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Intervista esclusiva con Justin Bardini dopo la vittoria al “Vermentino”

“Punti fondamentali per il CIRT ma guai ad addormentarsi”

Due su due, dopo il “Liburna Terra” il binomio Costenaro-Bardini, su Skoda Fabia R5 (GF Racing) portacolori del team “Hawk Racing Club”  si aggiudica anche la seconda tappa del Campionato Italiano Rally Terra: il “Rally dei Nuraghi e del Vermentino” che si è corso il 12 e 13 Maggio sulle difficili strade della Sardegna, che per alcuni tratti hanno anche ripreso parte del percorso del “Rally Italia Sardegna” che si correrà a Giugno (7-10 Giugno), 7a tappa del World Rally Championship.

Se dopo il “Liburna Terra” avevamo scambiato qualche parola con Giacomo Costenaro, ecco la volta del navigatore Justin Bardini che abbiamo contattato subito dopo questa entusiasmante vittoria.

Dopo il “Liburna Terra” vittoria anche qui in Sardegna al “Rally dei Nuraghi e del Vermentino”. Prime due gare del CIRT ed altrettanti successi tenendo dietro anche nomi altisonanti come la coppia Andreucci-Andreussi. Raccontaci le sensazioni.

 Sensazioni difficilmente descrivibili sinceramente. Sicuramente felicità, soddisfazione, orgoglio e spirito di squadra sono tutte parole che trovano un significato per raccontare questa splendida vittoria. L’idea è quella di aver compiuto un impresa perché solo se tieni il ritmo dei primi e sei li vicino puoi approfittare di un loro errore o di una loro disavventura. In effetti cosi è andata con Paolo Andreucci che è rimasto vittima di una foratura durante l’ultima “PS” anche se ad essere sinceri il nostro avversario non era lui, non essendo iscritto al CIRT, ma più verosimilmente i vari Dettori, Bresolin, Marchioro e Ceccoli. Anche Manfrinato e Della Casa sono stati velocissimi ma assolutamente sfortunati,  comunque onore al merito.

Una gara qui in Sardegna che ha rispecchiato per certi versi l’andamento del “Liburna Terra”: una partenza in sordina e poi dalla ripetizione di “Monte Olia” (12.54 Km) avete iniziato a mettere pressione alla coppia Andreucci-Andreussi, dopo il ritiro di Consani-Gorden, tanto da vincere la difficile  SPS “Berchidda” completando il sorpasso nella giornata di Domenica complice anche una foratura del binomio pluricampione italiano nella Prova Speciale “San Bartolomeo 2” (10.01 Km).Precisa strategia oppure al Sabato non riuscivate a tenere il passo dei primi?

Diciamo che Giacomo predilige la mescola dura dei pneumatici Michelin e quindi è normale  soffrire un po’ nelle battute iniziali. D’altro canto però  riusciamo da subito ad avere dei riferimenti attendibili per il “leg” successivo. Inoltre i “gommati” Pirelli utilizzano solitamente una mescola morbida al mattino che li aiuta nelle fasi iniziali  e “fresche” della competizione, garantendogli molto “grip”. Ovviamente però nel corso della giornata, a causa dell’innalzamento delle temperature tendono a  degradarsi progressivamente, pagando di conseguenza in termini di prestazioni proprio quando noi iniziamo ad ottenere il massimo dalle coperture. Almeno cosi è avvenuto in queste due prime gare.

Tra Sabato e domenica siete intervenuti sull’auto per recuperare i 30 secondi circa che vi separavano dai battistrada oppure semplicemente nelle prove di domenica avete giocato il tutto per tutto?

Si abbiamo provveduto a rivedere il “set up” della nostra Skoda. Già prima della “Special Stage” cittadina interamente su asfalto (SPS Berchidda, 2.82 Km) abbiamo provveduto ad irrigidire molto la macchina. D’altra parte con la lotta serrata che c’è tra tutti i concorrenti, racchiusi spesso in una manciata di secondi, non puoi pensare di lasciare nulla al caso, tutto deve essere studiato e pianificato nel pre-gara e per questo il mio più grande ringraziamento va a tutto il team che ha svolto un lavoro fantastico.

Lo hai già accennato prima, ma ti chiedo di soffermarti sull’importanza dei pneumatici in una gara così dura e selettiva.

 Semplicemente fondamentali! Basti pensare che le prime 5 macchine hanno optato sempre scelte differenti. Questo per farti capire quanto sia necessario personalizzare la vettura adattandola al  proprio stile di guida: c’è chi parte con mescola morbida, chi con mescola dura, chi con il battistrada intagliato all’interno, chi intagliato all’esterno, chi poi le intaglia solo al retrotreno, chi le intaglia tutte e 4; insomma, passami il termine, è un casino! Ma noi evidentemente abbiamo sempre trovato la soluzione a questo rebus.

A Luglio il “San Marino”. Ormai ci avete abituato male, quindi vi aspettiamo nuovamente in lotta per la vittoria. Inizia a pesare la pressione?

Credo che a “San Marino” l’avversario da battere sarà Ceccoli. L’anno scorso è stato sempre molto veloce. Sicuramente però dovremo iniziare a pensare in ottica di Campionato e quindi la priorità da dopo “il Vermentino” sarà non incappare in pesanti “0”; le prossime due gare infatti hanno coefficiente 1,5. Detto questo però non possiamo pensare di addormentarci, perché è sotto gli occhi di tutti  che se prendi anche solo 10 secondi in classifica generale rischi di precipitare rovinosamente fino alla sesta/settima posizione. Comunque abbiamo ancora un po’ di tempo a disposizione per pensare una strategia. Oggi continuiamo a festeggiare questa importante vittoria, per il resto vedremo!

Ringraziando Justin Bardini per questa bella intervista, lo congediamo dandogli appuntamento al “46° Rally di San Marino”, che si terrà dal 30 Giugno al 01 Luglio.

Giacomo Costenaro e Justin Bardini festeggiano la vittoria al “Rally dei Nuraghi e del Vermentino” (Foto Aci Sport)
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