Calzolari e Stefanelli in ripresa dopo l’incidente al Lahti Historic
Il driver sammarinese parla alla tv di Stato e ringrazia tutti per il sostegno
Non era così che doveva andare. Una cruenta uscita di strada ha messo fine al Lahti Historic Rally in Finlandia di Giuliano Calzolari e il suo co-driver Silvio Stefanelli.
Come detto l’uscita di strada è stata molto cruenta, per il “Lupo” è stato necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, effettuato all’ospedale di Helsinki, per ridurre la frattura scomposta al braccio sinistro. Intervento durato quasi sei ore.
Meno gravi le condizioni del suo co-equiper, Silvio Stefanelli, rimasto sotto osservazione nel sanatorio di Lahti, per lui un trauma al braccio, con dimissioni avvenute nella tarda serata di domenica 12, mentre Giuliano è dovuto rimare qualche giorno in più a riposo forzato nell’ospedale della capitale finlandese.
Attraverso la TV di Stato, il driver sammarinese ha ringraziato per il grande affetto e calore che nelle ore seguenti all’accaduto gli è stato manifestato da tutti.
Calzolari ci tiene a far sapere che “quest’anno si preannunciava già dura la battaglia, soprattutto per questo siamo partiti per dare il massimo come sempre, ci abbiamo messo tutti noi stessi, ma non sempre nel nostro sport va per il verso giusto e soprattutto bisogna tenere giù e con certe velocità non si scherza, è tutto da tenere in considerazione ad ogni start. Già dopo la prima giornata eravamo piazzati abbastanza bene in tre o quattro in neanche 10 secondi, primo della mia classe nonché la più numerosa, con l’uscita di strada di alcuni concorrenti davanti a me, ho cercato di non fare allontanare troppo Turkki, ci ho provato, ma non è andata come avrei voluto. Va bene il divertimento, ci sta, ma anche se non raggiungi quell’obiettivo sai di esserti impegnato fino alla fine.
Ammetto di essere rammaricato per quello che è successo ma come ci dicono tutti, è andata bene così. Uscire da una destra veloce ai 150 km/h circa e rotolare sette otto volte, tutto sommato stiamo bene, ora convalescenza lunga e poi penseremo al da farsi nei prossimi mesi”.