nostri microfoni dopo un po’ di tempo Christine Giampaoli Zonca, driver sempre più attiva che sta ampliando le proprie esperienze in diversi ambiti del rallysmo e del motorsport in generale. Una bella chiacchierata a tutto tondo, dover emerge la passione sconfinata (e la competenza) di questa giovane protagonista del volante.
Ti abbiamo vista impegnata in Messico, prima della pausa stagionale, quest’esperinza nel Baja 1000 quanto ti è servita?
Moltissimo. È stata una delle esperienze più dure ma anche più incredibili mai vissute. Più di 2000 km senza sosta, 33 ore e 49 minuti di emozioni e prove da superare. Dynamic Racing ha fornito un veicolo all’altezza della situazione che si è rivelato veloce ed affidabile. Vorrei tanto poter riuscire a farvi entrare nell’avventura e poter spiegarvi quanto impressionante sia una gara di off road come la Baja 1000, ma credo che sia veramente difficile solo a parole. Quindi.. vi aspetto!!
La tua passione quando è nata per questo sport?
Eh.. questa è proprio una lunga storia!! Comunque è nata un po’ “per caso”, amavo le macchine ma non sapevo per quale motivo. Finché un giorno, vidi passare vicino a casa (sentii più che altro..) la mitica Lolla (Corolla AE92, twin cam 1.6 con 220cv – che chissà da dove li avesse tirati fuori…) e li impazzii. In quel preciso instante avevo già deciso quale sarebbe stato il mio futuro…
Solitamente intervisto ragazze navigatrici, la tua famiglia che ne pensa che tu sia al volante invece che nel sedile di destra?
Diciamo che all’inizio non era molto d’accordo il “boss Zonca” (mamma) ma, dopo aver visto che la mia passione superava i limiti della normalità e che la scelta era o di assecondarmi o molto probabilmente di non vedermi più, penso si sia messa il cuore in pace (ti voglio bene mami!).
Dopo esserti laureata in Ingegneria del Motorsport, ti sei messa subito a lavorare in un’officina dove hai costruito la tua prima auto, raccontaci l’emozione di usarla in gara dopo averla assemblata con le tue mani.
La mia prima macchina (golf mk2) iniziai ad assemblarla ancora prima della laurea e dell’officina, infatti fu totalmente preparata in un campo nel mezzo del nulla dove con dei pannelli di metallo creammo una sorta di garage sotto il quale per ripararla.
Appena iniziato a lavorare in officina però ho capito che ci voleva un’auto fatta bene e che avrei dato il massimo per vincere il campionato! Cosi scelsi ed iniziai a gareggiare con la famosa Lolla…
Nel 2016 hai partecipato al Rally Bianco Azzurro – Rose’n Bowl, unica gara in Italia, che ne pensi delle ps asfaltate sammarinesi? Vorresti tornarci?
Sarebbe un sogno poter tornare!! Ho fatto poco asfalto, ma ne sono innamorata. Poi, avere l’opportunità di correre diciamo “in casa” ‘e stata un’emozione molto forte.
Da cosa nasce/scaturisce l’amore per la “terra”?
Beh, vivendo a Fuerteventura (dove alberi non esistono), iniziare a correre su terra era quasi “scontato”. Poi, con il tempo questa passione, ormai diventata una “droga” è aumentata ed ora posso dire di esserne completamente persa.
Hai mai sognato di correre il mondiale in Sardegna? E quali altre gare ti paicerebbero?
Si! Come dichiarato tempo fa in un’altra intervista, sarebbe veramente un sogno, però per adesso mi devo trattenere da tutti questi sogni e devo concentrarmi sul prossimo obiettivo (che comunque è un grande sogno, la Dakar), devo rimanere con la massima concentrazione focalizzata sulle gare offroad così da accumulare esperienza ed essere preparata nel 2020 per questa grande sfida.
Cosa consiglieresti alle giovanissime che vorrebbero avvicinarsi a questo sport?
Passione. Tanta passione. Poi prendere questa enorme passione e trasformarla in duro lavoro per arrivare a quello che si vuole ma, lo dico sempre e vorrei ripeterlo: non è, ne sarà facile, ma bisogna lottare e sudare il più possibileper raggiungere grandi obbiettivi.
Con quale “mezzo” ti trovi più a tuo agio? (Baja o auto rally)
Passaparola? Impossibile scegliere! Amo troppo entrambi per poter decidere.. anche se il mio Geoy (Peugeot 208 R2) , forse mi ha dato piu emozioni (a livello di gare in cui ho partecipato, come il Mondiale…) Ma la Subaru sarà sempre la Baru!!!
Sei sempre con il sorriso anche quando al RACC 2017 ti ho vista scendere dall’auto che recuperava gli equipaggi fermi in prova e preoccupata ti chiesi cosa era successo, se ti va raccontaci come si sueprano anche queste situazioni, che in questo sport sono da mettere in conto.
Ti ringrazio. Cerco sempre di trovare il lato positivo e mantenere “la sonrisa” anche nei momenti peggiori. A volte, chiaro, anch’io crollo. Sono molto fortunata ad avere delle bellissime persone intorno che mi aiutano sempre a tirarmi su. Questa è la mia vita e devo sempre dare il massimo per poter arrivare in alto…anche se spingendo al massimo delle volte si commettono errori (come nel Mondiale dopo esserci ribaltate in un burrone di 60m).
Ti vedremo correre almeno una gara in Italia, in questo 2018? (sappiamo che ad inizio anno sei stata nel nostro paese e hai fatto visita ad un team….)
Speriamo! Anche in bicicletta se potessi… Dovrò parlare con il Boss di Dynamic Racing per vedere di convincerlo!
Quali progetti per questo 2108?
Continueremo a correre campionato americano “Best in the Desert” e SCORE International in Messico. Lo scorso mese abbiamo corso per la prima volta la Baja Aragon, in Spagna. L’obbiettivo è cercare di inserire in calendario qualche altra prova FIA così da proseguire il percorso di avvicinamento ad una gara di enorme importanza come la Dakar. Per la stagione 2019 stiamo valutando la possibilità di correre differenti gare Baja nel mondo quali le prove di Dubai, Marocco, Spagna, Mexico così da arrivare finalmente…alla DAKAR 2020! Siamo eternamente grate per questa opportunità che Dynamic Racing ci sta offrendo e daremo il 110% per correre al meglio!
Grazie per il tuo tempo dedicatoci Chris.