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Piloti e addetti ai lavori uniti contro i salti artificiali nel WRC

A tutti piace saltare ma c'è qualcosa da cambiare per evitare epiloghi poco piacevoli

Ott Tanak ha dovuto ritirarsi mentre era al terzo posto nel Rally Italia dopo un pesante atterraggio in un salto artificiale sul Monte Baranta. La Yaris WRC di Tanak giunta a forte velocità è atterrata di muso, danneggiando il sistema di raffreddamento.

Interrogato sull’accaduto il campione del WRC Sebastien Ogier ha tracciato la strada verso un approccio uniforme alla costruzione dei salti.

Siamo tutti d’accordo come piloti, non è intelligente costruire questi salti artificiali, corti, nel mezzo di un lungo rettilineo. Non ho nulla contro i salti, li adoro e possono fare tutti i salti che vogliono, ma vanno resi progressivi e non con la rampa così acuta e breve. Arriviamo in sesta marcia ed è stupido, non è facile per le World Rally Car, ma non vorrei davvero fare questi sali in una R5.

Sulla stessa linea d’onda Malcolm Wilson che ha parlato dell’incidente del pilota della Ford Fiesta R5 della MRF Guarav Gil e di come questo abbia confermato quanto detto da Ogier fino a quel momento:

Alcune linee guida per costruire i salti sarebbero una buona idea. Gaurav ha distrutto la parte anteriore della sua macchina su quel salto. Non è molto sensato.

Tommi Makinen ha creato sulla prova di Ouninpohja in Finlandia un salto che sfrutta la conformazione della strada e che risulta essere sempre molto sicuro e allo stesso tempo spettacolare.

Si può andare veramente piano su quel salto, è bello ed è facile farlo perché non ha bisogno di alcuna rampa. Non ha senso fare qualcosa di innaturale che è solo una cosa che rompe la macchina.

Per Ott, la sospensione non ha avuto alcuna possibilità dopo questo salto in Sardegna – non è atterrato sulle ruote, è atterrato sul paraurti anteriore!

Fonte: autosport.com

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1 Commento

  • Ivo
    Posted 14 Giugno 2018 17:40 0Likes

    Bene, finalmente.
    D’accordissimo, anche per le prove un po’ meno rischio di buttar via la gara, o peggio.
    Lo spettacolo non ne soffrirebbe comunque, facendo le cose intelligentemente.

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