Wrc: un Tanak perfetto trionfa in Argentina
Prima vittoria con Toyota per l'estone, che precede Neuville e Sordo
Glaciale, sempre sul pezzo e semplicemente inarrestabile. Si potrebbe sintetizzare cosi’ la grandissima prestazione di Ott Tanak al Rally Argentina 2018. L’estone di Toyota ha conquistato una sonora vittoria, la prima con il team giapponese e la terza in carriera, dominando in lungo e in largo sulle speciali sterrate sudamericane. Lo stesso fondo che, proprio un mese fa in occasione del Messico, avevano evidenziato importanti lacune della Yaris sulla terra.
Quelli del Messico sembrano però ricordi già lontani, supportati anche dal fatto che nemmeno i più ottimisti si potevano aspettare una simile prestazione da parte della Yaris numero 8. Sulle diciotto prove speciali in programma sono stati infatti ben dieci i migliori tempi ottenuti dall’estone, che si è dichiarato anch’esso piuttosto sorpreso dalle sue stesse performance.
Con un simile ruolino di marcia, agli avversari sono rimaste solamente le briciole. Non che ci siano stati particolari contendenti durante il weekend, a dire la verità. Sin dalla prima tappa del venerdi’, Tanak poteva infatti contare su un vantaggio di circa mezzo minuto, gap che è stato poi gestito in maniera perfetta dal pilota nordico nella restante parte del rally. E pensare che senza un errore in una speciale del venerdì, in cui ha perso una ventina di secondi, il margine avrebbe potuto essere ancora più considerevole.
Ne sa qualcosa Thierry Neuville, secondo sul gradino del podio dopo una gara concreta ma durante la quale nulla ha potuto contro la supremazia di Tanak. Il belga ha pagato più di quaranta secondi sul traguardo finale, riuscendo tuttavia a portare a casa il miglior risultato possibile in questo weekend. La gara del belga è stata ulteriormente valorizzata dalla conquista del miglior tempo nella power stage proprio davanti a Sebastien Ogier, racimolando un altro punticino nei confronti del pilota M-Sport. In questo modo sono nove le lunghezze recuperate dal belga sulla leadership del mondiale. La lotta per la piazza d’onore assoluta è rimasta accesa fino all’ultima speciale di sabato quando Kris Meeke, fino a quel momento terzo ad una manciata di secondi dalla Hyundai numero 5, ha subito una foratura che gli è costato circa due minuti e mezzo. Con le speranze per un buon risultato in casa Citroen andate ancora una volta in fumo, l’ultimo gradino del podio è stato ereditato da un Dani Sordo in grande spolvero. Lo spagnolo ha messo in mostra un’altra prestazione degna di nota, conquistando un altro podio dopo quello del Messico.
Un risultato che fa felice soprattutto Hyundai, che con questo doppio piazzamento nella top three, ha consolidato la sua leadership nel campionato costruttori. A questo obiettivo ha contribuito anche Adreas Mikkelsen, quinto al traguardo dopo una prima parte di gara che lo ha visto in lotta per il podio. Il norvegese è stato tuttavia molto sfortunato, dato che ha pagato lo scotto di una foratura proprio quando mentre era secondo; da quel momento però, la sua Hyundai i20 non è più stata in grado di segnare tempi di rilievo.
In mezzo al sandwich coreano si è inserito un Sebastien Ogier guardingo ed autore di una gara sulla difensiva. Il campione del mondo in carica è stato infatti penalizzato da un ordine di partenza non favorevole ma con la sua solita gestione perfetta ha portato a casa un risultato più che importante in ottica campionato. L’entità del suo piazzamento è testimoniata anche dalle prestazioni dal suo compagno di squadra Elfyn Evans, sesto ma a quasi tre minuti di margine dalla vetta. Teemu Suninen, con la terza Ford Fiesta Wrc Plus, ha invece conquistato una nona posizione dopo una gara in cui non ha mai trovato il feeling con la sua vettura sugli sterrati argentini.
Per quanto riguarda gli altri alfieri Toyota, gli umori sono molto contrastanti rispetto al lato estone del “box”. Esapekka Lappi ha infatti terminato all’ottavo posto, anche se sulla sua gara pesano come macigni un paio di forature che lo hanno tolto dalle posizioni importanti. Ancor più sfortunato invece Jari-Matti Latvala, finito ko subito nella terza speciale quando ha rotto una sospensione in seguito ad un contatto con un sasso.
Tende tutto al negativo invece in casa Citroen. Detto di Kris Meeke e della sua foratura, il britannico ha portato la sua C3 alla settima piazza assoluta, cosa che non è riuscita al suo compagno di squadra Craig Breen. L’irlandese, al ritorno in gara dopo un paio di mesi per lasciare il posto a Loeb, è stato protagonista di un cappottamento nella seconda tappa che lo ha costretto al ritiro anticipato. In questo modo la prima vittoria del team di Satory slitta ancora una volta, insieme alla speranza di risalire la china in classifica.
In classe Wrc2, vittoria per il campione in carica Pontus Tidemand, che ha sfruttato proprio il ritiro del suo compagno di squadra Kalle Rovanpera nel finale. Qui sotto la classifica finale del Rally Argentina 2018: