Esclusiva: a colloquio con Marco Vozzo dopo l’impresa alla “Targa”
Dopo le parole di Andrea Nucita ecco la conversazione con Marco Vozzo
E’ Domenica pomeriggio e con la grande cortesia e disponibilità che lo contraddistingue, Marco Vozzo contattato telefonicamente, ci ha concesso questa intervista esclusiva. Dateci un occhio..
Buonasera Marco, da dove cominciare, siete stati autori di un “miracolo sportivo” e forse il “day after” una simile impresa aiuta ancora di più a realizzare ciò che si è fatto.
Ciao Yuri, effettivamente devo dire che il “peso” della vittoria assume un valore particolarmente importante anche guardando lo spessore degli avversari e le “botte da orbi” che ci siamo dati soprattutto con Paolo (Andreucci ndr) ed Anna (Andreussi ndr) sul filo dei secondi per tutta la gara, con un meteo proibitivo difficile da interpretare e che ha pesantemente condizionato ogni singola scelta. Una vittoria guadagnata sul campo senza che nessuno ci abbia fatto sconti. Paolo ed Anna sono dei grandi professionisti così come il loro team e conoscendoli non ci hanno regalato niente, perché giustamente la loro è una mentalità vincente, quella che accomuna tutti i campioni. Oltretutto il Campionato è ancora lungo, e da esperti professionisti quali sono Andreucci ed Andreussi, con Crugnola e Campedelli fuori, sapevamo che avrebbero fatto di tutto per arrivare alla vittoria, consapevoli che nell’arco di una stagione i momenti difficili potrebbero arrivare anche per loro e quindi sarebbe stato importante accumulare più punti possibile. Fondamentale è stato mantenere la concentrazione per tutta la gara, anche durante l’ultima “speciale”, dato che eravamo perfettamente consci che Andreucci avrebbe comunque provato a vincere, perché il distacco da noi era veramente risicato e con un nostro errore sarebbe balzato in testa alla classifica. Noi oltretutto non essendo iscritti al CIR gli stavamo togliendo punti importanti ed eravamo certi che Paolo avrebbe spinto fino all’ultimo metro. Purtroppo arriviamo con almeno due gare di ritardo ad un risultato così importante, anche se non giudico così male il 4° posto al “Sanremo”, posizione ottenuta nonostante un piccolo inconveniente tecnico che non ci ha permesso di esprimere come volevamo. Rimpianto più grosso la gara di esordio al “Ciocco”, dove probabilmente saremmo riusciti a lottare con Paolo (Andreucci ndr) come qua fino alla fine, ma a parte l’uscita di strada finale, le due forature avevano già pesantemente compromesso la nostra gara.
Prima volta che una Hyundai i20 R5 si impone in Italia in una gara di assoluto, oltretutto con team privato come il “Team Bernini”, che nonostante l’impegno e le risorse di Michele Bernini e dei suoi uomini, non può essere paragonato alle disponibilità di un team “ufficiale”.
Michele e tutto il team danno sempre il 110% per metterci nelle condizioni ideali di gareggiare e vincere qua da privati davanti a due team “ufficiali” (Peugeot Italia e Skoda Italia), aumenta esponenzialmente il valore della vittoria. Se si pensa che il team “Bernini Rally” è impegnato quasi ogni week-end nel periodo di gare, oltre che per il nostro impegno nel Campionato FIA RGT, anche con vetture “clienti” si capisce lo sforzo che deve mettere in campo quotidianamente per cercare di essere competitivo ovunque. Impareggiabili per impegno, dedizione e professionalità ed ai quali va la nostra più grande riconoscenza.
Ho visto anche un “tweet” celebrativo da parte di Hyundai Motorsport, sul loro account Twitter ufficiale. Immagino sarà motivo di grande orgoglio.
Bellissimo quanto inaspettato, anche se sappiamo che Hyundai Motorsport tende per quanto possibile a monitorare le prestazioni ed i risultati delle proprie vetture in giro per il mondo.
Quanto aiuta in queste gare che si combattono sul filo dei secondi l’esperienza internazionale che state accumulando partecipando al Campionato FIA RGT e durante le altre gare all’estero.
Le partecipazioni internazionali stanno aiutando sicuramente Andrea (Nucita ndr) a crescere professionalmente. Fortunatamente grazie al programma FIA RGT in collaborazione con “Fiat Abarth” ed al “Team Bernini” riusciamo a salire in macchina quasi ogni week-end e questo è fondamentale per un pilota come Andrea che ha intenzione di progredire e magari riuscire a raggiungere un “livello internazionale”, visto che ha certamente tutte le qualità per riuscirci. Ad essere sinceri non è stato così semplice alternarsi tra Fiat 124 Abarth RGT e Hyundai i20 R5 essendo due macchine con caratteristiche e peculiarità completamente diverse, ma credo che anche alla luce dei risultati ottenuti proprio nel Campionato RGT, ci stiamo riuscendo egregiamente. Il terzo posto assoluto di due settimane fa all'”8° Rally Vipavska Dolina”, in Slovenia, pur non essendo una gara di Campionato, ne è la testimonianza perfetta. Terzi assoluti con una 2wd, lasciando dietro diverse R5, su un asfalto con condizioni peggiori di quello trovato al “Targa” è comunque una prestazione importante.
Vi vedremo ancora impegnati in qualche prova del CIR?
Onestamente non credo, perché come ti dicevo prima il “Team Bernini” è impegnato settimanalmente su più fronti e fino ad ora siamo riusciti in questa alternanza tra Campionato e gare del CIR grazie all’immenso impegno di Michele e dei suoi uomini. Da ora in avanti però le competizioni iniziano ad essere tante ma soprattutto concomitanti e noi ci concentreremo sul Campionato FIA RGT nel quale siamo ampiamente in lotta per la conquista del titolo mondiale.
Surreale pensare che possa arrivare una chiamata da qualche team del WRC o WRC2?
Anche se nessuno lo dichiara mai apertamente, è chiaro che la chiamata di un team che partecipa al Campionato del Mondo è l’aspettativa che ogni pilota/co-pilota ha quando inizia ad ottenere risultati importanti ed Andrea sta certamente facendo un lavoro eccezionale. In Italia da questo punto di vista purtroppo siamo penalizzati, non avendo più case automobilistiche che investono in programmi così costosi ed importanti. Rimaniamo alla finestra, chissà.
Ti chiedo di parlare di questo meraviglioso pubblico siciliano. Stanotte (Domenica notte, ndr) sulla mia pagina personale Facebook ho scritto una riflessione, per quale a dire il vero sono stato anche criticato, perché ho paragonato la notevole presenza di pubblico lungo il percorso ed il calore dimostrato da tutte le persone accorse, alle giornate ed alle notti quando gli equipaggi italiani si giocavano il “Mondiale”. Tu che in questi giorni l’hai vissuto direttamente quali sono state le tue sensazioni.
Ho letto il tuo post e sinceramente trovo le critiche ingiuste. Io ed Andrea c’eravamo e secondo me hai “colto nel segno”. Per molti tratti di questo spettacolare rally abbiamo incontrato ali di folla che si aprivano al nostro passaggio. Roba d’altri tempi! Fantastico, grandioso emozionante! E poi il podio a Cefalù, non mi capitava da anni di vedere una folla così all’arrivo. Si, anche a me ha ricordato le notti “Mondiali”, soltanto che stavolta i protagonisti eravamo noi ed anche se per un risultato sicuramente meno prestigioso della conquista di un Campionato del Mondo, per noi e per gli uomini del “Team Bernini” questa vittoria ha il sapore di un trionfo.
Concludo chiedendoti se cambierà qualcosa per te nell’immediato dopo questo incredibile quanto meritato successo.
Domani come ogni Lunedì mi alzerò presto per andare a lavoro, e quando mi siederò al bar per fare colazione e dare un’occhiata ai giornali sportivi come faccio sempre, stavolta però sarà per leggere di me ed Andrea.
Ed io aggiungo ve lo siete meritato!
Ringraziamo infinitamente Marco Vozzo che abbiamo contattato non appena rientrato a casa da un week-end cosi impegnativo e ricco di emozioni, con la promessa di seguire ancora lui ed Andrea negli impegni futuri che li vedranno certamente protagonisti.